Twin Peaks 3×14- Recensione parte 14 “We are like the dreamer”

TP - Part14_5Who is the dreamer? Chi è che sta sognando? Questa è la domanda, una delle più importanti, almeno all’apparenza, nell’universo di Twin Peaks – Il ritorno, che sempre più si sta distaccando da qualsivoglia catalogazione di cinema o serie. La domanda che Monica Bellucci per una rue parigina fa allo stralunato Gordon Cole (o Lynch in persona?) fa intuire che al di là del dualismo così perentorio di questa formidabile creatura cinematografico-televisiva potrebbe nascondersi ben altro…è Laura Palmer (Laura is the one)? A soli 4 episodi dalla fine di questo progetto, senza dubbio rivoluzionario per la storia della televisione, vi sono più domande che risposte, ma mi viene voglia di dire “chi se ne frega”, perchè quando noi ci risvegliamo da un sogno bellissimo ma ingarbugliato, ci chiediamo per caso cosa significassero alcuni momenti? Siamo per caso in una modernizzazione del più classico viaggio di Alice attraverso lo specchio e Cooper è il viaggiatore? Molte domande, poche risposte. È questo che ci spinge a proseguire il viaggio. La parte 14 è lenta ma solo in apparenza, perché strapiena di elementi che, dopo due parti molto difficili da digerire, fanno presagire la chiusura del cerchio: l’idea che mi sono fatto è che da ora in poi non si cammini più, si inizi a correre. Mentre Albert racconta a Tammy il primo caso di Blue Rose, in cui furono diretti testimoni gli agenti speciali Cole e Jeffries, lo stesso Cole racconta un sogno in cui l’attrice Monica Bellucci gli comunica una frase da decifrare TP - Part14_1“Noi siamo come il sognatore, che sogna e che vive all’interno del sogno….ma chi è il sognatore?”. L’attrice italiana con gli occhi piangenti, poi, guarda oltre le spalle dell’agente e quando questi si volta ricorda un episodio (a noi molto familiare) di quando Jeffries (Bowie), scomparso da due anni a quella parte, ritorna improvvisamente negli uffici dell’FBI di Philadelphia indicando Cooper davanti a Cole e ad Albert chi fosse davvero il giovane agente. Intanto, Diane viene fatta entrare nella stanza dopo che Gordon Cole ha rivelato il suo sogno ai suoi due agenti, e la donna comunica di essere la sorellastra di Janey-E, la moglie di Douglas Jones, il nostro povero Doguie. Dopo questa rivelazione tipo soap-opera, Cole chiama lo sceriffo Truman a Twin Peaks, il quale gli rivela che le pagine strappate dal diario di Laura Palmer, ritrovate recentemente da Hawk, rivelano l’esistenza di due Cooper – con grande probabilità Cole e il suo staff incontreranno Doguie nel prossimo episodio e lo porteranno a Twin Peaks, dove tutti si rincontreranno per lo “scontro finale”. Proprio a Twin Peaks, Bobby Briggs, Hawk, Andy e lo sceriffo Truman, dopo aver arrestato il pessimo Chad, si dirigono al Jack Rabbit’s Palace, come indicato dall’oggetto misterioso lasciato dal maggiore Briggs. TP - Part14_2Arrivati sul luogo, nelle profondità del bosco, i quattro scoprono un luogo simile all’ingresso della Loggia nera (ultimo episodio della vecchia serie) ma con a terra una donna nuda che altri non è che Naido, la donna cieca che ha aiutato Cooper ad arrivare nel mondo reale all’inizio della terza parte – chi è e cosa rappresenta la donna? è lei “the dreamer”? – la quale prende per mano Andy, mentre sopra di loro si apre l’inquietante portale dimensionale che già si era visto qualche puntata fa davanti a Cole e Rosenfield. Andy, probabilmente il più puro dei quattro, sparisce ed arriva in quella che dovrebbe essere la Loggia Bianca, seduto di fronte al gigante, che finalmente rivela il suo nome, The Fireman. L’entità attraverso un curioso oggetto fa vedere ad Andy immagini del passato e del futuro e poi lo lascia tornare al Jack Rabbit Palace. Della scomparsa di Andy, gli altri tre non si sono accorti di nulla e non ricordano quasi niente. Sul retro del Great Northern intanto un ragazzetto londinese di nome Freddie rivela a James (entrambi lavorano come sicurezza dell’albergo) che è arrivato a Twin Peaks perchè un tale chiamato The Fireman gli ha detto che quello era il suo destino, così seguendo alla lettera i consigli dell’entità, TP - Part14_3Freddie ha comprato un guanto verde che gli ha permesso di disporre di una forza straordinaria alla mano che lo indossa. James, dopo la curiosa storia del suo collega, va a controllare la situazione della caldaia ed è attirato dallo strano suono che anche Ben Horne e la sua bella segretaria Beverly avevano udito ma non capito la provenienza: sembra che una porticina accanto alla caldaia nasconda la verità. All’Elk Ridge Pub intanto Sarah Palmer, giunta per bere il suo ennesimo drink, viene importunata da un camionista volgare: la donna, non riuscendo ad averlo allontanato con le parole, si volta verso di lui e apre il suo volto (come aveva fatto Laura nella Loggia dinnanzi a Cooper – in quel caso era luce bianca) e mostra all’uomo immagini oscure (una mano con il dito anulare di diverso colore e un sorriso), poi improvvisamente lo aggredisce con un morso al collo uccidendolo sul colpo. La donna ha improvvisamente rivelato che molto di lei è cambiato dopo la perdita di suo marito Leland e sua figlia, ma questa Sarah è la vera vedova Palmer o è un veicolo di un’entità malefica che staziona a casa sua? TP - Part14_4Prima dei titoli di coda alla Roadhouse con la splendida esibizione di Lissie e della sua Wild West, ecco Megan e Sophie parlare di Billy che ritorna come nome, ma non come volto: Billy poco prima di sparire davanti a Megan, l’ultima ad averlo visto in giro, stava perdendo sangue dalla bocca e dal naso in modo copioso. C’è un’attinenza tra Billy ed il vomitevole individuo che è incarcerato alla stazione di polizia assieme a Chad e a Naido, momentaneamente accudita da Andy e Lucy, la quale non deve essere trovata da gente che vuole farle del male?
Questa parte 14, come detto si dal principio è zeppa di contenuti che, se da una parte non fanno che infittire la trama di per se già complicatissima ma sempre più affascinante, dall’altra danno l’impressione che Lynch e Frost abbiano dato inizio a quello che si prospetta un finale a dir poco epico. Simboli e sottotrame vanno pian piano a definirsi e il viaggio che riconduce a casa Cooper, che sia il Bad one o il catatonico Doguie, che sia la fusione dei due o qualsiasi altra follia visionaria, si sta per compiere.

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