Jurassic Park III (2001)

JPIII_0A distanza di ben otto anni dall’uscita dell’intramontabile Jurassic Park, con in mezzo il passo falso del tanto atteso Il mondo perduto (1997), film che pesava tutto sulle spalle di un Jeff Goldblum un pò sottotono e di una trama spaccata in due. Insomma, alla notizia che sarebbe entrato in produzione il terzo capitolo e, soprattutto dopo la conferma del ritorno di Sam Neill nei panni di Alan Grant, i fan si sfregarono le mani. Il progetto passa dalle mani di Steven Spielberg a quelle di Joe Johnston (Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, Jumanji) e oltre al ritorno di Neill, il cast è composto da Jeff Goldblum, William H.Macy, Tea Leoni, Trevor Morgan, Michael Jeter e una piccola parte per Laura Dern.
Ma…un momento! Nel film non c’è Jeff Goldblum…o sbaglio? Esatto, al posto di Jeff Goldblum c’è Alessandro Nivola nei panni dell’allievo di Grant Billy Brennan. La scelta di Nivola fu un ripiego dell’ultimo “secondo” visto e considerato che Goldblum avrebbe dovuto far parte del cast principale, ma due giorni prima dell’inizio delle riprese, l’interprete di Ian Malcom cadde rompendosi una gamba. Chissà che tipo di film avremmo visto con il ritorno dei tre protagonisti ? Fatto sta che Jurassic Park III esordisce nei cinema il 16 lugio 2001 incassando ben 370 milioni di dollari a fronte del budget di 93M.

Sono passati circa 4 anni dalle vicende relative al disastro di San Diego. L’opinione pubblica è ormai a conoscenza dell’esistenza, in tempi moderni, di dinosauri, ottenuti tramite clonazione, su Isla Sorna, ma il fallimento delle precedenti spedizioni ha fatto sì che l’isola restasse protetta e isolata.JPIII_2
Il paleontologo Alan Grant, scampato al disastro del Jurassic Park, continua a lavorare alla ricerca di fossili con l’aiuto di un giovane allievo, Billy Brennan, ma i fondi per le loro ricerche sono sempre più scarsi. Tra gli ultimi macchinari da loro acquistati ce n’è uno in grado di effettuare la scansione di un fossile e di scolpirne una riproduzione tridimensionale; come esempio, Billy crea la cassa di risonanza di un Velociraptor, specie che Grant ha scoperto avere abilità comunicative e organizzative estremamente evolute, usate per coordinare gli attacchi disorientando le prede, e a causa di questa spiccata intelligenza è ragionevole pensare che i Velociraptor sarebbero potuti diventare la specie dominante sulla Terra se non si fossero estinti a causa di sconvolgimenti naturali.
A un certo punto, i due ricercatori ricevono una proposta da parte dei ricchi coniugi Paul e Amanda Kirby, che chiedono loro di sorvolare Isla Sorna, con la promessa di finanziare l’attività di ricerca del paleontologo. Grant nutre seri dubbi su questo viaggio poiché l’isola è stata dichiarata zona interdetta, ma Billy lo spinge ad accettare in virtù del lauto pagamento offerto dai Kirby.
Giunti sul posto, insieme a tre mercenari ingaggiati dai Kirby, l’aereo inizia a scendere di quota nonostante la disapprovazione di Grant che, nel tentativo di impedire l’atterraggio, riceve un colpo alla testa e perde i sensi. I mercenari si addentrano nella foresta e uno di loro, Cooper, spera di imbattersi in un tirannosauro. Gli altri due, Udesky e Nash, all’improvviso, escono terrorizzati dalla vegetazione lasciando Cooper da solo. L’aereo si appresta a decollare, ma davanti al velivolo si mette Cooper, spaventato e ferito, che in pochi attimi viene smembrato da uno Spinosauro. La fusoliera colpisce il predatore,quindi il mezzo si schianta a terra e il dinosauro divora Nash. Il gruppo riesce a seminare la bestia, ma nella fuga si imbatte in un maschio diT. Rex, che li costringe a scappare verso lo Spinosauro. JPIII_3Tra i due giganti infuria una battaglia che vedrà il tyrannosaurus soccombere mentre gli uomini ne approfittano per fuggire verso l’interno dell’isola. Grant scopre che il vero motivo che ha spinto i Kirby, che in realtà sono divorziati e non hanno una così grande ricchezza a disposizione, a voler raggiungere Isla Sorna è la ricerca del loro figlio dodicenne Eric, precipitato sull’isola otto settimane prima insieme a Ben Hildebrand, il compagno di Amanda, facendo parapendio; i due erano convinti che il paleontologo fosse già stato su quell’isola, quando invece lui era stato su Isla Nublar…

A partire dalla sciagurata locandina in stile heavy metal, Jurassic Park III è un film sostanzialmente mediocre, frettoloso, con una sceneggiatura ridicola e con un cast mal gestito. Eppure la presenza di Sam Neill e la scelta di lasciar perdere tutti i preamboli del caso per catapultarsi subito nella (dis)avventura riescono a non farci rimpiangere l’antipatico primo sequel. Ci vogliono circa otto minuti per capire che si tratta di una risposta arrabbiata ei confronti de Il mondo perduto. Il guaio è che passando dai lunghi 130 minuti del sequel di Spielberg si passa ad 88 (se si tolgono i titoli di coda) e sembra di avere a che fare con uno di quei super contenuti speciali delle Gold Edition di Blu Ray, magari proprio del primo storico film. Se Neill riesce a tenere in piedi la baracca, il resto del cast spinge nella direzione opposta: William H. Macy, all’epoca sfruttato all’osso per qualsiasi tipo di produzione hollywoodiana manco fosse Morgan Freeman, fa quasi tenerezza, ma è la scomodissima presenza di Tea Leoni (donna bellissima ma attrice alquanto mediocre) a creare i problemi maggiori; il resto del cast è un campionario di personaggi triti e ritriti senz’anima e svogliati. Dopo un’ultima rapida sequenza finale dove i malcapitati avventurieri se la cavano per il rotto della cuffia, dopo aver visto dinosauri visivamente migliorati per circa un’ora e un quarto ecco i titoli di coda che pare abbiano fretta anche loro di comparire e poi dileguarsi. Fine del film, ciao.
Jurassic Park III è un pallido ricordo nel recente passato, concepito con disappunto, prodotto con poca voglia, mal accolto da fan e critica e, in fin dei conti, dimenticato. La saga troverà nuova linfa vitale con Jurassic World (2015), titolo che ha dato modo di rinverdire il franchise e generare una nuova trilogia.

★★✬☆☆

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