Inizialmente questo bel film di M.Night Shyamalan passò quasi in secondo piano a causa del suo predecessore: si, sto parlando de Il sesto senso (1999), un film di grande successo e con un innovativo, enorme colpo di scena finale ma, che a riguardarlo dopo alcuni anni, accusa un precoce invecchiamento e una certa noia. Unbreakable, uscito quindi ad un solo anno di distanza creò inizialmente pareri favorevoli e contrari, sia di pubblico che di critica, probabilmente perché dava vita ad un supereroe e quindi non attirò l’attenzione di una parte del pubblico femminile e, forse anche quella del pubblico più adulto. Con il tempo però, Unbreakable ha inevitabilmente fatto presa su molti fan del genere dopo aver colpito l’attenzione di Nolan che diede una ancor più sensibile sterzata alla trilogia rivoluzionaria del nuovo Batman. In poche parole un modo non convenzionale e altamente più realistico di scrivere la genesi di un supereroe. Il volto dietro alcuna maschera è Bruce Willis, (ormai uscito in modo quasi definitivo dal ruolo di macho) che intuisce le tempistiche dark e pessimiste del regista indiano e sfoggia una parte inusuale affiancato dalla spalla Samuel L. Jackson, ritrovato dopo Pulp Fiction (1994) e, soprattutto Die Hard – duri a morire (1995). Oltre ad una cupa fotografia diretta dal portoghese Eduardo Serra, ci sono le evoluzioni sibilline di James Newton Howard, capace di innescare una mastodontica overture solo in crescendo nella parte finale (un toccasana per coloro che scodinzolano anche per un ottimo score). Uscito nelle sale il 22 novembre del 2000, incassò più di 250 milioni di dollari contro un budget di 75, comunque sia un successo.
La guardia carceraria David Dunn (Bruce Willis) si trova seduta in una carrozza di un treno diretto a Philadelphia. Quello che sembrerebbe un viaggio ordinario è l’inizio di un progressivo cambiamento nella sua semplice esistenza: il treno deraglia e si schianta uccidendo tutti i passeggeri a bordo. Solo lui è il sopravvissuto e, con lo stupore del medico, è completamente illeso. La vita di David apparentemente non cambia, ma quando alla sua porta si presenta il collezionista di fumetti Elijah Price (Samuel L. Jackson), un uomo elegante ma mal ridotto dall’osteogenesi imperfetta, l’uomo inizia a dubitare dell’idea di essere sopravvissuto e senza un graffio solo grazie ad una straordinaria coincidenza. I dubbi diventano e non finisce qui…
Unbreakable è un film capace di dividere e far discutere: con determinati occhi lo si può annoverare fra i prodotti che sanno elegantemente vendere fumo o catalogarlo fra i più sottovalutati film thriller fantastici di tutti i tempi. Shyamalan preleva l’anima del suo Sesto Senso e la riversa in un contesto più sofisticato ed elegante, con la coppia Willis-Jackson già ben collaudata nel terzo atto della saga di Die Hard. L’atmosfera cupa e la potente colonna sonora di James Newton Howard, elemento fondamentale dell’opera, fanno da sfondo ad una sceneggiatura che è più un atto di fede rispetto ad un classico film sui supereroi. Shyamalan non regala quasi nulla dal punto di vista visivo, ma trasmette emozioni a profusione, costruisce ed intelaia una figura mitica dal niente attraverso paura ed angoscia, senza battute di spirito e senza ricami, esattamente come la controparte nemica. Unbreakable chiede al suo spettatore di fidarsi ciecamente e, se si fa parte di coloro che accettano si è pienamente ripagati. Suggestivo e di matrice gotica, ma comunque lontanissima dal Batman di Burton, Unbreakable può vantare di essere il primo vero superhero-movie del nuovo secolo, spettacolare ed emozionante seppur spavaldamente minimal. Bruce Willis, che abbandona per una volta il sorriso beffardo e i muscoli (magico paradosso del film) sfoggia una recitazione malinconica ma piena di luce; Samuel L. Jackson (doppiato magistralmente da Luca Ward) è semplicemente magnetico.
Nel 2016, Shyamalan ha diretto il thriller Split, con James McAvoy, un attore sempre più in crescita: al termine dell’inquietante storia, incontriamo nuovamente il personaggio di David Dunn che attento, segue al tg la notizia sugli eventi relativi alla storia appena conclusa. È il primo passo verso il crossover Glass, che uscirà nei cinema a gennaio 2019. Glass, vedrà Dunn combattere contro l’Orda (McAvoy) e al centro il personaggio di Elijah Price. Willis e Jackson hanno ripreso i loro ruoli.
★★★★☆
2 risposte a "Unbreakable – Il predestinato (2000)"