Dopo il film-icona del periodo musicale anni ’70 La febbre del sabato sera (1977) , e dopo aver diretto il futuristico War Games (1983) e il simpatico Corto Circuito (1986), John Badham aumenta la dose avventurosa nel comedy-thriller Due nel mirino, film che vede l’incontro fra il sex symbol Mel Gibson – già nel pieno del successo con i primi due capitoli della serie Arma Letale e la fascinosa e scanzonata Goldie Hawn. Grande successo al botteghino per questo action dove appaiono nel cast i volti noti di David Carradine, Bill Duke, la super modella Joan Severance e Stephen Tobolowsky. Nonostante il buon riscontro al botteghino, il film di Badham non è stato sempre ben considerato dalla critica, ricevendo a volte pareri piuttosto negativi.
Rick Jarmin è un uomo che viene posto nel programma sotto protezione per aver testimoniato contro l’agente Eugene Sorenson per un caso di droga e perciò è costretto a cambiare continuamente nome, mestiere e città. Quindici anni dopo, Sorenson viene rilasciato e, assieme al suo socio Albert Diggs, progetta di rintracciare Rick per vendicarsi mentre Rick (ancora sotto mentite spoglie) si è trasferito a Detroit dove fa il meccanico e il benzinaio. Un giorno, Rick incrocia per caso Marianne Graves, la sua ex fidanzata che lo credeva morto in un incidente aereo in Messico (che in realtà era stato un escamotage per cercare di nasconderlo), e che ora si è legata ad un altro uomo. Alla pompa di benzina dove Marianne si reca per fare rifornimento, Rick la riconosce ma cerca di nascondersi per non far saltare la sua copertura, ma la ragazza lo riconosce e lui telefona al suo ufficiale di ricollocazione per una nuova identità, scoprendo tuttavia che si è ritirato poiché malato di Alzheimer; gli viene affidato come nuovo contatto un poliziotto, Joe Weyburn, a cui rivela la sua vera identità; il poliziotto tuttavia è corrotto ed alleato con Diggs e Sorenson ai quali rivela dov’è Rick e i due criminali si recano alla pompa di benzina aprendo una sparatoria, dove viene ucciso involontariamente il capo di Rick mentre Rick si ferisce al sedere e sale sull’auto di Marianne, rimasta lì per capire meglio chi era Rick. Visti da un testimone che ha riconosciuto l’auto, Rick e Marianne sono costretti a fuggire dagli scagnozzi che li vogliono entrambi morti…
Nonostante Badham sia un bravo mescolatore di humor e azione (Sorveglianza speciale e War Games ne sono gli esempi) e sebbene la coppia Gibson/Hawn funzioni ottimamente come se lavorassero da anni insieme, Bird on a wire (titolo originale) fonda le sue basi su una sceneggiatura molto blanda con situazioni surreali che superano anche le più classiche linee fictionistiche. Come già avvenuto nei due film del regista sopra citati, la commedia tende a fondersi in modo strampalato con il thriller e lo spettatore non ha modo di gestire bene le emozioni: in soldoni, non si capisce bene quale sia il genere (o sottogenere) del film. Un peccato, perchè in generale si ha la sensazione di trovarsi di fronte alla classica occasione mancata, dove probabilmente c’era bisogno di un pò più di commedia e meno tensione e soprattutto una violenza non richiesta. La pellicola quindi ci regala un Mel Gibson più a suo agio nel contesto movimentato con i cattivi che lo vogliono morto (inevitabile la somiglianza con il psicolabile poliziotto Martin Riggs), mentre la Hawn dà l’idea di sembrare più volte il pesce fuor d’acqua, motivo per cui c’era più bisogno di farsi qualche risata in più e qualche sparatoria in meno: questo schema sarà presente anche nel film Insieme per forza (1991), diretto sempre da Badham. In tutto ciò vanno segnalate l’elegante colonna sonora di Hans Zimmer, che ha comunque la difficoltà di inserirsi in questo caotico road movie e la colorata fotografia di Robert Primes, quest’ultima molto vicina agli Arma letale degli anni precedenti.
Risultato finale: Due nel mirino è una divertente commedia condita con tanta azione, troppa tensione e anche troppa violenza, con i due attoroni che vengono catapultati, scena dopo scena, in un miscelatore di risate, scene hot e uno scontro finale piuttosto forte, dove le emozioni tendono a confondere lo spettatore (della serie “ma che cosa sto guardando?”). Questo “cocktail” è davvero così appagante? Con il passare degli anni i dubbi restano. Badham farà sicuramente meglio qualche anno dopo con il thriller Minuti contati.
★★✬☆☆
Una risposta a "Due nel mirino (1990)"