Star Wars VI – Il ritorno dello Jedi (1983)

il ritorno dello jediTerzo film in ordine produzione ma sesto film in ordine cronologico (questo solo dopo la creazione della cosiddetta trilogia prequel), con la regia affidata a Richard Marquand, già conosciuto da Hollywood per aver aver diretto il thriller di spionaggio La cruna dell’ago. Il sesto episodio di Guerre stellari, inizia dopo alcuni anni dai fatti de L’impero colpisce ancora e va a chiudere un cerchio che era cominciato molto tempo prima con la venuta dello Jedi Anakin Skywalker. Il film di Marquand (scomparso prematuramente nel 1987) ci porta in mondi ancora non perlustrati della galassia lontana nei precedenti due capitoli e conclude, solo per poco, la saga della famiglia Skywalker. Uscito nei cinema americani il 25 maggio del 1983, dopo due anni di lavorazione, Il ritorno dello Jedi, come previsto fu un successo pazzesco incassando la bellezza di circa 600 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 38 milioni (una stima calcolata in base al primo film e la sua versione più aggiornata del 1997 per i vent’anni della saga).

Circa sei mesi dopo la cattura del leader dell’Alleanza Ribelle Ian Solo, la principessa Leila Organa, Luke Skywalker che ha ormai quasi concluso il suo apprendistato come Cavaliere Jedi, Chewbecca, Lando Calrissian, C1-P8 e D-3BO si recano sul pianeta Tatooine per salvare Ian, tenuto prigioniero in una lastra di carbonite dal potente e malvagio criminale Jabba the Hutt nel suo palazzo. I primi a entrare nell’edificio sono C1-P8 e D-3BO, che informano Jabba che Luke ha intenzione di venire per contrattare il rilascio di Ian (che Jabba però non intende affatto concedere), e vengono dati in regalo al gangster da Luke, quale “segno di buona volontà”. Poco dopo Leila, fingendosi un cacciatore di taglie di nome Boushh, si reca nel palazzo con la scusa di consegnare Chewbecca a Jabba. Durante la notte, sgancia dalla parete della sala del trono del malvivente il blocco di carbonite e libera il suo amato Ian. Jabba sorprende Leila, fa imprigionare Ian insieme a Chewbecca e aggiunge Leila al suo harem di schiave. Il giorno seguente Luke viene a parlamentare con Jabba, che però tenta di darlo in pasto al terrificante Rancor che abita nelle grotte sotto al palazzo. Luke riesce a uccidere il mostro e Jabba, infuriato, fa allora portare nel deserto i prigionieri per farli divorare dal Sarlacc, una creatura delle sabbie che si dice impieghi migliaia di anni per digerire le sue vittime. Luke tuttavia, avendo previsto questa possibilità, ha approntato un piano d’emergenza; C1 infatti custodisce dentro di sé la nuova spada laser dell’aspirante Jedi, mentre il loro amico Lando Calrissian si è infiltrato tra gli scagnozzi di Jabba. il ritorno dello jedi4Quando sta per essere gettato nel pozzo del Sarlacc, Luke si libera prendendo al volo la spada e insieme a Lando libera Ian e Chewbecca sconfigge gli uomini dell’Hutt. Mentre Luke sale sul galeone a vela di Jabba per salvare Leila, il cacciatore di taglie Boba Fett tenta di fermare i prigionieri, ma Ian, con un colpo casuale (è infatti ancora cieco per via del congelamento nella grafite), colpisce il suo jetpack, facendolo precipitare nelle fauci del Sarlacc. Approfittando della confusione, Leila usa la catena con cui Jabba la lega a sé per strangolarlo a morte, per poi fuggire insieme ai suoi amici prima che il galeone salti in aria. Mentre i suoi compagni partono alla volta della base delle truppe ribelli, Luke si reca sul pianeta Dagobah per concludere i suoi studi sotto la guida del Maestro Jedi Yoda. Questi però è giunto quasi alla fine della sua esistenza (ha la veneranda età di 900 anni) e poco dopo