Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (1989)

Tesoro_1Mestierante a tutto tondo nel periodo d’oro del cinema d’avventura, Joe Johnston quando diresse Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi aveva già intascato un Oscar per gli effetti speciali de I predatori dell’arca perduta (1981) e lavorato con George Lucas come capo storyboard per Guerre stellari (1977). Dopo aver sceneggiato il piccolo gioiellino Miracolo sull’8a strada nel 1987, viene ingaggiato dalla Disney (all’epoca Walt Disney Pictures) per dirigere la stella comica Rick Moranis nella commedia fantastica più remunerativa di sempre, scalzata solo dopo 8 anni da Men in Black.
Nel cast, oltre al talento di Moranis troviamo Matt Frewer che aveva già lavorato con i Monty Pyyhon, Chavy Chase e Dan Aykroyd, Warren Beatty e Dustin Hoffman; Marcia Strassman che è deceduta alcuni anni fa per un tumore al seno; Kristine Sutherland (non è parente) che entrerà a far parte della fortunata serie Buffy – L’ammazzavampiri; Thomas Wilson Brown, Jared Rushton, Amy O’neill e Robert Olivieri, questo il quartetto dei giovani malcapitati.
La storia è stata consegnata alla scrivania da quei pazzi di Stuart Gordon e Brian Yuzna che solo pochi anni prima avevano diretto roba come Reanimator (1985), Dolls (1987) e stavano per concludere il disgustoso ma brillante Society (1989). Inizialmente consegnato al regista Tom Schulman, venne poi girato a Johnston, dato che il primo stava combattendo contro una malattia.
A mamma Disney costò 18 milioni di dollari, ne incassò 225 in tutto il mondo.
Nel 1992 arriva il seguito Tesoro, mi si è allargato il ragazzino che non avrà la stessa fortuna, mentre il terzo film, Tesoro ci siamo ristretti anche noiTesoro_4 del 1997 sarà un flop commerciale. Sempre in quell’anno sarà messa in onda una serie televisiva di tre stagioni da 22 episodi l’una, in cui l’attore Peter Scolari prenderà il posto di Moranis.

Il professor Wayne Szalinski, a causa della sua passione di inventore, rende difficile la vita della sua famiglia e quella dei suoi vicini di casa, la famiglia Thompson. Dotato di innegabile talento e di sfrenata fantasia, costruisce congegni che dovrebbero sostituire i vecchi elettrodomestici, ma non avendo tempo per perfezionarli, funzionano male suscitando confusione e proteste da parte dei familiari, in particolare di sua moglie Diane, che vende case, e dai suoi vicini.
Un giorno, Szalinski si assenta da casa per presentare i suoi progetti ad un diffidente consesso di scienziati, lasciando i figli, Nick e Amy, a casa da soli, con lavori domestici da svolgere. Tra loro e i figli dei Thompson, Ronald e Russel, non scorre buon sangue; finché Ronald, giocando a baseball, scaglia accidentalmente la palla contro la soffitta dei Szalinsky. Rompendo il vetro, attiva – sbloccandone il laser – la segretissima invenzione di Wayne: una macchina sperimentale che, sprigionando raggi magnetici, può ridurre a dimensioni microscopiche qualsiasi oggetto.
I ragazzi rimpiccioliscono alle dimensioni di un insetto e, dispersi inavvertitamente da Szalinski nella pattumiera, devono industriarsi a tornare a casa per attirare l’attenzione dell’inventore e salvarsi. Tesoro_3Fili d’erba grossi come tronchi d’albero, api e scorpioni e formiche trasformati in mostri giganteschi, cereali inzuppati nel latte davanti alle fauci del padre pronto per fare colazione, gocce d’acqua dalle dimensioni di infidi stagni… il cortile di casa, i genitori stessi e la loro casa appare ai quattro lillipuziani simile al più fantastico e pericoloso dei mondi.

Gradevole, semplice, divertente e divertita commedia con mezzo palco tutto per l’ex Lord Casco che con le sue facce buffe e stralunate mantiene alto il divertimento, ovviamente senza alcun riferimento volgare e pieno di buonismi. Moranis è inoltre in compagnia di un cast piuttosto affiatato, con un Matt Frewer e Jared Rushton che stanno un passo davanti a tutti.
La sci-fi che segue un protocollo spilberghiano si intreccia con il forzato rapporto fra due famiglie vicine di casa tipiche della middle-class americana formato Reagan-Bush ed è l’alto tasso di battute che sanno di Saturday Night Live ad accompagnare una (dis)avventura figlia de I Goonies e compagnia bella. Tesoro_5I lavori ai quali questa scanzonata storia si ispira sono chiaramente quei titoli che avevano fatto la storia del cinema di un tempo (Dr.Cyclops, Radiazioni BX: distruzione uomo solo per citarne alcuni).
Se possono essere notevoli gli effetti speciali firmati Ray Harryhausen, la chicca di questo film è lo score di James Horner che dà quel tocco di magia mista a goffaggine con un curioso sax protagonista, strumento che spadroneggia specialmente nei folli titoli di testa a cartone animato. Per il resto è una commedia che ricorda in modo un pò più garbato le opere di Joe Dante (quell’anno lui era impegnato in L’erba del vicino e aveva già diretto un film simile come Salto nel buio nel 1985) e compie un lavoro assolutamente impeccabile per ciò che riguarda l’intrattenimento non impegnativo.

CURIOSITA’ – Nella versione cinematografica il film era preceduto dal cartone animato “Una grossa indigestione”, primo cortometraggio della Disney dopo 25 anni di inattività e che vede il ritorno di Roger Rabbit dopo il successo del film uscito l’anno prima.

★★★✬☆

3 risposte a "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (1989)"

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