Omen – il presagio (1976)

ilpresagio1La differenza tra un film horror e un grande film di paura è che se il primo ha grandi possibilità di finire nel dimenticatoio perchè di solito dopo un anno risulterebbe obsoleto, il grande film di paura rimane impresso nella mente, non soffre lo scorrere del tempo e si ha il piacere di rivederlo tante volte.

In 9 anni tra il 1968 e il 1976 ci sono da registrare tre grandissimi film, da vedere obbligatoriamente se si ama il sotto-genere Antichrist: Rosemary’s baby, L’esorcista e Il presagio, tutti diretti da grandi mani e con un livello alto di attori, questo a dimostrazione che se si utilizzano ottimi ingredienti anche per una ricetta semplice, il risultato non si mette quasi mai in discussione.

« Dal mare eterno egli sorge, creando eserciti su ambedue le sponde, mettendo l’Uomo contro suo fratello, finché gli uomini non esistono più… ».

Il Presagio (1976) è probabilmente il più debole di questo trittico, ma è dotato di energia da vendere ed è davvero un film di paura. Ovviamente la presenza di Gregory Peck e della brava e compianta Lee Ramick hanno dato al prodotto finale una bella cucchiaiata di qualità, ma alla base del suo essere grande c’è la crudele cattiveria, scena dopo scena sempre più cazzuto. Diretto da Richard Donner (Superman, Arma letale, I goonies), questa storia racconta un lento scivolare verso l’inferno per tutti coloro che si oppongono al destino già scritto del piccolo Damien, un bambino apparentemente innocente, nato poco prima che sua madre muoia di parto e donato ad una coppia ricca, distrutta dal dolore per la nascita del loro figlio nato morto. Durante la crescita di Damien accadono cose troppo strane, dal suicidio della sua baby-sitter al rapporto con la madre, dagli animali che lo attaccano alle urla che lancia quando si avvicina alla chiesa. I nodi arriveranno al pettine….

Premio Oscar 1977 per la miglior colonna sonora a Jerry Goldsmith che da all’interlude “Ave Satani” il suo più forte richiamo agli inferi, Il Presagio è un vero incubo abbracciato ad un dramma familiare, nel quale nessuno dei personaggi può sfuggire…Indiscutibile la regia tonica di Donner, che seppur mantenendo i suoi connotati classicisti non nasconde un’anima innovativa e straccia i canoni buonisti lasciando un messaggio armato di rara ferocia.ilpresagio3.jpg

Curiosità:

  • L’aereo proveniente da Los Angeles su cui viaggiava Gregory Peck fu colpito da un fulmine. Tre giorni dopo sullo stesso aereo stava viaggiando David Seltzer quando venne nuovamente colpito da un fulmine.
  • La stazione metropolitana di Green Park a Londra saltò in aria mentre la troupe cinematografica vi si stava recando.
  • Per realizzare alcune riprese dall’alto, il regista noleggiò un piccolo aeroplano che poi per decisione dello stesso regista non venne utilizzato il giorno stabilito. Fu una fortuna: l’aereo, poco dopo essere decollato, perse quota e precipitò, investendo in pieno l’auto sulla quale viaggiavano la moglie ed i figli del pilota. Morirono tutti.
  • Lo specialista per gli effetti speciali John Richardson, autore della celebre sequenza della decapitazione del fotografo, si trovava in Belgio sul set del film Quell’ultimo ponte quando ebbe un terribile incidente d’auto frontale. La fidanzata, che era in auto con lui, morì decapitata da una lastra di metallo. Quando egli si riprese e scoprì che la ragazza era morta vide un cartello stradale con scritto “Je bent weg van Ommen 66.6 km” ovvero “Siete lontani da Ommen 66,6 km” Ommen è una città Olandese.

Come detto in precedenza, se si ama questo genere di film, va visto anche il suo discreto seguito La maledizione di Damien (1978) facilmente reperibile in streaming ma non così facile trovarlo in DVD. Esistono anche altri due seguiti: Conflitto finale (1981), film che chiude la trilogia ma non all’altezza dei suoi predecessori; Omen IV presagio infernale (1990), film per la tv semi-apocrifo e assolutamente perdibile.

★★★✬☆

7 risposte a "Omen – il presagio (1976)"

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