aver informato Luke di avergli trasmesso tutte le fondamentali conoscenze Jedi, muore. Un Luke addolorato e scoraggiato incontra subito dopo lo spirito del suo primo maestro Obi-Wan Kenobi, il quale gli rivela il segreto sulla famiglia Skywalker cui Yoda accennava: egli non è il solo figlio dello Jedi rinnegato Anakin Skywalker, ovvero il Signore Oscuro dei Sith Dart Fener, ma ha una sorella gemella, che altri non è che Leila. Obi-Wan lo informa anche che non potrà sfuggire a un nuovo duello col padre e che deve fare attenzione ai suoi sentimenti verso Leila, nobili ma anche sfruttabili dall’Imperatore. Lasciato Dagobah, Luke partecipa insieme ai suoi compagni a una riunione dell’Alleanza Ribelle, durante la quale la senatrice Mon Mothma e l’ammiraglio Ackbar rivelano di avere scoperto che l’Impero ha iniziato la costruzione di una seconda Morte Nera, ancora più potente della prima che, se completata, assicurerebbe all’esercito imperiale la vittoria sulla Ribellione. Perché la flotta ribelle possa distruggere la stazione occorre però disattivarne lo scudo spaziale di protezione, la cui fonte d’energia si trova sulla luna boscosa di Endor (nel film indicato spesso come “pianeta rifugio”). L’attacco al generatore di energia dello scudo viene condotto da un commando guidato da Ian e comprendente anche Luke e Leila. Appena giunti sulla luna boscosa, che si rivelerà abitata dai pacifici Ewok, i soldati ribelli si scontrano con alcune truppe imperiali, che Luke e Leila inseguono a bordo di alcuni speeder rubati. Durante lo scontro Leila cade dal veicolo e viene catturata da un guerriero Ewok, che insieme ad alcuni suoi compagni intercetta l’intero commando. il ritorno dello jedi2Gli Ewok tuttavia scambiano D-3BO per una loro divinità e ben presto accettano di collaborare con l’Alleanza Ribelle. Quella sera stessa Luke rivela a Leila di essere suo fratello e che entrambi sono figli di Dart Fener. Il giorno seguente Luke si consegna a Fener, che lo conduce a bordo della Morte Nera, per consentire all’Imperatore, suo spietato maestro, di convertire il ragazzo al Lato Oscuro della Forza. Mentre la flotta ribelle guidata dall’ammiraglio Ackbar e da Lando (per l’occasione alla guida del Millennium Falcon, sua ex nave) attacca la Morte Nera e i soldati di Solo assaltano il generatore energetico, l’Imperatore tenta di evocare in Luke rabbia sufficiente da portarlo nel Lato Oscuro, rivelandogli che in realtà le armi della Morte Nera siano già operative e che il generatore è protetto da una grossa squadra di truppe scelte. È stato infatti lo stesso Imperatore a permettere che la Ribellione scoprisse le informazioni sulla nuova Morte Nera, in modo che l’attacco dei ribelli si trasformasse in una trappola letale per questi ultimi. La battaglia difatti inizia molto presto a volgere al peggio per l’Alleanza, duramente attaccata nello spazio e in inferiorità numerica sulla luna boscosa. L’Imperatore riesce a indurre Luke ad assalirlo con la spada laser, facendogli ingaggiare un duello mortale con Fener. Luke tiene testa al padre, riuscendo a scalciarlo dalla scalinata del trono dell’Imperatore. Luke dice di non voler combattere ma Fener lo attacca comunque. Il ragazzo salta su una passerella dicendo di avvertire il bene che è in suo padre ma Fener dice di non sottovalutare il potere del lato oscuro della forza e lancia la spada, dividendo in due la passerella. Luke si nasconde sotto la piattaforma del trono. Fener, mentre è in cerca di Luke, legge nella mente del figlio e, dopo avere scoperto che Leila è sua figlia, medita di convertirla al Lato Oscuro, qualora Luke non decidesse di unirsi ai Sith. Furioso, Luke aggredisce il padre…(fonte Wikipedia).

