7 chili in 7 giorni (1986)

7 chiliPiù passa il tempo e più mi chiedo come mai una coppia come Renato Pozzetto e Carlo Verdone non sia riuscita a lavorare in altre occasioni. Sì perchè al di là della stupidità del soggetto, una clinica dimagrante dove avvengono incidenti di persone obese e dove si incrociano i destini di due “medici” dalla discutibile professionalità, 7 chili in 7 giorni resta uno dei più divertenti e goffi film degli ultimi quarant’anni del made in Italy. Oltre ai due grandi protagonisti, nel cast troviamo Silvia Annichiarico, Elena Fabrizi (al terzo e ultimo incontro con Verdone), Annabella Schiavone, Franco Diogene, Tiziana Pini, Franco Adducci e altri attori belli “pesanti”. Il cast tecnico non è da meno: ci sono Luca Verdone (qui al suo esordio da regista), Piero De Bernardi, Carlo Verdone (non accreditato) e Leo Benvenuti a soggetto e sceneggiatura mentre c’è il grande Pino Donaggio alle musiche. Uscito nelle sale italiane sotto le feste natalizie del 1986 fu il decimo incasso più alto della stagione, sorpassato in classifica da titoli di punta come Top Gun, Platoon e Il nome della rosa.
Di questo film esistono due versioni: la cinematografica di 105 minuti e la televisiva di 133 e delle due la prima è nettamente la migliore.

Roma, 1977: Alfio Tamburini e Silvano Baracchi si laureano a fatica in medicina. Nove anni dopo, i due si ritrovano casualmente nel centro estetico di Alfio dato che Silvano è diventato un venditore di creme, preservativi e vibratori. Dopo essersi dimenticato un onorevole nella sauna ed averlo recuperato apparentemente morto, Silvano propone ad Alfio un occultamento di cadavere per evitare guai con la legge; 7 chili_4si scoprirà poi che in realtà l’uomo aveva soltanto perso i sensi. Uniti dalla disavventura, i due decidono di dare una svolta alla loro vita: su idea di Silvano, riadattano il casale di campagna di proprietà di Samantha, moglie di Alfio, in una modernissima casa di cura per obesi, aiutati dalla consulenza di uno strano professore che propone loro una “pappa” dimagrante.
Richiamati dalla pubblicità il cui slogan è appunto “7 chili in 7 giorni”, in breve tempo affluiscono alla casa di cura un nutrito gruppo di pazienti in sovrappeso: un pugile, una cantante lirica, una coppia di mezza età, una vecchietta romana che non riesce più ad entrare nell’ascensore, un vescovo, un assessore, un adolescente dispettoso e una bella ragazza che fa inspiegabilmente ricorso alla cura.
Il tempo passa tra allenamenti strampalati, cene ipnotiche e la severissima dieta, che in pratica si basa sul digiuno totale salvo la sola assunzione della famigerata pappa; i pazienti iniziano ben presto ad avere qualche dubbio sull’efficacia del metodo…

L’esordio dietro la macchina da presa di Luca Verdone è difficile da valutare poichè il supporto del fratello Carlo c’è e si vede, quindi essendo quasi un film girato a 4 mani si può dire che non essendo chiaramente un film “alla Verdone” risulta insipido e di bassa qualità, con alcuna specifica tecnica evidente: 7 chili_3è una lavorazione fatta a tavolino e facilmente interpretabile anche a teatro. Non per questo il film è da buttare, anzi. Pozzetto e Verdone toccano dei punti di comicità davvero alti, con battute fresche e veloci senza mai cadere in volgarità spicciola. In più il supporto di un cast secondario già di per se goffo, viste le misure, da solo un contributo in positivo. La Sora Lella ci regala ancora dei momenti davvero unici, per non parlare dell’acredine fra Pozzetto e Paolone, il bambino antipatico che tenta in tutti i modi di rovinare i piani dei due nutrizionisti. La commedia italiana non ringrazierà mai questa pellicola dal basso profilo culturale, è un cinema popolare fatto solo per ridere, ma riesce nel suo intento perchè è maledettamente rappresentativo e, pur se esagerato nel suo essere farsesco, soddisfa. In fin dei conti, chi riuscirebbe a dire che i più recenti cinepanettoni sono migliori di questa chiassosa clinica dimagrante? Villa Samantha, remember…

★★★☆☆

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