Principe incontrastato delle commedie d’azione o commedie thriller, John Badham nel 1990 ha appena terminato la fase di post produzione del discreto Due nel mirino con Mel Gibson e Goldie Hawn e si trova nuovamente al lavoro per un’altra imprevedibile coppia come Michael J. Fox, appena uscito dall’universo di Ritorno al futuro e James Woods, attore più legato a progetti indipendenti ma comunque preparatissimo e poliedrico per ruoli da buono o cattivo che sia. Parente più nella sostanza che nella forma del suo film precedente, Insieme per forza (The hard way) si basa su una sceneggiatura scritta da Daniel Pyne e Lem Dobbs (All’inseguimento della pietra verde, Miami Vice) e prodotta dal futuro Re Mida Rob Cohen che dirigerà il primo Fast and Furious dieci anni più tardi.
Nel cast tanti i volti conosciuti: da Stephen Lang ad Annabella Sciorra, da Luis Guzman a Delroy Lindo, nonchè Ll Cool J e Christina Ricci.
Costato quasi 25 milioni di dollari ne incassò quasi il triplo, ancora un buon risultato per Badham che avrà modo di proseguire la sua carriera ancora per qualche anno prima del suo commiato professionale dal grande schermo (sarà operativo ancora per lungo tempo invece per le serie televisive).
Un serial killer noto come “Il Guastafeste” telefona alla polizia, avvisando che sta per uccidere un’altra persona in un night club, sfidandolo a fermarlo. La polizia converge nel night club, ma gli ufficiali, incluso il cinico tenente del NYPD John Moss, non sono in grado di fermare l’omicidio. Il Guastafeste fugge nel caos che ne segue e Moss viene gettato da un’auto mentre cerca di fermare l’assassino. Mentre a Moss vengono curate le ferite, fa commenti osceni ai media.
A Hollywood, Nick Lang è una star del cinema viziata che è meglio conosciuta come “Smoking” Joe Gunn, il personaggio principale di una serie di film d’azione molto popolari. Per essere preso più sul serio come attore, è in lizza per il ruolo da protagonista nel dramma poliziesco ‘Blood on the Asphalt’. Nick promette di “prepararsi” per il ruolo tentando di essere un vero ufficiale di polizia. Dopo aver visto lo sfogo di Moss in TV, Nick parla con il sindaco di New York David Dinkins per essere assegnato come nuovo partner di Moss. Moss non vuole far parte dell’accordo ma è costretto a rispettarlo, in quanto il suo capitano, che è un fan di Nick Lang, glielo ordina. A peggiorare le cose, per prendersi cura di Nick, significa che Moss dovrà essere rimosso dal caso Party Crasher.
Moss porta Nick in un edificio buio per catturare un criminale, ordinandogli di rimanere fermo e dandogli una vera pistola in caso di emergenza. Nick, tuttavia, entra nell’edificio e spara a un uomo che crede sia un criminale che insegue Moss. L’uomo si rivela essere uno spettatore, lasciando Nick terrorizzato. Moss si impegna a nascondere il fatto e sollecita Nick a lasciare immediatamente la città. Nick ritorna dall’aeroporto alla stazione di polizia per confessare, solo per vedere che il “morto” è in realtà un poliziotto. Moss ha architettato il coraggio per far uscire Nick dalla città, affermando che il panico, il dubbio, la colpa e la rabbia di Nick fanno tutti parte dell’essere un “vero” poliziotto…
È un genere trito e ritrito quello del “buddy movie”, quello in cui i poliziotti sono dei duri e arrestano/uccidono i cattivi a suon di cazzotti, pallottole e battute divertenti per intrattenere lo spettatore. Lo è stata ancora di più la sotto categoria del “comdey buddy movie”, in cui la matrice è di stampo comico ma in cui non mancano i momenti di tensione o anche di violenza (Arma Letale 2 e 3 ne sono l’esempio migliore): ecco questo è il genere in cui John Badham ci ha abituato per qualche tempo, prima di prendere una tangente più seria fino all’ottimo Minuti contati del 1995 con Johnny Deppe e Christopher Walken.
Sottogenere che piace(va) da morire a pubblico e critica USA, Insieme per forza è un ottimo esempio del cinema di intrattenimento senza pensiero, parente dichiarato di pellicole come Due nel mirino (1990), Sorveglianza…speciale (1987) e Omicidio nel vuoto (1994), tutte opere di Badham e senza dimenticare l’imprinting dato a quel gigantesco flop che fu Last Action Hero (1992) con Schwarzenegger.
Sorretto dall’alchimia dei due attori principali è una commedia divertente e leggera che non chiede particolare impegno e che si bea della lunga scia di polizieschi fatti fino ad allora per poter saltellare sulle corde del ritmo con costanza senza far mancare quel pizzico di thrilling. Oggi un cinema del genere sarebbe impensabile.
Saranno gli ultimi scampoli di carriera per l’amato Michael J. Fox prima dell’avanzare della sua malattia che lo affligge da ormai trent’anni.
Da sempre onorato di aver collaborato con lui, James Woods, dichiarò più volte che il ruolo del tenente John Moss fu uno dei più complicati della sua carriera, poiché doveva odiare con tutte le forze il personaggio del suo giovane collega. 6 e 1/2.
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