St.Elmo’s fire (1985)

st-elmo-1St.Elmo’s fire in Italia è praticamente misconosciuto, ma fa parte di due filoni che fecero la storia dei teenager movies degli anni ’80: uno è sicuramente quello del genere lanciato da John Hughes con The Breakfast club (1984), l’altro è il cosiddetto “Brat Pack”, ossia quei film in cui ritornano gli stessi attori o gli stessi registi per riproporre tematiche già utilizzate in altre pellicole. In questa storia diretta da Joel Schumacher, il quale avrebbe poi diretto pellicole di un certo livello come Un giorno di ordinaria follia (1993), Linea mortale (1990) o Il cliente (1994), ci sono tre attori che avevano fatto parte del cast principale di Breakfast Club e, sulla scia del suo predecessore, si ride davvero poco, poiché i temi trattati sono quelli della nostalgia e delle difficoltà sociali che incontrano classe medio-alta e classe medio-bassa.

Sullo sfondo del quartiere universitario di Georgetown a Washington, si sviluppano le storie d’amore e d’ufficio di sei ragazzi che da poco hanno abbandonato l’università , ma fanno una terribile fatica a crescere: chi riesce meglio e chi non ci riesce per niente, come Billy (Rob Lowe) alcolizzato e poligamo ma che scopre che la sua amica bruttina Wendy (Mare Winningham) prova amore vero nei suoi confronti; c’è Jules (Demi Moore) che sprizza energia da tutti i pori, ma soffre di una feroce fragilità ed è una tossicodipendente; ci sono Kevin (Andrew McCarthy), Leslie (Ally Sheedy) e Alec (Judd Nelson) che nascondono tutti un terribile segreto capace di rovinare la vita di tutti e tre; e infine c’è Kirby, che tenta in tutti i modi di rimorchiare la sempre indaffarata Dale (Andie McDowell) che sta pure con un altro.
Le storie che si intrecciano hanno come luogo di ritrovo del gruppo il pub “St.Elmo’s fire”, dove c’è sempre tanta confusione, si suona, si scherza, si fa a botte, ci si droga, si piange e si ride, dove molte di queste storie hanno inizio, tante finiscono e altre devono ancora svilupparsi.

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Il film, che si presenta come un film leggero, per il suo modo di agire non ha pietà per i sentimenti ed è una vera lezione di come si matura nel corso di pochi anni e lascia un senso di malinconia come pochissimi altri teenager movies sono riusciti negli anni ’80. Un vero lavoro di cuore che senza mai annoiare ci ricorda quanto siano preziosi gli anni che vanno tra la nostra adolescenza e quelli della maturazione. Con il tempo si trasformerà in una delle opere più sottovalutate del regista. Rob Lowe e Demi Moore sono sicuramente i più scintillanti, ma gli altri non fanno la figura delle seconde linee. Contro ogni imposizione radical-chic. Miglior condizione per vedere il film: coperta, tisana calda e temporale fuori.

★★★☆☆

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