Basato su uno spumeggiante romanzo scritto da John Grisham, questo adattamento diretto dall’elegante Sydney Pollack e farcito un cast a cinque stelle è anche il primo film basato sui romanzi legal-thriller dello scrittore dell’Arkansas, prima de Il rapporto Pelican (1993), Il cliente (1994) e Il momento di uccidere (1995), tutte pellicole che hanno riscosso un successo sensazionale. Nel film di Pollack, oltre a Tom Cruise, Gene Hackman e la bella Jeanne Tripplehorn, troviamo Ed Harris, Hal Holbrook, Gary Busey, Holly Hunter, Paul Sorvino, David Strathairn e il baffuto Wilford Brimley. Come ambientazioni si alternano la tiepida Memphis e la gelata Washington. Le riprese sono state effettuate nei primi mesi del 1992. Con un budget di 40 milioni di dollari, Il socio ha incassato la bellezza di circa 275 milioni.
Il giovane rampante Mitch McDeere si laurea in legge ad Harvard con il massimo dei voti e accetta l’offerta di un piccolo e lussuoso studio legale di Memphis, il Bendini, Lambert & Locke. A prima vista sembra l’inizio di una vita da sogno per Mitch e per la moglie Abby: lo studio infatti gli procura una Mercedes-Benz, estingue i prestiti ottenuti per poter affrontare l’università e predispone un mutuo per la sua prima casa, una prestigiosa villa. Mitch, in qualità di nuovo associato, viene posto sotto la supervisione di un socio più anziano, Avery Tolar, con il quale inizia a lavorare incessantemente alle pratiche dello studio, mentre prepara e supera l’esame di abilitazione professionale. Il lavoro lo impegna a tal punto da fargli trascurare la giovane moglie Abby, che ne soffre considerevolmente. Alcuni strani avvenimenti, tra cui la morte di due colleghi alle isole Cayman, dove spesso gli avvocati dello studio si recano per affari, iniziano a far venire seri dubbi a Mitch sul posto dove è capitato: a loro insaputa, i giovani avvocati vengono progressivamente inseriti nella gestione delle attività svolte per conto di una famiglia mafiosa di Chicago, ma quando ne comprendono la natura sono ormai considerabili come complici.
Nessun avvocato ha mai lasciato lo studio senza conseguenze. Per assicurarsi della loro “lealtà” sono costantemente sorvegliati dal servizio di sicurezza, che ha a capo DeVasher. L’FBI trova il modo di incontrare Mitch, raccontargli tutta la verità e convincerlo a collaborare come “talpa” per smascherare i colpevoli. Mitch si trova così davanti ad un bivio tragico: collaborare procurando all’FBI le prove degli affari illeciti dello studio, ma così facendo violando il giuramento di segretezza professionale e andando incontro ad una radiazione definitiva dall’albo degli avvocati, oppure non collaborare, ma rischiando così una quasi certa incriminazione per complicità negli affari illeciti della società…(fonte Wikipedia)
Come il suo regista, Il socio è un film elegante, molto disciplinato e classicista con attori di alta qualità. Probabilmente il difetto è la trama: un plot a due livelli con quello superiore semplice da seguire, l’avvocato nel grande studio scopre magagne ma viene incastrato nella tela dell’FBI e obbligato a fare il doppio gioco; il livello sottostante è un complicato groviglio di dati (che cosa è accaduto alle isole Cayman? Cosa avevano scoperto gli avvocati rimasti uccisi? Che posizione ha Avery in tutto ciò?). La seconda nota dolente è un Gene Hackman abbastanza impacciato (una rarità), al contrario di un bravo Tom Cruise. Tuttavia Sydney Pollack ricrea un’atmosfera molto convincente, aiutato dalla splendida fotografia di John Seale e le atipiche sonorità scelte da Dave Grusin (solo pianoforte). Alla fine il risultato è buono ma sembra proprio che manchi qualcosa.
★★★☆☆
Una risposta a "Il socio (1993)"