Sequel o remake ? Qualunque cosa sia, Evil Dead 2 ha fatto scuola e ne farà ancora. Il film che fa letteralmente da ponte fra il prodotto quasi home-made del suo predecessore e l’autentico “motion-picture” del suo seguito, L’Armata delle tenebre (1992), è più una lezione di cinema che un semplice film horror. Bruce Campbell torna ad interpretare il sopravvissuto Ashley Williams, più conosciuto come Ash e si rituffa nella sfrenata disavventura in cui era stato involontariamente protagonista qualche anno prima. Voluto fortemente dal suo creatore Sam Raimi, La casa 2 è in pratica un miglioramento tecnico del primo film, dove vi sono personaggi nuovi e più curati e nuovi effetti speciali in grado di contribuire alla qualità. Uscito nelle sale americane il 13 marzo 1987, ha riscosso un buon successo nazionale e un ottimo successo internazionale, distribuito dalla De Laurentiis International Group. Questo secondo episodio è direttamente collegato con il terzo, che inizierà da dove questo termina.
Ash Williams e la sua fidanzata Linda vanno in vacanza nei boschi, per soggiornare in una baita molto isolata. Mentre Linda si sta cambiando, Ash trova un sinistro libro, con la copertina in pelle umana e apparentemente scritto col sangue. Lo accompagna un magnetofono, in cui un certo professor Knowby, archeologo, ha registrato i suoi appunti riguardanti il ritrovamento del testo, la sua traduzione durante il soggiorno nei boschi con la moglie, e gli strani eventi che han fatto seguito alla lettura dei primi passaggi dell’opera. Questa si rivela una copia del famigerato Necronomicon Ex-Mortis, il “libro dei morti”. La voce registrata ripete un’invocazione dal libro e così richiama una misteriosa e malefica presenza demoniaca.
Questa si manifesta nei boschi e procede prima ad attaccare Linda, possedendola. Ash è quindi costretto a decapitare la ragazza per salvarsi. Dopo aver seppellito il suo cadavere però, la presenza si avventa anche su Ash; da qui il film si riallaccia al suo predecessore. Il mattino seguente Ash soccombe a sua volta alla possessione, ma torna normale col sorgere del sole. Un tentativo di tornare alla civiltà è reso impossibile dal crollo dell’unico ponte che sostiene la strada percorsa all’andata. Ash ritorna di corsa nella capanna e vi si barrica completamente, brandendo un fucile e una motosega. Improvvisamente, il cadavere posseduto di Linda lo assale e dopo un disperato e sanguinolento scontro viene eliminata da Ash.
La sua mano destra, che era stata morsa da Linda, assume volontà propria e tenta di ucciderlo e Ash è costretto a mozzarsela. La situazione ed il suo equilibrio mentale sembrano precipitare man mano che bizzarri eventi si susseguono nella casa. Intanto Annie Knowby, la figlia dell’archeologo, e il suo partner di lavoro Ed Getley, atterrano in un vicino aeroporto con altre pagine del Necronomicon, per raggiungere lo studioso nel suo ritiro nei boschi. Di fronte al ponte distrutto ingaggiano l’aiuto di Jake e la sua ragazza Bobby Joe, due rozzi redneck della zona, che li conducono a piedi alla casa nei boschi seguendo un sentiero più lungo. Vi giungono solo di sera, quando Ash ha ormai iniziato ad impazzire vedendosi circondato da tutti gli oggetti della casa che sembrano animarsi per deriderlo.
Il gruppo di Annie arriva alla baita e Ash, per aver quasi sparato a Bobby Joe scambiandola per una posseduta, viene creduto un omicida che ha ucciso il padre di Annie e lo rinchiudono in cantina. Poi fanno partire di nuovo la registrazione di Knowby, dove si scopre (con orrore di Ash prigioniero) che il professore ha ucciso la moglie Henrietta, che è stata posseduta, e l’ha seppellita proprio in cantina. Il corpo della donna viene animata dalla presenza all’ascolto delle parole registrate e attacca Ash, che però viene liberato. E subito dopo viene però posseduto e Ash è costretto ad abbatterlo usando un’ascia. Ash e gli altri si spostano in un’altra stanza dove appare loro il fantasma del padre di Annie, il quale rivela loro che la salvezza è celata nelle pagine del Necronomicon.
Bobby Joe tenta di fuggire nella foresta in preda a una crisi isterica, ma degli alberi posseduti la catturano trascinandola via e uccidendola brutalmente. Annie apprende dalle pagine del Necronomicon di un misterioso “eroe del cielo” nel 1300 e di un incantesimo in grado di scacciare l’entità malefica che li assedia. Jake la interrompe costringendo tutti a uscire per cercare la ragazza. Una volta fuori dallo chalet Ash viene di nuovo posseduto e Annie, rientrata in casa, accoltella per sbaglio Jake e poi lo lascia troppo vicino alla botola, così viene sanguinosamente ucciso da Henrietta. Ash posseduto tenta di uccidere Annie, ma torna normale alla vista della collana di Linda. Dopo aver impedito a Annie di tentare di ucciderlo, si appresta a scendere in cantina per trovare le pagine che Jake vi aveva precedentemente gettato.
Aiutato da Annie, Ash si fabbrica un’imbrigliatura speciale per il braccio destro, impiantandosi la motosega al posto della mano mancante e scende in cantina armato di fucile per riprendersi le pagine mancanti. Ash riesce a riprendere le pagine, ma Henrietta esce dalla cantina e si tramuta in un mostruoso demonio dal collo allungato, che viene fatto a pezzi da Ash. A questo punto gli alberi posseduti assaltano la casa…
C’è qualcosa di magico in questa schizofrenica pellicola di Raimi, qualcosa che supera il concetto di passato e futuro, di sequel e di remake, poiché parte di ciò che si è visto nel primo film sembra vivere nel secondo, mentre altro viene completamente tralasciato. Ash, infatti, è un personaggio che sebbene entri per la “seconda” prima volta nello chalet infestato, sembra quasi sia di casa (il fatto che il giovane cerchi la motosega nello scantinato sullo scaffale alto senza sapere che si trovi lì è un segnale più che evidente). Per quanto riguarda le scelte sulle scene splatter, Raimi invece di prendersi sul serio, volta pagina e fa ironia su tutto, trasformando, quindi, la sua creatura spaventosa in un circo di urla, sangue e altri liquidi corporei non ben specificati, con mostri e mostriciattoli che saltano fuori da ovunque e le lame del braccio-motosega di Ash che fanno a pezzi tutto ciò che trovano. Grazie ad una tecnica snodata e “informale”, l’occhio di Raimi arriva dove lo spettatore non può, giocando con angolature folli, carrellate, zoom che farebbero impallidire il miglior Lenzi e con aggraziati salti mortali di personaggi, teste decapitate e quant’altro. Campbell, mattatore assoluto di questo frastornante horror è divertente in tutto e per tutto: gioca ad acchiapparella con la sua fidanzata morta e poi decapitata, è attaccato dalla sua stessa mano mozzata, passa addirittura al “lato oscuro” e viaggio pure nello spazio-tempo… Tutto, quindi, è incredibilmente divertente e spaventoso, dove la tradizione classica dell’horror viene lasciata a casa e tutto gode di una ventata di freschezza: con La casa 2, Raimi, ha dato il vero inizio al genere pulp.
Grazie, infatti, a questo cambio di rotta, Raimi potrà ridicolizzare ancora di più la vicenda con l’Armata delle tenebre, che chiuderà la trilogia.
★★★★☆
Divertente, pauroso e suggestivo!
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