Revenge (1990)

RevengeAmicizia, infatuazione, tradimento, vendetta e redenzione: sono questi i temi trattati in uno dei film di minor successo del regista Tony Scott, scomparso nel 2012, che ha avuto soddisfazioni da titoli da lui diretti del calibro di Top Gun (1986) o Nemico Pubblico (1998). Nel cast un giovane Kevin Costner affiancato dal veterano Anthony Quinn e la bella Madeleine Stowe, mentre nei ruoli secondari troviamo un invecchiato Tomas Milian, Sally Kirkland, un giovanissimo John Leguizamo e il baffuto James Gammon. La pellicola, basata su un soggetto scritto da Jim Harrison e Jeffrey Alan Friskin e ispirato al romanzo dello stesso Harrison, è stata prodotta dalla New World Pictures e dalla Columbia Pictures e, in Italia, la distribuzione è stata affidata all’allora imperiale Penta Film. Ai botteghini il film fu un flop visto che in tutto il mondo non riuscì a recuperare i soldi spesi (20 milioni di dollari). Si mormora che Tony Scott non fosse così presente sul set poichè impegnato anche sul fronte del film action Giorni di tuono (1990). Le riprese avvennero in Messico nella seconda parte del 1988.

Il pilota e veterano del Vietnam Jay Cochran, dopo essersi congedato dalla marina, decide di andare a fare visita al suo amico Tiburon Mendez, debitore nei confronti di Cochran per avergli salvato la vita, per un periodo di relax. Quando Jay approda nel maniero di Mendez, si rende conto che non solo l’uomo si è ripreso una vita, ma che è diventato anche un potente boss del luogo. Durante il suo piacevole soggiorno, Jay fa la conoscenza di Mireya, la giovane e bellissima moglie di Tiburon, revenge_2con la quale, grazie al reciproco amore per le poesie di Garcia Lorca, inizia una irrefrenabile e passionale relazione. Jay e Mireya trovano il modo anche di farsi una scappatella quando il vecchio Mendez parte per una delle sue missioni, ma l’amante sa che tale relazione può avere un prezzo altissimo e viene assalito dai sensi di colpa. Quando Mendez inizia a capire che tra i due potrebbe esserci qualcosa, scatena la sua furia inviano i suoi scagnozzi alla ricerca dei due amanti e, una volta scoperti, vengono malmenati e picchiati: lui viene lasciato in fin di vita mentre la cascina che li ospitava brucia, lei viene sfregiata in volto e spedita in un bordello con il preciso ordine di concederla a qualsiasi cliente. Jay, trovato fortunosamente da un uomo di passaggio, viene guarito. Passerà del tempo prima che Jay recuperi le sue forze e prima di riprendersi la sua amata…

Revenge è stata una delle pellicole più maltrattate del regista anglo-americano. Le critiche negative si sono basate sulla non ben precisata sceneggiatura che spazia dal film erotico al thriller con momenti pulp di un certo spessore. La verità è che, il pupillo di fine anni 80 Kevin Costner aveva già affrontato una storia simile nel discreto Senza via di scampo (1987) e la sua maschera di sex-symbol non invincibile appariva, quindi, come una ripetizione. Può darsi. Il fatto è che Revenge non è un film di soli attori, ma di quella regia patinata e unica di Scott, che decide di lasciarsi alle spalle, una volta tanto, le mega produzioni targate Don Simpson e Jerry Bruckheimer, dedicando cuore e anima ad un prodotto più cupo e realistico. La sceneggiatura è solo un alibi, anche perchè rappresenta il più classico dei drammi, il tradimento. revenge_4C’è il deserto messicano, c’è la sabbia, c’è il fuoco: ci sono degli elementi che appaiono primordiali e che superano le barriere del tempo, perchè amore, vendetta e redenzione sono emozioni che hanno scritto la storia. Forse può apparire fin troppo aulica come considerazione, ma grazie al paesaggio non ben definito e privo di confini, il film di Scott può raccontarci la storia più antica del mondo anche con note originali e con un finale con così scontato. Revenge è una pellicola che gode di una fotografia meravigliosa (Jeffrey Kimball) e che grazie proprio al cambio di rotta narrativo non convenzionale risulta un prodotto sicuramente originale a suo modo. Che poi non si stia parlando di uno dei migliori film di tutti i tempi è ovvio, ma non si può certo negare che goda di un fascino tutto suo. A fare da mattatori restano certamente uno spietato Anthony Quinn e una sensuale Madeleine Stowe (probabilmente uno dei ruoli più famosi della’attrice), mentre è un pò in ombra il protagonista. Da riscoprire.

★★★✬☆

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