Costellata di numerosissimi successi e anche di flop inaspettati, la carriera di Dino De Laurentiis (fratello di Luigi e zio di Aurelio) prende una fondamentale tangente nel1966 quando entra a far parte della produzione del kolossal La Bibbia (1966). Di lì in seguito saranno molte le sue produzioni hollywoodiane e, a mano a mano che l’horror si ritaglia sempre più spazio fra i tanti generi, anche Dino (e con la sua nuova moglie Martha e la figlia Raffaella), anche la DEG – Dino DeLaurentiis Group inizia a muoversi abilmente nel settore. Tra i titoli più emblematici degli ultimi anni non possiamo non ricordare: Serpico, I tre giorni del Condor, Conan il Barbaro, L’anno del dragone, King Kong e Dune. Per il genere horror bisogna risalire al 1981, quando la DEG produrrà assieme a Moustapha Akkad il celebre sequel di Halloween, Il signore della morte, proseguendo con Amityville Possession (1982) e con Halloween III (1982). Nel 1984 la DEG acquista la sceneggiatura di Stephen King – dopo aver prodotto La zona morta di David Cronenberg e assolda il regista esordiente Dan Attias il quale, dopo questa esperienza cinematografica, dedicherà la sua carriera al piccolo schermo.
Nel cast di questo adattamento di un breve racconto del maestro del brivido ci sono nomi piuttosto interessanti fra cui Gary Busey, Everett McGill, Terry O’Quinn, Joe Wright, Megan Follows e Bill Smitrovich ma soprattutto il protagonista Corey Haim, giovanissimo astro nascente, teenager sexsymbol degli anni ottanta e che sin dai primi anni del decennio successivo inizierà a partecipare in pellicole sempre più scadenti fino a svanire nel dimenticatoio e di morire di overdose nel 2010.
Uscito nei cinema americani alle porte di Ognissanti 1985 portò a casa un discreto gruzzoletto.
Tarker’s Mill, Maine, 1976.
Marty Coslaw è un giovane costretto sulla sedia a rotelle che vive con la sua famiglia, composta dai genitori e da sua sorella maggiore Jane. Presto la loro relazione e la vita dei cittadini subirà una svolta dopo una serie di atroci omicidi che avvengono durante le notti di luna piena.
La prima vittima è il ferroviere Arnie Westrum, ma la morte viene inizialmente attribuita ad un incidente causato dal suo alcolismo. Non molto tempo dopo la nubile Stella Randolph, che stava per suicidarsi poiché rimasta incinta e rinnegata dal suo compagno, viene brutalmente assassinata prima di compiere l’atto. Il successivo a morire è Milt Sturmfuller, il rozzo padre di Tammy, fidanzata di Marty, che viene ritrovato cadavere all’interno della serra di sua proprietà. I cittadini, adirati dal lento progresso delle indagini della polizia locale, chiedono rapidi risvolti nella faccenda che si aggrava ulteriormente quando viene rinvenuto il cadavere brutalmente mutilato del giovane Brady Kincaid, il migliore amico di Marty.
I cittadini scelgono di mettere in pratica la giustizia sommaria organizzando un gruppo per dare la caccia al carnefice. Il gruppo parte a cercare l’omicida nei boschi nonostante le obiezioni dello sceriffo Joe Haller e del reverendo Lester Lowe, che li supplica di fermarsi per evitare altri spargimenti di sangue. Una volta giunti nei boschi, però, il gruppo non riesce a proseguire le ricerche per via della fitta nebbia e vengono improvvisamente sorpresi da una sfuggente creatura ringhiante che massacra alcuni di loro. In seguito a questo evento, il reverendo Lowe ha un incubo nel quale sogna di presiedere un funerale di massa nel quale i presenti in chiesa, inclusi i morti nelle bare, si alzano in piedi e iniziano a trasformarsi in licantropi.
A causa degli omicidi irrisolti, Haller ordina un coprifuoco notturno e l’annullamento della fiera annuale. Marty, appassionato di fuochi d’artificio, manifesta il suo disappunto in merito sconfortato dal fatto di non poter assistere al consueto spettacolo pirotecnico. A tiragli su il morale è l’eccentrico zio Red, che regala lui una nuova sedia a rotelle a motore, somigliante molto di più ad una motocicletta. Il giovane chiamerà questa, Pallottola d’argento.
Lo zio gli regalerà inoltre dei fuochi d’artificio per compensare la mancanza di quelli che si sarebbero svolti presso la oramai sospesa fiera. La sera Marty, non curante del coprifuoco, si reca presso il ponte sito nella vicina palude per avere la propria “celebrazione”. Qui però…
Sulla scia di successi come L’ululato (1981) e In compagnia dei lupi (1981), la pellicola di Attias non mostra una forza marcata nella tensione, che si potrebbe definire un pò posticcia, ma nella caratterizzazione dei personaggi considerato che il cast lavora in modo davvero ottimo, specialmente nel rapporto che si crea fra lo zio Red (Busey) e il piccolo Marty (Haim).
Gli effetti visivi sono diretti dalle sapienti mani del nostro Carlo Rambaldi e la fotografia del sempre italiano Armando Nannuzzi. Il risultato delle immagini più caratteristiche è assolutamente soddisfacente anche se il tono (voluto?) classico ha un effetto smorzante.
Non solo. La visione generale della storia, ambientata come sempre nel tanto amato Maine di King, è incentrata sulla comunità bigotta e impreparata al “diverso”, un pò come accadrà nell’oscuro The Mist, in cui spesso l’autore tende a creare suggestive battaglie mentali fra la gente che agisce in nome di Dio e l’alternativa radicale. Qui ecco l’importanza del personaggio del Reverendo Lowe (McGill).
Unico indizio la luna piena (titolo originale Silver Bullet) mostra in modo saggio questo aspetto seguendo appunto le linee tracciate da King e ci regala un composto soft-horror vecchio stile capace tuttavia di non annoiare.
★★★☆☆
Curiosità:
– Dopo aver affrontato i licantropi in Silver Bullet, Corey Haim dovrà scontrarsi con dei vampiri nel piccolo cult di Joel Schumacher Ragazzi perduti del 1987;
– Everett McGill e Gary Busey interpreteranno gli antagonisti del cuoco-marine Casey Ryback in Trappola sulle montagne rocciose (1995) e Trappola in alto mare (1992) al fianco di Steven Seagal;