Legend (1985)

LegendProviamo a ricordare i film fantasydegli anni ’80, quelle straordinarie avventure senza tempo che precedettero l’era di Peter Jackson e del suo personale Tolkien, chiudiamo gli occhi e proviamo a ricordare. Di certo rammentiamo Ladyhawke (1985) tra i primi, poi forse spunterebbe Willow (1988), probabilmente seguirebbe Labyrinth (1986) e per i più esperti sarebbero citati anche The dark crystal (1982), Krull (1983) e il più adulto Excalibur (1981). Tra questi c’è anche l’intramontabile Legend diretto da Ridely Scott, film che fu sottoposto a tre montaggi finali ed una complessa diatriba sulla pista sonora. Il film di Scott, reduce dal successo di Alien e Blade Runner, vede i protagonisti Tom Cruise e Mia Sara immersi in uno straordinario contesto bucolico, sospeso fra l’Eden e le foreste svizzere in pieno agosto dove corrono felici tutti gli animali della foresta e dove fa da sfondo una potente colonna sonora diretta da Jerry Goldsmith. La pellicola ha ottenuto vari riconoscimenti tra cui vanno ricordati la nomination al Premio Oscar per il miglior trucco a Rob Bottin e Peter Robb King e la nomination al Leone d’oro per la miglior regia. Uscì nei cinema nel lontano dicembre 1985 e al box office ripagò quasi tutte le spese di partenza, sinonimo di scarso successo. Anche in questo caso stiamo parlando di un film che oltre ad essere una pietra miliare del cinema nostalgico è anche un vero caso da studiare. Andremo per gradi.

TRAMA COMPLETA (Fonte Wikipedia) – Tenebra è costretto a vivere confinato nel suo regno sotterraneo di oscurità perché teme e detesta la luce e i sentimenti puri ed incontaminati che ad essa si collegano. Ansioso di impadronirsi di tutta la Terra, Legend_1è deciso a far scomparire per sempre luce e purezza dalla superficie del mondo. Per ottenere ciò deve eliminare gli ultimi unicorni esistenti, che con la loro essenza luminosa e divina mantengono puro il mondo, e assegna questo incarico ad una banda di perfide creature, capitanate da uno dei goblin più malefici: l’orrido Blix. Nel frattempo, nel bosco incantato, i giovani Jack e Lili si amano e amano profondamente il luogo sereno e luminoso in cui vivono. Jack, un “ragazzo della foresta”, come pegno d’amore mostra alla sua amata il nascondiglio segreto degli ultimi unicorni, nonostante sia proibito poiché sono creature sacre. Lili disubbidendo a Jack si avvicina ad uno di loro e Blix, che nel frattempo li aveva seguiti, ne approfitta per lanciargli un dardo avvelenato. Questo gesto sprofonda la terra in una sorta di oscuro inverno perenne; travolto dal turbine, Jack viene trascinato via e lascia Lili in balia di Blix, che rapisce pure lei ed il restante unicorno, per portarli al cospetto del suo signore. Il malefico Re si invaghisce della fanciulla, e vuole sposarla, ma prima di questo deve riuscire a corrompere il suo animo puro ed a spezzare la promessa d’amore che lei ha fatto a Jack. Nel frattempo Jack conosce un gruppo di creature magiche, tra cui l’eterno fanciullo Gump Mieldispino (un elfo), Oona (una fata) e alcuni nani. Armatosi di un’antica e leggendaria armatura dorata, Legend_3il ragazzo parte con la sua banda raccogliticcia per sconfiggere Tenebra prima che uccida l’ultimo unicorno e perciò getti il mondo nel buio. Lili promette a Tenebra di rimanere con lui a condizione che sia lei a uccidere l’Unicorno, ma questo è solo un inganno poiché Lili conosce le intenzioni di Tenebra. Capendo che il punto debole di Tenebra è la luce, Jack e i suoi compagni raccolgono tutti gli oggetti rilucenti che riescono a trovare per puntare la luce su Tenebra. L’estremo sacrificio deve essere fatto ma Lili non uccide l’Unicorno, anzi lo libera causando le ire di Tenebra che tramortisce Lili; Jack assiste alla scena e affronta Tenebra uccidendolo infilzandolo con il corno amputato dell’unicorno morto e con la luce che si riflette nel covo segreto. A questo punto, la primavera torna a rischiarare il mondo e i due amanti, Jack e Lili, possono ricongiungersi, per vivere felici e contenti. Ed anche l’unicorno ucciso all’inizio del film ritorna in vita.

Legend_2Legend ha due facce, l’una opposta all’altra, la prima evidenzia i numerosi difetti, l’altra i pregievoli vantaggi. Da un lato possiamo serenamente dichiarare che la storia di questo mini kolossal di Ridley Scott fa piuttosto pena, non aggiunge nulla di nuovo a storie già sentite, novelle gia lette, fiabe raccontate gia dalla nonna e così via…In pratica abbiamo un’inginocchiato Tom Cruise (con denti ancora stortarelli) che deve rimediare ad un grave errore simil Adamo ed Eva, errore in cui è incappata anche la bella principessa Lili (Mia Sara). La posta in palio è un bosco incantato, che rischia di ghiacciare a causa delle tenebre perenni una volta che uno dei due intoccabili unicorni è stato ucciso e derubato del suo corno dai folletti dell’oscuro Tenebra (Tim Curry irriconoscibile). Dopo questa mia analisi curatissima della storia parliamo dell’altra faccia. La fotografia di Alex Thompson, la musica di Jerry Goldsmith (non ho visto la versione con la pista dei Tangerine Dream) e il trucco straordinario di Bottin e King riescono a dare intensità ancestrale ad un contesto che soffre tanto la trama piccina. Legend_4Il bosco è trasformato in una dimensione priva di spazio e tempo, teatro senza tende di una involontaria mezza estate dalle caratteristiche shakespeariane. Sfortunatamente sono elementi questi non sufficienti a salvare una pellicola troppo avviluppata su se stessa, probabilmente perchè troppo orgogliosa. Non convince mai, anzi annoia e nemmeno poco, diventando quasi barbosa con quelle battute ironiche fuori luogo dei personaggi di contorno, questi ultimi anche mal interpretati e davvero mai incisivi. Dipende dalle nostre alte aspettative la delusione di una così apparente grande antologia bucolica o è davvero un film mediocre? Sicuramente ogni tanto andrebbe rivisto, ma forse, a quel punto sarebbe preferibile cercare qualcos’altro altrove, magari anche l’ennesima volta nella Terra di mezzo…

★★✬☆☆

3 risposte a "Legend (1985)"

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