Sherlock Holmes (2009)

Dottor Watson: Holmes! La sua depravazione non conosce limiti?
Sherlock Holmes: No.

SherlockCon un riadattamento dai forti connotati steampunk e con una formidabile accoppiata di attori (uno inglese doc, l’altro proprio no), il 2009 saluta il ritorno di un vechio eroe della letteratura londinese, Sherlock Holmes, che dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle termina nelle mani dei produttori Joel Silver e Susan Downey e, soprattutto, del regista Guy Ritchie, micidiale architetto cinematografico patito per dettagli e famoso per la sua complessa idea di montaggio (merito qui del suo storico collaboratore James Herbert). In questa graffiante e divertentissima avventura il detective e il suo fedele collega devono affrontare il non morto Lord Blackwood, un oscuro Mark Strong, assieme all’aiuto della splendida Rachel McAdams qui nei panni di Irene Adler, che patteggia per il suo amato Sherlock da una parte ma brama loschi piani con l’ancora più oscuro Professor Moriarty, storico avversario di Holmes. Grazie ad una maestosa produzione ed una campagna pubblicitaria importante, Sherlock Holmes è stato distribuito sotto le vacanze di Natale dalla Warner Bros ed ha ottenuto un enorme successo ai botteghini, cifra pari a 525 milioni di dollari circa in tutto il mondo. Due anni dopo uscirà il tanto atteso seguito, Sherlock Holmes – Gioco di ombre, che vedrà il detective di Baker Street sfidare la sua leggendaria nemesi, il professor Moriarty.

Sherlock Holmes, il più grande investigatore del Regno Unito, e il suo collega, il dottor Watson, interrompono un rito di magia nera, che sarebbe dovuto terminare con il sacrificio di una giovane donna. Il celebrante si scopre essere Lord Blackwood, che già aveva ucciso cinque ragazze allo stesso modo. Blackwood viene dunque arrestato, imprigionato e condannato a morte per impiccagione. Tre mesi dopo lo stesso Blackwood, dopo aver maledetto la guardia della sua cella, chiede di poter incontrare Holmes. L’investigatore si presenta nella prigione della città e durante tale incontro Blackwood, riferendosi a forze diaboliche, profetizza il proprio ritorno dall’aldilà. Tuttavia l’impiccagione ha luogo e Watson, il medico di turno all’esecuzione, constata il definitivo decesso di Lord Blackwood. Intanto, Holmes incontra nel suo alloggio Irene Adler, una ladra bella e furba che ha avuto in passato una relazione con il detective. Sherlock_2La donna gli chiede di investigare su Blackwood, ma lo stesso Holmes scopre che Irene sta lavorando per qualcuno dalle intenzioni malvagie. Proprio il giorno seguente, al cimitero della città, la tomba di Blackwood viene trovata scoperchiata e il custode sostiene di aver visto Blackwood stesso alzarsi dalla tomba. La bara è invece occupata dal cadavere di un altro individuo di nome Riordon, un uomo nano, conoscente della Adler. Blackwood pare quindi essere resuscitato come aveva predetto e il fatto getta nel panico la città. Holmes e Watson cominciano quindi la loro indagine nel laboratorio di Riordon, dove scoprono che il nano lavorava a progetti avanzati per lo stesso Blackwood. Tuttavia sul luogo giungono tre uomini per appiccare un incendio e sbarazzarsi di prove effettive sul conto di Riordon. Holmes e Watson combattono per evitare che tutto venga cancellato dalle fiamme e alla fine mettono in fuga gli uomini, venendo però messi in prigione in quanto i due hanno messo a soqquadro un cantiere navale durante la lotta, provocando addirittura l’affondamento di una nave in costruzione. La cauzione di Watson viene pagata dalla fidanzata Mary, mentre Holmes viene scarcerato e ingaggiato da Sir Thomas Rotheram, anziano Gran maestro di una potente società segreta ermetica e padre illegittimo di Blackwood, concepito durante un rito sessuale. Rotheram incarica Holmes di fermare Blackwood a tutti i costi, in quanto questi continua a uccidere persone facendo credere all’Inghilterra che le ragioni dei suoi omicidi riguardino la magia. Sherlock_6Holmes riceve in dono da Rotheram un libro di pratiche oscure che Blackwood stesso ha letto e utilizzato, cosa che sarà di grande aiuto al detective. Tuttavia la notte Rotheram viene ucciso da Lord Blackwood nella vasca da bagno della sua casa in circostanze misteriose e, all’apparenza, con l’ausilio di poteri sovrannaturali. Holmes, accorso in aiuto della polizia, trova nelle pareti del bagno una stanza segreta che fornisce all’investigatore degli indizi importanti. Dopo Rotheram, viene ucciso anche l’ambasciatore americano, in quanto questi decide di non collaborare ai piani malvagi di Blackwood. Alcuni giorni dopo viene rinvenuto il cadavere di un altro uomo, un operaio di un’industria chimica vicina a un fiume. Holmes e Watson si recano quindi nell’industria in questione dove trovano un altro laboratorio di Riordon, con segni di esperimenti e formule chimiche scritte sui muri. In una stanza dell’edificio Holmes e Watson trovano Irene in imminente pericolo di vita, dato che è stata legata da Blackwood a un congegno per il trattamento e il taglio delle carni dei maiali, ma alla fine la ragazza viene salvata in tempo. Watson si mette quindi alla ricerca di Blackwood, che riesce però a fuggire e, nella corsa al molo per inseguirlo, il dottore attiva involontariamente una serie di bombe che lo feriscono gravemente, risparmiando Holmes e Irene. Quando la polizia arriva sul posto, Sherlock Holmes è costretto a fuggire, in quanto si scopre ricercato…

