Da un romanzo fantasy-horror di Ray Bradbury del 1962, la Walt Disney Pictures ne acquisì i diritti per una trasposizione chiaramente più appetibile per la famiglia, dove i protagonisti sono due giovani ragazzi. Alla regia troviamo quel Jack Clayton che diresse Il Grande Gatsby del 1974 mentre nel cast vanno certamente citati Jason Robards, fresco dei suoi due Premi Oscar, e il gallese Jonathan Price, da poco premiato con l’Olivier Award per il suo Amleto: ai due grandi mastini un piccolo ruolo per la ex-eroina pulp Pam Grier e l’esordio per i piccoli Vidal Peterson e Shawn Carson. A causa di una sostanziosa dose di cambi narrativi richiesti espressamente dalla Disney, sia Bradbury che Clayton disapprovarono il montaggio finale. Seppur il film non vantasse dei momenti più spaventosi, il canale Diseny Channel non ne permise mai la trasmissione, tranne che nel giorno di Halloween. Questo inedito disneyano si aggiudicò il Saturn Award per miglior film fantasy nel 1984.
Siamo a Greentown, città immaginaria dell’Illinois negli anni ’30. La vita monotona non permette agli adulti di rendersi conto del tempo che passa, soprattuto quando un misterioso treno approda nella piccola località in piena notte e con al seguito una fiera guidata dall’inquietante Signor Dark (Pryce). Tutte le persone adulte non fanno caso al gruppo di visitatori giunti in città, tranne che i due piccoli amici Jim Nightshade e Will Halloway, i quali si rendono conto che sia il Signor Dark che i suoi colleghi offrono i desideri più ardenti in cambio di qualcos’altro: è ciò che accade, ad esempio alla loro scorbutica ed esteticamente sgradevole insegnante scolastica, che in cambio della bellezza persa per l’avanzare dgli anni, diventa cieca. Jim e Will riescono però a convincere Charles, il padre di quest’ultimo, che seppur malato di cuore e un po’ troppo avanti con gli anni, decide di sfidare Dark e il suo diabolico piano…
Attenzione genitori… non fatevi imbrogliare dal marchio Disney per sottoporre una visione più matura ai vostri bambini. Questo fantasy-horror nasconde scene piuttosto spaventose per coloro che non hanno ancora spento le 12 candeline. Qualcosa di sinistro sta per accadere infatti mantiene vivo un sano spirito dark (nessun gioco di parole), abbastanza censurato da essere sopportato ma abbastanza cattivo per poter essere evitato (messaggio sempre rivolto ai bimbi). Per i più grandi vale la pena sottolineare che il film di Clayton gode di una magia unica, oscura sì ma dannatamente affascinante e mai noiosa (ignote le cause del suo mancato commercio in Italia, per vederlo bisogna cercarlo “accuratamente”). I quattro eroi maschii, i due adulti e i due bambini, si comportano davvero molto bene e dove probabilmente il migliore è proprio Pryce, sempre molto teatrale ma con una mise draculiana fine ottocento e con l’atteggiamento di chi sa giocare bene le sue carte. Nulla da togliere ad un sempre ottimo Robards. L’animo disneyiano c’è e si sente, giustamente: in alcune scene sembra di rivivere le scene fumose di Pomi d’ottone e manici di scopa (1971), ma la continua presenza dei colori cupi e di una scenografia volutamente sospesa fra reale e il barocco trasformano il presunto raccontino della buonanotte in un a favola molto più oscura di quanto possa apparire. James Horner ha lavorato lo score. L’avesse diretto Tim Burton alla fine degli anni ’90 se ne parlerebbe ancora…provate a recuperarlo.
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