Sfida tra i ghiacci (1993)

Sfida tra i ghiacciOggi ho deciso che dobbiamo farci del male e quindi se si prendono queste decisioni bisogna metterci della qualità: oggi parliamo di un grande eroe, uno di quelli indistruttibili, uno di quelli che vantano uno sguardo solo, uno di quelli che doppiati in italiano hanno una parvenza di essere umano perchè in realtà possono solo dimostrare che uno come Chuck Norris è a confronto Jack Nicholson: oggi parliamo dello straordinario mondo di Steven Seagal, un eroe che una volta menava avendo il fisico per farlo… oggi è “er panza”. Nel lontano 1993, quando il suo successo era all’apice con l’action Trappola in alto mare, il nostro yankee decise di dirigere un film con una storia praticamente identica a tutte le altre e nella quale lui è il sommo protagonista. Con grazia ricevuta dal suo ex-amico italoamericano il produttore Julius R.Nasso, Seagal porta sul grande schermo “Sfida tra i ghiacci”, convincendo un attore del calibro di Michael Caine nel ruolo del cattivo e la bella Joan Chen come co-protagonista. Uscito nei cinema americani il 18 febbraio 1994. Il film venne stroncato dalla critica e considerato uno dei peggiori film dell’anno, vincitore di 7 Razzie Awards e anche discreto fallimento economico: costo 50 milioni di dollari, incasso 39 milioni.

L’esperto della sicurezza Forrest Taft (Steven Seagal) dipendente della Aegis Oil, una ditta di pozzi petroliferi gestita dal miliardario Michael Jennings (Michael Caine), dopo essere venuto a conoscenza dei loschi piani dell’azienda di accelerare le operazioni di un nuovo impianto con materiale inquinante senza badare ai rischi per l’ambiente circostante (siamo nella splendida Alaska), Sfida tra i ghiacci2decide di schierarsi con alcuni eschimesi contrari alla costruzione dell’Aegis One. Taft viene gravemente ferito e un suo vecchio collega ucciso. Ma con l’aiuto di Masu (Joan Chen), una eschimese determinata a vendicare la morte del padre rimasto ucciso in un acceso diverbio con i dipendenti di Jennings, riuscirà a rientrare all’interno degli stabilimenti Aegis e uccidere tutti quanti per poi presentarsi davanti le telecamere per fare un saggio discorso alla nazione su come si deve rispettare l’ambiente.

Per quanto possa essere incredibile, la regia di questo film affidata allo stesso Seagal non è male, anzi, e non è male nemmeno la colonna sonora di Basil Poledouris e la fotografia di Robert A. Ferretti: i problemi stanno tutti nello sviluppo della sceneggiatura e nella recitazione. Sfida tra i ghiacci4 Si può fare un film in cui la seconda parte è tutta un’esplosione e uccisioni di ogni tipo, con Seagal che spacca facce, braccia, gambe a tutti i dipendenti dell’azienda (gente pure che se guadagna la famosa pagnotta) per poi parlare di pace e salvaguardia dell’ambiente alle tv di tutto il paese? Per il ciclo “famo un pò come ce pare” insomma. Steven Seagal è una pietra, non ride, non piange, non si incazza manco troppo quando sa del suo amico Hugh Palmer ucciso brutalmente dagli scagnozzi di Jennings, non si innamora della bella Joan Chen, non fa quasi una piega quando gli eschimesi gli “riparano i circuiti” e lo drogano per fargli fare il classico “viaggio” mentale per capire le cose come dovrebbero andare. Dall’altra parte c’è Michael Caine, che curiosamente recita in modo quasi divertente il ruolo del cattivo, tipo che Seagal gli avrà detto “Carissimo Maicol Chein, tu sei cattivo in questo film, un vero pezzo di merda. Esagera tutti i concetti”, ecco così pure Caine ha fatto un mezzo casino. Il resto del film è praticamente Trappola in alto mare che incontra Venerdì 13, dato che invece di Jason Voorhes c’è Steven Seagal che gioca a fare Rambo senza mai spettinarsi. Nel cast anche Billy Bob Thorton (???) e John C. McGinley (ossia il Dottor Cox di Scrubs). Andrò ad inserire questo film anche nella categoria trash, tenendo presente che è costato 50 milioni di dollari sembra assurdo…. Da vedere ubriachi alle 4 del mattino per dimenticare i guai della realtà quotidiana.

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