Questo scalmanato film comico è uno dei rarissimi casi di “il secondo batte il primo”. Già perchè non solo ritroviamo l’intera squadra dei cast artistico e tecnico, ma un notevole aumento delle gag più ammiccanti e più spavalde, una partecipazione più attiva da parte del cast di contorno. Visto il clamoroso successo del primo film (1988), la ditta Zucker-Abrahams-Zucker inizia a lavorare ad un sequel quanto meno all’altezza. Al cast primario si aggiungono stavolta l’elegante cattivo Robert Goulet e l’attore britannico Richard Griffiths (il quale sarà reso più famoso per il suo ruolo dello Zio Vernon nella saga di Harry Potter). Generalmente, in questi film la cosa che conta meno è la robustezza della sceneggiatura, ma comunque uno script come questo è all’altezza anche di un comunissimo poliziesco non comico. Uscito nei cinema il 28 giugno del 1991, ha incassato 90 milioni di dollari contro un budget di 23 (un ottimo incasso per un sequel).
Ospite del Presidente degli Stati Uniti, il Dott. Menheimer (Griffiths), scienziato specializzato di energie rinnovabili si appresta a presentare un progetto innovativo per salvare l’eco-sistema. Nel frattempo il laboratorio del dottore viene fatto saltare in aria da un attentatore: la bomba uccide molti degli assistenti dello scienziato. Le indagini vengono affidate al Capitano Ed Hocken (George Kennedy) e al tenente Frank Drebin (Leslie Nielsen), il quale nota che uno dei testimoni è la sua ex-fiamma Jane Spencer (Priscilla Presley) che lavora come segretaria del dott.Menheimer. L’affascinante donna che non ha dimenticato il suo amante è però sentimentalmente legata al funzionario del Pentagono Quentin Hapsburg (Goulet), aizzando la gelosia di Frank. Il tenente, combinando numerosi guai riesce tuttavia a dimostrare che Quentin sta lavorando ad un piano per far sì che il progetto ecologista di Menheimer non possa essere diffuso…
Questo divertentissimo seguito del capostipite Una pallottola spuntata (1988), è girato in modo molto classico ma con la curiosa vincente idea di far recitare solo attori attempati, come accade per la serie de La signora in giallo, e di farli giocare con le loro espressioni facciali, sfatando tabù e dicendo anche qualche lieve frase volgare. Come nella miglior tradizione dei film dei fratelli Zucker e Jim Abrahams ci sono numerosissime gag sia in primo piano che sullo sfondo, quindi si ride molto ma si può ridere anche di più se si sta attenti. La bravura di Leslie Nielsen, un attore che ci manca moltissimo ma che appartiene inevitabilmente ad un’epoca ormai lontana, è sostenuta anche dagli ottimi complementari, uno su tutti il grande George Kennedy (scomparso anche lui recentemente).
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2 risposte a "Una pallottola spuntata 2½ – l’odore della paura (1991)"