Everest (2015)

EverestBasato su fatti realmente accaduti, riportati sul saggio Aria sottile dell’alpinista Jon Krakauer, con una imponente produzione (Walden Media, Cross Creek Pictures, Universal Pictures e Working Title Films), il film del bravo regista islandese Baltasar Kormàkur ha riscosso un ottimo successo a livello mondiale e ha dato la possibilità al bravo attore australiano Jason Clarke di dimostrare il suo livello recitativo: assieme ad un cast di ottimi attori, a partire dai collaudatissimi Jake Gyllenhaal e Josh Brolin, con il supporto delle attrici Robyn Wright, Keira Knightley, Emily Watson e Elizabeth Debicki e con Michael Kelly, Sam Worthington e il caratterista esperto John Hawkes a chiudere il cerchio. Il film girato interamente nell’autunno del 2013 è stato presentato alla 72ª Mostra di Venezia (2015) e parla di una delle più drammatiche spedizioni della storia dell’alpinismo avvenuta sulla parete sud dell’Everest (1996).

Un gruppo, formato da persone eterogenee e affidato alla guida di Rob Hall che è il proprietario dell’Adventure Consultants, si accinge a scalare l’Everest. Rob Hall è sposato con Jan, la quale è in attesa di una figlia. Un altro gruppo è formato dall’alpinista Scott Fischer per una spedizione “turistica”. Arrivati al campo base si trovano altri gruppi, rendendo il tentativo di scalata molto affollato e complicando di conseguenza la preparazione della spedizione. Per semplificare la scalata Rob e Scott decidono di collaborare e fissano la data della partenza in comune per il 10 maggio 1996. Lungo la scalata alcuni clienti hanno delle difficoltà, a cui si sommano anche dei problemi organizzativi, e di conseguenza l’arrivo sulla vetta viene ritardato. Everest_2Ad un tratto però si scatena un’improvvisa bufera di neve, che mette in grave difficoltà gli scalatori, che si ritrovano a fronteggiare ostacoli al limite delle loro possibilità. Alcuni di loro, non ce la faranno…

Siamo ben lontani dalla fiction patinata del divertente pur se drammatico Vertical Limit (2000), siamo ancora più lontani dal terroristico Cliffhanger (1993): ciò che è accaduto a quella quota è tutto vero e chiaramente, a differenza delle sceneggiature confortevoli hollywoodiane, la montagna non fa distinzioni fra personaggi buoni e cattivi, tenendo presente che qui di cattivi non ce n’è praticamente uno. L’uomo contro la montagna, una sfida che parte da molto lontano e che rappresenta come l’oceano in tempesta la potenza della natura che va rispettata. Kormakur non vuole per nessuna ragione raccontare l’avventura con i ghirigori e le battutine stronze per attorucoli dal filmetto da divano, bensì tende a mostrare il lato più misterioso della regina delle montagne: il tetto del mondo è un nuovo Hanging Rock, il quale nasconde i suoi segreti nelle bufere improvvise e con la sua maestosità che toglie il fiato (non solo come modo di dire). Everest_3Affascinante e spietato come pochi, con una meravigliosa fotografia diretta dal quasi italiano Salvatore Totino e con le musiche imponenti dell’italianissimo Dario Marianelli. Alla fine quindi non c’è e non si vuole fare morale e non si raccontano le cose in modo altamente romanzato: quello che si vede è ciò che è accaduto, un episodio di grande umanità e di scarso impatto romantico. Un bel pezzo di cinematografia.

★★★✬☆

 

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