Leviathan (1989)

LeviathanJames Cameron, dopo aver girato forse il suo film più sottovalutato e martoriato della sua carriera, The Abyss (1989), venne emulato da una serie di film che fecero del 1989-90 il biennio del fanta-horror subacqueo. Di questo sottogenere vanno sicuramente citati: Creatura degli Abissi di Sean S. Cunningham, La Cosa degli abissi di J.P. Simon e Laviathan di George Pan Cosmatos di cui andrò a parlare, dato che con molta probabilità è il migliore dei tre. Il film del regista di Rambo II si basa su una sceneggiatura di Jeb Stuart (Il fuggitivo, Trappola di Cristallo) e David Webb Peoples (Gli Spietati, Blade Runner, L’esercito delle 12 scimmie) e vanta un cast di tutto rispetto: Peter Weller (Robocop), Amanda Pays (Flash, X-files), Richard Crenna (Rambo, Gli occhi nella notte), Ernie Hudson (Ghostbusters, Il corvo), Meg Foster (Visitors, Essi vivono) e Daniel Stern (Mamma ho perso l’aereo, Tuono Blu). La produzione è letteralmente italo-americana dato che il budget è stato finanziato da Luigi e Aurelio De Laurentiis assieme a Lawrence e Charles Gordon. Il film non ottenne il successo sperato sebbene fosse un mix tra avventura come The Abyss e horror come Alien. Uscito a marzo del 1989 incassò circa 25 milioni di dollari a fronte di un budget di 20, almeno qualche soldino se l’è guadagnato.

La Tri Oceanic è un’azienda che ha costruito una base sottomarina per l’estrazione dell’argento dal fondo oceanico. Nei dintorni della base gli operai trovano un relitto di una nave russa, recuperando a bordo di questa una bottiglia di vodka contenente l’ultimo residuo di un esperimento che ha ucciso l’intero equipaggio: la nave era appositamente stata affondata da un sottomarino in quel punto profondo dell’oceano per evitare che le creature mostruose in cui si era trasformato l’equipaggio potessero scappare e contaminare il mondo intero. La mistura ideata evidentemente per scopi militari (una sorta di arma biologica) provoca una mutazione genetica. Due membri dell’equipaggio della base sottomarina la trafugano e la bevono: uno di essi muore in breve dopo atroci sofferenze, l’altra intuendo la fine che a sua volta l’aspetta si suicida. I corpi delle due vittime adagiati nell’infermeria si fondono in un unica massa informe e crescendo smisuratamente attaccano e infettano e/o uccidono il resto dell’equipaggio; Leviathan_4in superficie capiscono cosa sta succedendo (probabilmente sapevano già della nave russa) e cercano di impedire ai superstiti di risalire con la scusa di una tempesta per evitare il diffondersi del contagio…

Il film di Cosmatos basa la propria trama sulla diversa ambientazione per un clone di Alien, ne più ne meno, compresa anche la struttura dove avviene la vicenda: se nel film di Ridley Scott la Nostromo fluttuava lenta nello spazio profondo, la Tri Oceanic fluttua nelle profondità marine, quindi corridoi, stanze a camera stagna, portelloni pressurizzati e quant’altro rimandano anch’essi alla pellicola del 1979. Anche gli attori, che non si limitano al compitino, ricreano una struttura sociale che ricalca per molti versi il suddetto film ma con stile e non si può non sottolinearlo. Nel cast troviamo Richard Crenna, più conosciuto come il Colonnello Trautman di Rambo, qui nel ruolo del medico di bordo; Peter Weller, che dopo essersi tolto i pesanti costumi di Robocop interpreta il Kurt Russell della situazione; c’è la bellissima Amanda Pays e la cattivissima Meg Foster, la donna dagli occhi di ghiaccio di Visitors; spazio anche per Ernie Hudson e il sempre simpatico Daniel Stern. Leviathan_3Il livello di tensione è già dopo trenta minuti decisamente alto e non ci si può di certo annoiare (sempre che si accettino le regole del già visto). Gli effetti speciali, peraltro validissimi per il periodo sono affidati a Stan Winston (che non è Pincopallino) e le musiche a Sir Jerry Goldsmith.  Leviathan, in sostanza non si è inventato nulla, ma tutto quanto è fatto a regola d’arte e, secondo il mio umilissimo giudizio, è superiore ai suoi due concorrenti sopra citati. Da non buttare. Se vi interessa il sotto genere vedeteli tutti e tre: non andrete a vedere nulla di straordinario ma sono perfetti per passare un’ora e mezza di validissimo cazzeggio sul vostro divano. Classico film estivo da vedere a notte fonda se si soffre di insonnia: a livello di qualità siamo molto al di sopra di certe cagate dell’Asylum, ma sicuramente sotto il livello di Alien e Aliens.

★★★☆☆

 

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