All’inseguimento della pietra verde (1984)

All'inseguimentoSulla scia del rinnovato genere avventuroso, grazie al clamoroso successo de I predatori dell’arca perduta (1981), il regista Robert Zemeckis, sul precipizio del licenziamento per due film che avevano raccolto critiche favorevoli ma scarso successo, decise di dirigere un film scritto dalla sfortunata Diane Thomas (morì in un incidente stradale nel 1985, poco prima della scrittura del sequel di questo film) e prodotto da Michael Douglas, qui anche nei panni del protagonista assieme all’allora bellissima Kathleen Turner. Fu proprio grazie al successo di questo romantico film d’avventura che Zemeckis potè essere ingaggiato successivamente per dirigere il leggendario Ritorno al futuro (1985). All’inseguimento della pietra verde uscì nei cinema americani a marzo del 1984 ed ottenne un ottimo successo rispetto al budget speso (88 milioni di dollari contro 10 milioni); fu anche l’inizio del rapporto idilliaco fra Douglas e la Turner, una coppia che portò sul grande schermo oltre al seguito di questo film, anche il divertente La guerra dei Roses (1989).

Joan Wilder è una scrittrice di romanzi rosa di grande successo, che però oltre alle indubbie soddisfazioni professionali non può vantare un’altrettanto felice vita sentimentale e vive a New York con la sola compagnia del gatto Romeo, nell’attesa di incontrare nella vita reale un uomo all’altezza del suo eroe letterario, Jessie.
Ha appena concluso il suo ultimo romanzo, quando riceve per posta quella che sembrerebbe una mappa del tesoro, inviatale dal cognato, di recente brutalmente assassinato in Colombia. Lo stesso giorno, una volta rientrata dall’incontro con la propria editor Gloria a cui ha consegnato il dattiloscritto, scopre che la sua casa è stata messa completamente a soqquadro e riceve una disperata telefonata dalla sorella e fresca vedova Elaine, che è stata sequestrata da una banda di criminali, razziatori di tesori archeologici, il cui capo, Ira, è disposto a liberarla solo in cambio della mappa.All'inseguimento_3
Per quanto impreparata, non può evitare di andare in prima persona al salvataggio della sorella. Ma, una volta arrivata in Colombia, all’aeroporto Joan viene deliberatamente indirizzata verso il bus sbagliato dall’uomo misterioso che le ha perquisito la casa (arrivando ad uccidere senza pietà un testimone) e l’ha seguita sullo stesso volo. Invece di raggiungere la città di Cartagena, la donna si ritrova nel pieno della giungla, proprio nella situazione peggiore, isolata e indifesa. Quando l’uomo, abbandonata la facciata di buone maniere, la minaccia con un’arma rivelando le proprie intenzioni tutt’altro che amichevoli, viene salvata dall’intervento abbastanza casuale di Jack Colton, un avventuriero americano che si trova lì in mezzo al nulla impegnato nella cattura di pregiati uccelli tropicali.
Colton accetta di ricondurre Joan alla civiltà in cambio di una cospicua somma in traveler’s cheques, ma il viaggio si rivela molto tormentato, perché il loro avversario, Zolo, non è solo uno spietato criminale ma, ancor peggio, un alto esponente della polizia segreta colombiana, e dispone quindi di tutti i mezzi per catturarli. Sullo loro tracce c’è anche Ralph, braccio destro (e cugino) di Ira. Ad aiutarli, inaspettatamente, un eccentrico trafficante di droga, Juan, che si rivela essere un fan sfegatato dei lacrimevoli romanzi di “Juanita” Wilder.All'inseguimento_4
Le difficoltà condivise durante il viaggio avvicinano molto la scrittrice e l’avventuriero, ma Colton non riesce a resistere alla tentazione di andare alla ricerca del tesoro e Joan lo accompagna, convinta che si tratti di una propria idea per trovarsi in una posizione di forza rispetto ai sequestratori della sorella. I due trovano “el corazon” dietro ad una cascata, nascosto all’interno di una brutta statuetta, scoprendo che si tratta di uno straordinario smeraldo. Ralph, che li ha seguiti, riesce in un primo momento a sottrarlo, ma altrettanto rapidamente lo perde, a favore di Colton che, separato da Joan da un fiume impetuoso, le promette che non l’abbandonerà a se stessa ma la raggiungerà in città…

Golden Globe 1985 come migliore commedia, riuscì a vincere il confronto con mostri sacri come Beverly Hills Cop e Ghostbusters. La capacità di costruire qualche cosa che va oltre il classico espediente avventuroso è l’arma vincente di questo divertente esempio di action-movie, il quale basa la sua forza sulla relazione piuttosto movimentata fra i due protagonisti e i bizzarri personaggi che ruotano intorno a loro. All'inseguimento_2È un chiaro tributo al metodo Spielberg (Indiana Jones è il modello) ma con una sua identità e non vuole essere una blanda emulazione: qui sono i personaggi che creano la storia, non il contrario. Bene le musiche di Alan Silvestri, ma soprattutto ottimo il lavoro di Dean Cundey per la fotografia (il binomio con Alan Silvestri si rivelerà utilissimo in Ritorno al futuro). La pellicola si permette di prendere una direzione diversa da i “Predatori” e la cosa funziona bene. All’inseguimento della pietra verde è un classico film di cazzeggio, perfetto per chi è davvero nostalgico o chi fa continuamente zapping alla ricerca del film “rubatempo”. A Natale dell’anno dopo uscirà nei cinema l’atteso seguito, Il gioiello del Nilo, che però deluderà le aspettative, visto che sarà un film quasi fotocopia e fu visto dalla critica come un mezzo per fare soldi.

★★★✬☆

3 risposte a "All’inseguimento della pietra verde (1984)"

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