Scarlatti – Il thriller (1988)

ScarlattiNon dimenticherò mai la prima volta che ho avuto a che fare con questo singolare film dall’aspetto molto americano ma che si spaccia per italo-americano. Mi pare lo vidi in seconda serata su italia1 , inizialmente sembrava una favola poi piano piano si trasformò in quello strano thriller che in effetti è. Scarlatti – Il thriller che in originale si chiama Lady in white (strano ma preferisco il nome italiano) è una bella favola raccontata attraverso gli occhi dell’orecchiuto bimbo Lukas Haas, il quale non ha avuto una carriera splendida come probabilmente si aspettava, ma sicuramente ha un viso che si ricorda. Diretto dal quasi esordiente Frank La Loggia è uscito ad aprile del 1988 è fu un discreto flop. Eppure quando qualcuno se ne esce con la storia che ha visto quel film…già perchè quel film ha qualcosa di speciale, forse…oppure per quel fascino che solo i thriller degli anni ’80 riescono a trasmettere…bah. Fatto sta che esistono alcuni film che inevitabilmente si collegano indissolubilmente ai nostri ricordi e che poco importa se la loro bellezza o la loro originalità è sostanzialmente oggettiva, basta che che ci colpiscano.

Durante la notte di Halloween 1962, il piccolo Frankie Scarlatti, bambino di origini italiane, viene rinchiuso per scherzo dai suoi compagni nello spogliatoio della scuola. Scarlatti3Frankie durante la notte ha delle strane visione di una bambina rimasta uccisa dieci anni prima. Il suo spirito non ha trovato pace poiché non è stato mai trovato il suo assassino. Durante l’indagine, il piccolo Frankie non creduto dai suoi familiari, scopre che l’infanticida si aggira ancora per la cittadina in cui tutto sembra apparentemente tranquillo.

Apparentemente fiabesco nasconde una crudele natura dove non importa assistere a festosi spargimenti di sangue, ma basta la splendida fotografia di Russell Carpenter per incutere un timore ancestrale che aumenta scena dopo scena fino allo scontro finale. È probabilmente la qualità migliore di questa anomala pellicola poichè Scarlatti5la tensione su cui il film si regge costantemente non salva una seconda parte piuttosto monotona e priva di cuore. È un peccato perché il gruppo di attori lavora davvero bene, nel cast le due vecchie glorie Alex Rocco e Len Cariou fanno quello che possono. C’è da dire sicuramente che il piccolo Lukas Haas sa districarsi in alcune sequenze complesse dove rischia di essere messo in secondo piano rispetto alle cupe atmosfere ricreate da Carpenter (sempre Russell eh) e sa come inserirsi in un contesto che danza dolcemente fra thriller e fantasy. Il risultato finale è piuttosto banale, ma non tutto è perduto considerando soprattutto un finale dolce-amaro, in un certo senso diverso.

★★★☆☆

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