Johnny il bello (1989)

Johnny_0Andato in vacca definitivamente nel lontano 1973, il progetto di portare sullo schermo una storia di John Godey intitolata I tre mondi di Johnny il bello (The three worlds of Johnny Handsome), venne ripescato dal regista Harold Becker nel 1987 per un più moderno e accattivante adattamento. Becker, che dirigerà di lì a poco Al Pacino in Seduzione pericolosa, uscì dal progetto per alcune divergenze con la produzione e la storia passò nelle mani a Walter Hill (48 ore). Sebbene furono considerati come protagonista Richard Gere, ma soprattutto lo stesso Al Pacino, il quale definì la sceneggiatura una storia da B-movie. Fu chiamato l’allora famosissimo Mickey Rourke, fresco dei vari successi di 9 settimane e mezzo (1986), L’anno del dragone (1985) e Angel Heart – Ascensore per l’inferno (1987).
Al suo fianco un ottimo cast composto da Morgan Freeman, Ellen Barkin, Lance Henriksen, Elizabeth McGovern e un giovane Forest Whitaker.
Johnny il bello (Johnny Handsome, titolo definitivo del progetto), uscì nelle sale il 29 settembre del 1989 ed ottenne un mediocre risultato al botteghino. Un mezzo passo falso per i produttori Mario Kassar e Andrew G. Vanja, molto attivi in quel periodo.
Ellen Barkin, che in quell’anno lavorò sia in Seduzione pericolosa che in questa pellicola, definì la seconda molto più interessante e coinvolgente del thriller di Becker.

New Orleans. John Sidley, noto ironicamente come “il bello” per via di una grave malformazione facciale, è un basista, un ladro specializzato nell’ideazione di colpi i cui piani vengono venduti a terzi. Mike, il suo unico amico, stretto dai debiti contratti con uno strozzino, gli chiede aiuto per svaligiare il Prestige, un negozio di numismatica che tratta soprattutto monete rare. Johnny_3Al colpo partecipano anche il teppista tossicodipendente Rafe e la sua compagna, la ex prostituta Sunny. Durante la rapina, Rafe e Sunny uccidono il proprietario del negozio, Mike e un altro complice; non riuscendo a eliminare John, lo abbandonano, così da farlo arrestare come unico responsabile.
In prigione, John è visitato dal tenente Drones, che si offre di prendere i due doppiogiochisti, ma al rifiuto di John di fare i loro nomi lo lascia al suo destino. Dall’esterno Rafe e Sunny pagano alcuni detenuti per uccidere John. Durante i lavori nella piantagione di cotone insieme ad altri carcerati, viene pugnalato e finisce in coma; per salvarlo da ulteriori attentati viene dato per morto, con grande gioia di Rafe e Sunny che, nel frattempo, hanno rilevato il locale di Mike.
Una volta uscito dal coma, il dottor Fisher lo avverte che è stato portato in un ospedale civile e gli propone un intervento di chirurgia plastica, così da dargli una nuova faccia e la possibilità di rifarsi una Johnny_1vita normale. L’esitazione di John è di breve durata e viene quindi sottoposto a un primo intervento alla mandibola e al palato, per migliorare le sue capacità di articolazione delle parole. Successivamente egli effettua esercizi di dizione e racconta al dottore un po’ del suo passato, costellato da un padre ignoto, una madre prostituta e tossicodipendente, l’abbandono in un riformatorio, la morte della madre e il bullismo subito e ricambiato.
John viene ora sottoposto a un nuovo e più drastico intervento e la sua prima reazione di fronte al suo nuovo aspetto è commentare su come gli sembri di portare una maschera. Viene nuovamente visitato da Drones, che lo sfotte e gli dice che, per quanto possa provare a cambiare vita, sarà sempre un delinquente: lo è stato fino a quel momento e continuerà a pensare e ragionare come tale. In più, ha ancora il conto aperto con Rafe e Sunny, e Drones non crede che John abbia minimamente voglia di lasciarlo così.
Il dottor Fisher crea a John una nuova identità con il cognome Mitchell e gli trova un lavoro presso un cantiere navale. Qui John conosce e inizia a frequentare una collega, Donna. Riesce a ottenere la libertà sulla parola, non prima di aver ricevuto l’ennesima frecciata da Drones che gli pronostica una rapida ricerca di vendetta, a dispetto dei buoni propositi mostrati fino ad ora.Johnny_4
Non passa molto tempo, infatti, prima che John si distacchi da Donna e riprenda i contatti con Rafe e Sunny, dicendo loro di aver appreso del colpo al Prestige proprio da Johnny il bello prima che morisse…

Dotato di una violenza piuttosto realistica e crudo per quel periodo, Walter Hill, che qui in questa baracca si trova perfettamente a suo agio, dirige in modo impeccabile un noir a tinte fortemente drammatiche, uno spaccato di delinquenza e redenzione diviso magistralmente in tre atti. Sebbene ci siano alcuni riferimenti ad Elephant man di Lynch (1980) e a Tutte le ore feriscono…l’ultima uccide (1966) di J.P. Melville, l’incessante richiesta di Hill nel lavorare i primi piani anche durante le scene d’azione lo rende piuttosto unico e comunicativo.
Oltre ad una sciatta New Orleans vista con gli occhi di Matthew Leonetti, storico collaboratore di Hill proprio come Ry Cooder che è al posto giusto nel momento giusto (della sua carriera) per scegliere il sound migliore.
E poi c’è il cast capitanato da un ottimo Mickey Rourke, ferito, deluso, incazzato nero e con il destino già scritto; la coppia più cattiva del mondo brillantemente interpretata da Lance Henriksen ed Ellen Barkin, i due angeli custodi Morgan Freeman e Forest Withaker opposti nei loro ruoli ma spalle di caratura enorme (entrambi vinceranno Oscar e quant’altro).Johnny_2
Amaro al principio, agrodolce al suo epilogo, Johnny il bello soffre un pò nella parte centrale dove si tende in genere anche a far respirare la caratterizzazione di un pò tutti i personaggi (la stessa sorte toccherà inevitabilmente a Il corvo del 1993), ma ci ricompensa con un degradante spaccato malavitoso, territorio in cui HIll detta legge da sempre e sa come bisogna comportarsi.
A distanza di anni Mickey Rourke sarà nuovamente nei panni di un delinquente smostrato quando farà parte del cast di Sin City (2005), ma la profondità del suo Johnny Handsome il buon Marv se la sogna dopo aver pensato alla sua Goldie.

★★★★☆

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