È facile per John Landis riscontrare un grande successo con Un lupo mannaro americano a Londra (1981) quando dietro hai la Polygram che finanzia a manetta. Claudio Fragasso, luminare nel far accapponare la pelle con i suoi La casa 5 e Trolls 2, aveva mezzi decisamente più ridotti ma non è che lui si sia impegnato nel far il meglio possibile…anzi, ha deciso di imboccare la strada contromano. Che Alice Cooper fosse un mostro di bravura sui palcoscenici non c’era dubbio, come non c’è dubbio sul fatto che sia stato minacciato da sicari italo-spagnoli (di tale matrice è la produzione del film) a girare Monster Dog – il Signore dei cani. L’apprendistato con Bruno Mattei, un altro genio del trash all’americana, si vede e il risultato è un prodotto che fa riflettere…..sì.
La trama spacca: la rockstar Vincent Raven (Alice Cooper), accompagnato dalla sua compagna Sandra (Victoria Vera, chi????) e da un gruppo di ballerini si reca nella grande casa dei suoi defunti genitori per girare un videoclip, ma tra uccisioni misteriose, un’antica maledizione di famiglia e un gruppo di teppisti rompicoglioni, il soggiorno degli artisti sarà veramente messo a dura prova…
Parlando papale papale, Monster Dog non è un film brutto. È bruttissimo. Claudio Fragasso (che per le pellicole horror in stile americano si firmerà da questo film in poi con lo pseudonimo di Clyde Anderson) è un vero pasticcione capace di rendere un soggetto già di per se sconclusionato in un bordello con dialoghi da ►► avanti veloce, attori al posto dei cani inferociti e cani anestetizzati al posto di attori, una sparatoria simil western maldestramente montata e completamente fuori dal tema (voluta apposta?) e il videoclip di Identity criseses che apre e chiude il film senza un senso logico. Probabilmente il prodotto finale è così impiastricciato per i tagli eseguiti in fase di montaggio e per i quali si è lamentato lo stesso Fragasso. È assai complesso trovare il momento adatto per vedere questo obbrobrio: o si hanno amici disposti a vedere il peggior trash o bisogna essere convinti di quello che si sta facendo.
★☆☆☆☆
voto trash
Una risposta a "Monster Dog – Il signore dei cani (1984)"