Arma non convenzionale (1990)

Arma non convenzionale_0Con un breve curriculum di nove episodi dell’A-Team e l’esordio alla regia con il mitico Action Jackson (pellicola che vedeva Carl Weathers assoluto protagonista dopo annate da comprimario sin dai tempi di Rocky), l’ex stuntman Craig R. Baxley torna dietro la macchina da presa per dirigere il coattissimo Arma non convenzionale (raro caso di titolo italiano migliore di quello originale, Dark angel aka I come in peace), fatica action-fantasy del 1990 con il granitico Dolph Lundgren (altro antieroe della saga di Rocky), qui nel ruolo del poliziotto grezzo e gagliardo affiancato dal giullare Brian Benben e dalla bella Betsy Brantley. Nel film importante ricordare la partecipazione di Matthias Hues nel ruolo del trafficante alieno Talec. Il film non riscosse un buon successo e anche la critica non fu benevola ma, con il passare del tempo, questo b-movie a cavallo fra gli 80 e i 90 è diventato divertente cult d’intrattenimento a tal punto che si penso anche di generarne un sequel, progetto definitivamente accantonato verso il 2015.

Un alieno dall’aspetto umanoide appena arrivato sul pianeta Terra ruba a degli spacciatori di droghe un carico di eroina (dapprima dicendo di essere “venuto in pace” poi però facendo uso di armi futuribili: tra cui una letale lama a disco e una sorprendente pistola molto potente); quindi la somministra con la forza tramite una sonda a degli umani presi a caso ed a cui quasi subito successivamente estrarrà le endorfine prodotte direttamente dal cervello uccidendoli con rapidità.
Nei piani dell’alieno da quelle verrebbero ricavate migliaia di dosi che sarebbero usate come sostanze stupefacenti purissime con lo scopo di venderle ai suoi simili.
Questo assassino e trafficante di morte dello spazio è inseguito da un altro alieno anti-narcotici, il quale in seguito ad uno scontro affiderà il compito di fermare il criminale a Arma non convenzionale_1Smith, un agente dell’FBI e Jack Cain, un poliziotto assistito dalla giovane Diane Pallone; questi dovranno impegnarsi per fermare l’extraterrestre cattivo prima che lui se ne vada o faccia arrivare su questo mondo altri suoi pericolosi compagni che sterminerebbero gli umani…

Dalla distribuzione italiana sono passati ben 30 anni e il film visivamente ne risente abbastanza, la bella fotografia di Mark Irwin accusa il passare del tempo, ma la pellicola di Baxley non è da buttar via specialmente per ciò che riguarda le esplosioni e le scene d’azione dove a farla da padrone sono le performances di Hues che non ha voluto le controfigure e Lundgren si comporta piuttosto bene. Il problema più importante è il rapporto soggetto/sceneggiatura (in cui figura addirittura David Koepp col nome di Leonard Mass) visto e considerato che la divertente idea di partenza si sgretola in un susseguirsi di scene copia-incolla e di un copione davvero imbarazzante (il doppiaggio italiano salva in gran parte la mediocrità dei dialoghi) che trova i suoi punti più pietosi nei siparietti Lundgren-Benben, pessimi nella sottotrama buddycops. Quindi se nei primi minuti si ha la percezione di vedere un filmozzo di puro intrattenimento – l’alieno è dotato di due armi davvero uniche nel loro genere, man mano che si va avanti, ci si annoia sempre più fino al più classico degli scontri finali dove Ivan Drago coi capelli scuri spiezza in due l’inquietante alieno umanoide. Arma non convenzionale_4

Arma non convenzionale è insomma un film di 90 minuti a forti tinte action (e alcune anche horror) ma che non sa bene cosa farci, spartano nella tecnica, efficace nelle sequenze più esose ma patetico in tutto il resto. Koepp si rifarà presto quando metterà mano a Jurassic Park, Baxley avrà modo di continuare un pò su questo modello di film prima di dedicarsi ai filmTv e di andare in pensione prematuramente. Per ciò che riguarda Lundgren, il buon svedese dovrà prima cimentarsi con pellicole a sua misura (Resa di conti a little Tokyo, I nuovi eroi, Caccia mortale) per poi essere riscoperto da Stallone nella supersaga dei Mercenari (2010).

★★✬☆☆

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