Secondo me, in fondo in fondo, a uno come Carl Weathers della carriera da grande star non glie n’è importato troppo. Un discreto contributo da linebacker nella MLF dal 1970 al 1974 e poi un atto di coraggio per tuffarsi nella super industria made in USA. Dopo un primo periodo di piccoli ruoli in alcune serie TV la svolta avviene ovviamente quando Stallone lo recluta nel primo storico Rocky del 1976 e da lì in poi la sua partecipazione come attore ad Hollywood prende quota. Tuttavia Weathers dovrà attendere il 1988 per il suo primo ruolo da protagonista in una pellicola che nel tempo è diventata di culto. Al fianco dell’ex Apollo Creed ecco Vanity (aka Denise Katrina Matthews) della schiera di modelle e cantanti arruolate da Prince, il villain Craig T. Nelson, Bill Duke, Sharon Stone, Robert Davi, Ed O’Ross, Mary Ellen Trainor e Thomas F. Wilson, quest’ultimo in un ruolo minore. Il film in questione è Action Jackson ed è diretto dall’esordiente Craig R. Baxley, che girerà successivamente il mitico b-movie Arma non convenzionale (1990).
La pellicola di Baxley fu un successo ai botteghini ma fu massacrata dalla critica. Sebbene non venne mai prodotto un seguito di questo action movie, nel 1991 Weathers interpreta un ruolo diverso in un film dal titolo molto simile: Hurricane Smith.
Considerato che Hurricane Smith si rivelò un flop terrificante, stavolta anche per le casse della produzione, la carriera di Weathers subirà importanti cambiamenti e dopo il telefilm Street Justice (1991) che lo vedrà protagonista tornerà ad impugnare mitra e quant’altro nel super action TV Assalto all’isola del diavolo (1997), storica alleanza con Hulk Hogan. Ma sì, ma a Carl Weathers ma che je frega…
Il sergente della polizia di Detroit, Jericho Jackson, meglio conosciuto come “Action Jackson”, viene degradato a causa del suo coinvolgimento nell’arresto del figlio del businessman Peter Dellaplane. Dopo circa due anni Action Jackson, comincia ad investigare per conto proprio sulla morte di alcuni componenti dei sindacati della compagnia di Dellaplane. Jackson è accompagnato dall’amante di Dellaplane, Sydney Ash, cantante dipendente dall’eroina, successivamente è incastrato anche nell’omicidio della moglie di Dellaplane, Patrice, uccisa dopo aver scoperto il complotto e chiesto aiuto a Jackson. Jackson, nelle sue indagini, è anche aiutato da Dee, che lo aiuta con informazioni finanche a trovargli il modo per incrociare Dellaplane. Nello scontro finale, di poco successivo al tentativo di Dellaplane di uccidere il leader del sindacato, Jackson riesce a uccidere Dellaplane, riguadagnandosi il suo grado di tenente. Inoltre inizia una relazione con Sydney, che nel frattempo ha smesso con l’eroina. (Fonte Wikipedia)
Action Jackson è prima di tutto un film spensierato, tipico action di seconda metà anni ottanta con musiche piene di tastiera e rullante roboante. Diretto da “Mister X” è comunque prodotto da Joel Silver (Arma Letale, Die Hard) e con un cast davvero notevole, ricco di quei caratteristi che hanno segnato un’epoca. Con l’aiuto di due maestri del settore, Matthew F. Leonetti alla fotografia e Michael Kamen alle musiche, per quanto possa passare per un filmaccio di estremo cazzeggio, Action Jackson è un agglomerato di peculiarità di quel decennio, montate a regola d’arte e con un Carl Weathers in forma strepitosa, padrone assoluto del gioco. Baxley, come dimostrerà anche in Arma non convenzionale, fa esplodere di tutto, fa compiere agli stuntmen un lavoro massacrante e pur avendo fra le mani una ridicola sceneggiatura ha il tempo di inserirci momenti divertenti, tragici, droga, sesso e violenza. Una truzzata micidiale all’altezza di Commando (1985) e Cobra (1986), un toccasana per godersi una serata fra risate e intrattenimento. La scena finale con l’auto sportiva che sale la scalinata dentro casa è l’apice della carriera di Baxley – ragazzi non scherzo, è roba forte.
La componente Blaxploitation è presente ma assolutamente non così marcata a differenza del decennio successivo, in cui i temi razziali saranno molto più toccati anche in film di questo tipo. Se Weathers si diverte a gigioneggiare con il suo Jericho Jackson, la macchia nera è rappresentata da Vanity e dalla sua incapacità di essere attrice anche per ruoli così sexy.
In buona sostanza: se hai visto questo film lo ricorderai con piacere, se non lo hai visto sicuramente non ti perdi nulla.
★★★☆☆