Nella storia del cinema, sono stati tanti i volti degli attori che hanno dato tanto al genere comico o alla commedia cosiddetta slapstick, tra cui sicuramente siamo tenuti a ricordare Charlie Chaplin e Buster Keaton, Jerry Lewis, Martin Feldman, Jim Carrey, Leslie Nielsen, John Candy, John Belushi, ecc.. Tra questi, uno dei volti più amati dagli americani, e semi-sconosciuto in Italia è quello di Rodney Dangerfield, il quale negli anni ’70 ha contribuito non poco alla sua immagine e a quella di tantissimi altri attori comici ponendosi come mentore di Jerry Seinfeld, Jim Carrey, Tim Allen, Roseanne Barr, Jeff Foxworthy, Sam Kinison, Rita Rudner e Bob Saget. Dietro gli occhi stralunati ed una verve da istrione, si è sempre nascosto un uomo intelligente ed elegante, capace anche di sorprendere positivamente in un ruolo drammatico come quello del vecchio padre violentatore in Assassini nati (1993) di Oliver Stone. Rodney ci ha lasciato nel 2004 a 83 per una ischemia celebrale. Nel 1986, sopo il successo del film Caddyshack (1980), uscì uno dei film che lo hanno reso celebre anche dal punto di vista cinematografico essendo una lince del palcoscenico. Questo film è “A scuola con papà” (in originale Back to school). Diretto da tale Alan Matter, un regista che può essere ricordato solo questa pellicola se si considera anche il pessimo Scuola di polizia 7, il film ottenne uno straordinario successo ai botteghini e fu anche elogiato da alcuni critici per la sua franca schiettezza.
Thornton Melon, proprietario di una ben avviata catena di magazzini “taglie forti”, si iscrive alla Grand Lake University (regalando al Rettore una nuova facoltà) per seguire il figlio Jason, che è un isolato ed è sfiduciato. Thornton Melon non ha molta esperienza di scuole e non possiede alcun diploma, ma ne capisce tuttavia l’importanza e vuole aiutare il figlio che ama molto. Rivoluzionata la camera di Jason, si fa un sacco di amici tra gli allievi e rimbecca un altezzoso professore di economia aziendale (fidanzato di Diane Turner, la professoressa di letteratura inglese, con la quale trova tempo e modo per imbastire un flirt). Jason, galvanizzato dalla efficienza ed effervescenza paterna, si rincuora. La preparazione agli esami costa a Thornton una fatica terribile, ma riesce in ogni attività scolastica. Il trionfo lo avrà però sul campo, alla gara finale di nuoto, nella quale fa vincere la squadra cui appartiene insieme a Jason, con un tuffo spettacolare, da manuale. Poi tornerà agli affari ed alla sua frenetica attività di manager.
Sebbene questa sia una commedia davvero perditempo e semplice, gode di un cast assolutamente invidiabile per l’epoca, visto che i nomi di Burt Young, Adrienne Barbeau, Sally Kellerman, Robert Downey Jr., Sam Kinison e Ned Beatty basterebbero già ad alzare le mani. In più c’è una ottima sintonia fra il montaggio di David Rawlins e le musiche goffe appositamente confezionate da quel matto di Danny Elfman. Le hits fra l’altro meritano più che un’attenzione (la title track “Back to school” è molto anni ’80 ed è molto fregna). Ma tutto il circo gira intorno a questo matto di Dangerfield (magistralmente doppiato da Vittorio Di Prima), capace di essere burlone anche con il irresistibile sguardo da matto. Come nel più classico caso della commedia slapstick, si ride e ci si diverte per poi riflettere, il tutto in un modo bonario e piacevole senza mai essere stufi. Vedere Dangerfield che si pavoneggia nel mondo del college tra feste ubriacone e qualche topless anni ’80 è un sogno che non ha età e questo film è nostalgia pura. Nota: chiedo scusa per la qualità della locandina, ma non si trova un poster italiano migliore in giro.
★★★✬☆