Anche se ottenne un enorme successo, il film che chiudeva la saga di Star Wars (compresa ovviamente anche la trilogia prequel), è ancora oggi al centro di numerose discussioni dei fan, visto che se alcuni sottolineano alcune scene come di poco impatto rispetto ai suoi due predecessori, la pessima idea degli Ewoks che non fanno altro che diminuire il livello di drammaticità del plot, il ritorno dello jedi3altri lo considerano come un degno finale della trilogia che ha nel titolo non il ritorno di Luke nei panni di un Jedi molto più forte e cosciente dei suoi poteri, bensì del suo genitore che dal lato oscuro tornerà per alcuni fondamentali momenti alla Luce. Il livello di avventura portato in scena dalla produzione, sempre supervisionata da Lucas, è non solo all’altezza dei primi due film ma anche più accostabile ad una formula più Spielberghiana (a tratti sembra di essere in un Indiana Jones o nei Goonies). La problematica principale, nemmeno a dirlo, è quella della presenza del popolo degli Ewoks, che per quanto teneri e simpatici possano essere, sono stati creati per far apprezzare il film anche dagli spettatori più piccoli: la scelta è stata sbagliata. Le piccole creature che prendono a botte le i cattivi vestiti di bianco portano solo punti di penalizzazione ad un film che doveva dimostrare di sorprendere ancora dopo il finale agghiacciante del suo precedente capitolo, e in questo non vi riesce proprio. Tuttavia, la riconciliazione degli Skywalker e il riequilibrarsi della Forza, fanno di questo film un piacevolissimo finale di saga e sicuramente non sfigura di fronte al pesante Episodio I, allo sdolcinatissimo episodio II e al criticato Episodio VII, ma non potrà mai ambire al titolo di migliore: sappiamo perfettamente quali siano i migliori. il ritorno dello jedi5Harrison Ford, chiaramente stanco di vestire i panni di Han Solo non recita come nei primi due film e si vede. Bene Hamill, mentre la Fisher lascia un pò il tempo che trova. John Williams, come sempre, propone oltre che ai temi classici, anche le varianti musicali che si adattano con il nuovo e si riallacciano al vecchio. Il premio Oscar per gli effetti speciali (Edlund, Muren, Tippet e Ralston) è meritato, ma se avesse gareggiato con Blade Runner, non ci sarebbe stata storia. Perfetto per la domenica pomeriggio, quando inizia quella fase in cui ci si rende conto che una nuova dolorosa settimana sta per cominciare ed è meglio lasciarsi guidare verso una galassia lontana lontana.

★★★☆☆

 

6 thoughts on “Star Wars VI – Il ritorno dello Jedi (1983)

  1. Gli Ewoks fossero stati degli orsoni ed avessero fatto le stesse identiche cose non sarebbero così criticati da una frangia di appassionati. XD Parte della critica per dire poi li apprezzò molto. XD Onestamente non ci vedo molto di Spielberg. Già nei primi due capitoli avevamo visto inseguimenti nello spazio, scene come la grotta finta e del compattatore di rifiuti, Ian che carica i soldati XD,.. il secondo non ci fossero le scene di Degobah sarebbe tutto un inseguimento ad una principessa petulante e un contrabbandiere dalla battuta pronta. Infatti su quello Mel Brooks ci ha giocato la sua bella e mitica parodia. XD Questo terzo film lo trovo GS all’ ennesima potenza: un pò gangster-movie, un pò western con gli Ewoks e le truppe imperiali nei panni dei soldati, il confronto tra Luke e Fener portato alle estreme conseguenze e più di un duello eroe contro cattivo, elogio dell’ amicizia, una mitica e grande battaglia spaziale, scene d’ azione… Leila la vediamo per la prima volta in difficoltà e che chiede il conforto di Ian con i due che ormai si amano apertamente (“grazie” Abrams e Kasdan per quell’ abbozzo di roba in episodio VII -.-), Luke ormai maturo e che se da una parte chiede il consiglio (oltre al conforto) dei suoi mentori dall’ altra sa che deve emanciparsi… scene d’ azione che si alternano a quelle più intime… IRDJ è soprattutto un film di sentimenti: amicizia, amore fraterno e paterno, amore sentimentale, l’ odio propugnato dall’ imperatore…una giusta conclusione per la saga. Difficile fare meglio e si è visto. XD

    “Perfetto per la domenica pomeriggio”

    Questa frase fatta comincia ad innervosirmi. XD

    1. “Perfetto per la domenica pomeriggio”, guarda penso di doverti delle scuse per questa frase ripetuta, ma fa parte davvero di quei film che ci si trovava a guardare la domenica pomeriggio su Italia1 un pò di anni fa….

  2. Pingback: Willow (1988)

Rispondi