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Il riadattamento di Sherlock Holmes è tutto tranne che “elementare”. Il film di Ritchie è una godibilissima ma impegnativa avventura basata sia sulla forte caratterizzazione del personaggio principale, sospesa fra l’enigmatico, l’ossessivo, il sociopatico e l’allucinato, e la storia che viene raccontata fatta di colpi di scena, intrighi politici e massonici, esilaranti momenti di azione e una spiccata dose steampunk capace di rendere tutto più pirotecnico del periodo in cui è ambientato (1891). Oltre alla eccellente interpretazione di Robert Downey Jr. (la quale gli è valsa il Golden Globe), c’è un ottimo Jude Law a fare da spalla e un intenso Lord Blackwood interpretato da un valido Mark Strong: per Downey Jr. c’è da sottolineare la sua dote istrionica, capace di essere amabile e odioso allo stesso tempo, un Holmes che fa uso di droghe in modo improprio e che non dimostra affatto l’asessualità che lo contraddistingue nel romanzo di Doyle, pur se non si lascia corrompere dalla bellezza e la scaltrezza di Irene. A tal proposito, bella e brava ma senza brillare Rachel McAdams, troppo patinata per i tre grandi attori citati in precedenza. Gli applausi vanno anche al cast tecnico in cui a fare la differenza sono le scenografie, in CGI e non di Sarah Greenwood e Katie Spencer (nominate all’Oscar) ed Hans Zimmer (nominato all’Oscar) per la colonna sonora adattabilissima ad una Londra che profuma di antico ma ha lo sguardo verso il futuro. Sherlock_5È forse proprio questo uno dei punti a favore di questo film: la capacità di inserire frammenti di modernità in un mondo in cui ciascun lettore del classico di Doyle non l’avrebbe mai fatto. Reinventare Baker Street e i suoi eroi (compresi i negativi) è stata una mossa vincente, senza dubbio. Occhio agli splendidi titoli di coda.
Va aggiunta, almeno per la versione italiana, una nota positiva per Luca Ward per il doppiaggio di Holmes e per Riccardo Onorato per Watson.
Sherlock Holmes non ha ancora gli anni di vecchiaia tali da diventare un film nostalgico ma con il tempo lo sarà di certo: è talmente godibile come intrattenimento che ogni volta che lo si rivede si è soddisfatti.

★★★★☆

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