I bei tempi della Filmirage (1980-1994). Titoli del tipo La casa 5, Top model, Le porte del silenzio ma soprattutto il capolavoro assoluto i Claudio Fragasso, Troll 2: milioni di fan nel mondo che osannano uno dei più brutti film di tutti i tempi. Finanziato da un tale Eduard Sarlui venne commissionato dalla Filmirage alla sceneggiatrice Rossella Drudi per farne un horror per famiglie (bah!). Sebbene il film sia uscito con il titolo di Troll 2 non segue assolutamente ciò che è stato raccontato nel Troll di John C. Buelcher (1986) e non parla di troll nel modo più assoluto, bensì di ciò che dovrebbero essere goblin, ma probabilmente nemmeno di quelli. Forse folletti, forse…
Dal 2005 negli USA, Troll 2 è diventato un vero film di culto, talmente brutto da divenire attrazione per amanti della pellicola provenienti da tutto il mondo. In queste iniziative si alternano visioni notturne del film a gare di cosplayer e ricostruzioni della cittadina immaginaria Nilbog, il tutto capitanato dall’attore Michael Stephenson (il piccolo Joshua) che si gode oggi una popolarità alquanto imprevista.
La storia è incentrata su una famiglia americana della classe media, i Waits, che si reca in vacanza in un piccolo villaggio di contadini di nome Nilbog. Qui vivono i goblin, piccoli folletti vegani che odiano gli umani carnivori. Assumono sembianze umane per ingannare le loro prede umane inducendole a mangiare del cibo dal colore verde in grado di trasformarli in piante, cosicché i Goblin possano mangiarli. Il protagonista è Joshua, il figlio minore dei Waits di soli sei anni, che essendo l’unico ad essere a conoscenza della pericolosità dei goblin prova ad avvertire i genitori e la sorella maggiore, che non gli credono. Joshua viene quindi aiutato dallo spirito del nonno, morto da poco. (questa è l’imparziale sinossi raccolta dalla Bibbia Wikipedia).
Grazie ad un budget di 6.400 lire, Claudio Fragasso (qui sotto falso nome di Drake Floyd, dopo essere stato per alcuni anni l’indomabile Clyde Anderson) supera i limiti dei suoi maestri Fulci, Laurenti e Lenzi con un film che potrebbe tranquillamente stracciare una validissima concorrenza per l’opera peggiore di sempre. Infatti per lungo tempo il titolo di Troll 2 è stato alla prima posizione della Bottom 100 di IMDB (mica male!) – oggi si trova degnamente in 33a posizione e a regnare sovrano è Disaster movie, che a mio parere è decisamente meglio. La sceneggiatura della Drudi è un disastro completo, con personaggi altamente sconclusionati e senza personalità, con dei turning point continui che destabilizzerebbero chiunque, dai cattivi che fanno delle fini ingloriose ai “buoni” che non sanno cosa fanno, dal risvolto satirico per le battaglie alimentari fra carnivori e vegani all’alto tradimento della pre-produzione sulla targetizzazione del prodotto che da horror per famiglie si tramuta in splatter grottesco facendo anche auto-ironia. Troll 2 è l’apoteosi dell’assurdo che vanta scene di persone che orinano su una tavolata piena di cibo mentre il tempo si è bloccato a streghe che hanno un centesimo del talento di Gargamella, e così via…il Paradiso lo si tocca con l’immortale scena dell'”O mioooo Diooooooo!!!!” – valsa anche a farne l’iconcina per la legenda del Trashometro – e un finale shock nonsense, con la consapevolezza che sia finita la visione, solo per poter dire “L’ho visto anche io”.
È vero, ci sono certi film che non possono essere peggiori di altri tanto è basso il livello della loro qualità, ma Troll 2 ha certamente una “cazzimma” che alla concorrenza manca: è un vero circo degli e(o)rrori, un toccasana per chi cerca un aborto cinematografico. Fa bene l’attore Michael Stephenson a godere della popolarità di questo troiaio, è una possibilità più unica che rara per affermare che “tu eri il Joshua di Troll 2”, una colonna portante del trash. Da collezione.
☆☆☆☆☆