Le ali della libertà (1994)

shawshank-2Il solo fatto che questo film fu, per così dire, sottovalutato dall’Academy e che oggi, a distanza di più di vent’anni è da lungo tempo al primo posto nella top250 di IMDB, fa capire quanto sia unico ed irripetibile. Frank Darabont fino al 1992, anno in cui gli venne ufficialmente commissionata la regia di questa ennesima storia carceraria, era stato solamente lo sceneggiatore del buon Nightmare 3 – i guerrieri del sogno (1987). Il soggetto è ispirato ad una novella di Stephen King inserita nella raccolta Stagioni diverse (1982). Per una trama che sì era buona ma non eccellente, serviva un cast di rispetto: inizialmente vennero presi in considerazione Tom Cruise (Andy) e Harrison Ford (Red) poiché alla regia doveva occuparsene Rob Reiner, che già in passato aveva lavorato a due trasposizioni di Stephen King (Stand by me e Misery); ma una volta che Darabont confermò la sua posizione di regista per poter dare una svolta alla sua carriera, optò per due grandi attori ma meno conosciuti dal pubblico. Tim Robbins e Morgan Freeman iniziarono le riprese nell’estate del 1993.

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Nel 1947 il vice-direttore di una banca Andy Dufresne viene condannato all’ergastolo per l’accusa di duplice omicidio di sua moglie e del suo amante. L’uomo, disperato ed incredulo per il verdetto, viene rinchiuso nel carcere di Shawshank diretto dal severissimo Samuel Norton (Bob Gunton). Inizialmente il condannato resta in disparte rispetto agli altri detenuti, fino a che non gli si avvicina un uomo di colore che tutti chiamano Red (Morgan Freeman) un tale che sta scontando 40 anni di carcere per omicidio volontario. I due stringono un buon rapporto e pian piano Andy diventa un buon esempio per tutti i carcerati. Il direttore Norton, notando le capacità bancarie e contabili di Andy, gli commissiona un lavoro di gestione degli affari personali e non dando la possibilità di ricevere stanziamenti statali. Con il suicidio del vecchio carcerato Brooks, morto dopo la fine della sua detenzione, Andy diventa responsabile della biblioteca trasformandola da un guazzabuglio di libri in un luogo d’insegnamento e cultura per tutti i detenuti. Tra questi c’è anche il simpatico Tommy Wallace il quale,  diventato pupillo del bancario, gli racconta una storia che potrebbe scagionarlo. Norton non ascolta Andy e, dato che l’uomo copre i suoi loschi affari con il suo alterego creato dal nulla sulle carte firmate, fa uccidere Tommy per tenerlo più a lungo possibile. Andy si rifiuta di aiutare Norton, il quale lo fa rinchiudere in una cella d’isolamento per un mese. le_ali_della_liberta_splashTornato tra gli altri detenuti Andy fa capire al suo caro amico Red che è il momento di andarsene, ma mentre quest’ultimo crede ad un suicidio di Andy, il giorno dopo assieme ai tanti occhi sbigottiti di guardie e direttore, scopre che il suo amico è evaso.

Nominato a 7 premi Oscar, Le ali della libertà non se portò nemmeno uno a casa, accontentandosi di pochi premi minori. Con il tempo però, il film cominciò ad essere rivalutato fino a riprendersi una rivincita enorme: il primo posto nella Top250 di IMDB supera sia Il padrino (1971) che il Padrino parte II (1974), due film vincitori di ben dieci statuette. C’è poco da dire sulla qualità di questa pellicola: nulla si trova al posto sbagliato, Morgan Freeman fa venire i brividi ogni volta che appare sulla scena, la scenografia messa in scena da Terence Marsh fa spavento per la sua elegante semplicità, stessa storia per gli adattamenti musicali scelti da Thomas Newman. Per il resto è cinema vero.

« La paura può tenerti prigioniero, la speranza può renderti libero. »

★★★★★

7 thoughts on “Le ali della libertà (1994)

      1. Lo trovi su Youtube, completo e in italiano. Anzi, ti lascio il link qui:

        Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie a te per la risposta! 🙂

  1. Pingback: The mist (2007)

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