Ho voluto da sempre guardare questo film sin da quando la gente me ne raccontava, e per mia fortuna ho avuto modo di vederlo per la prima volta, non a 15 anni, ma soltanto a 30 anni potendo rendermi conto di quanto stesse avanti con la mente Stanley Kubrick, probabilmente il più grande di tutti insieme a Chaplin e forse Hitchcock. Talmente è alto il livello di qualità, di innovazione e di armonia che 2001 Odissea nello spazio è senza dubbio il più importante film di fantascienza di sempre. Anche il più stronzo di tutti i cafoni ignoranti rimarrebbe affascinato dalla fanfara di “Così parlò Zarathustra” di Strauss, un inizio talmente epico da sembrare un’autoironia. Kubrick dopo aver già dimostrato di saper fare in modo eccellente diversi generi come Lolita (1962) e Il Dottor Stranamore (1963), raggiunge i silenzi del cosmo per dar vita alla sua creatura più misteriosa ed elegante, in cui chi vede i primi trenta minuti pensa di mettere i soldi da parte per prenotare un volo nello spazio. Il film fece il suo ingresso nella storia il 6 aprile 1968 e con un budget di “soli” 12 milioni di dollari ne incassò “soli” 190 in tutto il mondo.
Il film si divide in parti: la prima, L’alba dell’uomo, parla di come le ultime creature che si collocano far la scimmia e l’uomo, in una terra che non ha ancora un nuovo padrone, si trovano davanti ai loro occhi un monolito nero. Inizialmente impaurite dall’oggetto, le scimmie entrano in contatto con esso toccandolo e improvvisamente trovano il modo di saper utilizzare le armi; la seconda parte si svolge nel 1999 (all’epoca era distante un’enormità), il Dott. Floyd viene chiamato d’urgenza dalla Terra su una base lunare per analizzare attentamente un monolito nero apparso improvvisamente. Assieme ad un team di scienziati, il Dott. Floyd passa dinnanzi all’oscuro oggetto e, quando il sole lo tocca con la luce, esso inizia ad emettere un fortissimo segnale radio dopo un periodo di eterna inattività; terza parte – anno 2001, su una nave che sta compiendo una missione su Giove, due astronauti stanno tenendo d’occhio il loro lungo cammino spaziale per raggiungere il pianeta mentre altri tre sono in stato criogenico. A fare loro compagnia è stato installato il sofisticatissimo Hal 9000, un’intelligenza artificiale che può interloquire con gli umani e imitarne quasi tutte le attività. Non solo, ma ha anche responsabilità e comandi delle celle criogeniche e riparare eventuali guasti elettronici qualora ce ne fossero: la serie 9000 di Hal è stata costruita per non commettere alcun errore…mi fermo quì anche se il 90% della gente sa come va avanti.
citando Fantafilm: « Mai prima era stato tanto potentemente evocato l’ignoto che attende l’uomo oltre gli ormai più o meno disvelati “vicini” planetari del sistema interno […]. Mai prima l’uomo era stato così esplicitamente riconosciuto vero protagonista, e posto con decisione al centro della scena, soggetto ed oggetto al tempo stesso di una filosofica e quasi metafisica ricerca del significato della vita, e del suo posto e del suo ruolo in un universo largamente incomprensibile nella sua infinità. […] Kubrick realizza un’opera unica ed irripetibile, che si colloca subito e per sempre tra i capolavori immortali del cinema. […] Originalissimo nella scelta delle musiche, il film è anzitutto geniale ed innovativo nelle tematiche, tra le quali già individua, con moderna visione anticipatoria, il problematico rapporto con l’intelligenza artificiale. Scientificamente corretto, minuzioso e plausibile sino al più piccolo particolare di vita quotidiana nello spazio, visivamente elegante in ogni momento e con alcune sequenze davvero indimenticabili, 2001 rimane uno spettacolo affascinante e suggestivo, ed uno dei più grandi film di tutti i tempi. »
Serve che scrivo cose tipo: “Ha rivoluzionato il genere della fantascienza” o “ha ispirato tutti i film ambientati nello spazio”? evitiamo no…
★★★★★
7 risposte a "2001 – Odissea nello spazio (1968)"