Navigator (1986)

navigatorIo penso che tra il 1982 e il 1987 avranno fatto qualcosa come 380 film di fantascienza se consideriamo roba a partire da Blade Runner (1982), passando per Dreamscape – Fuga dal sogno (1984) fino a Ritorno dalla quarta dimensione (1986). Significa inserire i grandi film, i grandi flop e i trashoni ricopioni o brutti puzzoni. E se mi metto a parlare di un film che non vale molto, anzi vale poco, ma che se mi metto nei panni di un ragazzino di 11 anni che va in un cinema nel 1986 a vedere un film come Navigator, io penso che “è il film più bello che ho visto” . No, non è scritto di merda..ma oh, cioè ma che davvero? Da una sceneggiatura originale di Mark H. Baker, Michael Burton e Mac MCManus (mi scuso se non riporto informazioni dettagliate su queste persone), il regista Randal Kleiser, che dopo aver diretto due stronzate clamorose ma di enorme successo come Grease (1978) e Laguna Blu (1980), cade nel dimenticatoio per alcuni anni ma estrae dal suo ormai poco ricco cilindro il Disney che non ti aspetti.

Fort Laurerdale, Florida – 1978. David Freeman, è un ragazzino di 12 anni un pò sfigatello e con un fratello, che anche se più piccolo, sembra più sveglio di lui. Mentre stanno tornando di corsa a casa per fare i fuochi d’artificio con i genitori per la festa del 4 luglio, David cade in un fossato e, non vedendolo tornare a casa, viene dato per smarrito. In realtà si è rialzato quasi subito, e quando torna a casa gli apre una donna che non conosce. La polizia si prende cura del piccolo e avverte l’ufficio di persone smarrite il quale informa i genitori che lo vanno subito a prendere. navigator-2Ma David trova davanti a lui i genitori invecchiati e suo fratello più piccolo ora più grande di lui…è il 1986. Prima di riportarlo a casa, i genitori felici di aver ritrovato il piccolo dopo 8 anni dalla sua scomparsa, per chiarire l’arresto della sua crescita, lo fanno sottoporre a delle analisi mediche, le quali dimostrano che David è capace di parlare con le macchine e che nel suo cervello ci sono mappe e progetti di un velivolo spaziale. Contemporaneamente, alcuni tecnici della Nasa hanno scoperto un oggetto volante non identificato che si è andato a infrangere sul suolo americano: lo stesso oggetto è il parto della mente del ragazzo. Che connessione hanno i due clamorosi eventi?Riuscirà Danny a tornare a casa e nel 1978?

Sulla ovvia scia di Ritorno al Futuro (1985), ecco una divertente storia di viaggio nel tempo della Disney, impacchettata con il fiocco per le famiglie, pulita e nemmeno troppo americana. Easy watching a tutti gli effetti, soffre di una noiosissima seconda parte dopo un avvio avvincente e particolarmente incisivo in cui tutto sembra funzionare bene a livello tecnico: navigator-4ci si infogna infatti in uno zuccheroso rapporto amichevole tra la macchina e il bambino rendendo il tutto una favoletta sfiatata. Questo è quello che direbbe chiaramente un adulto, no? Non per il ragazzino che esce dal cinema nel 1986… Le musiche di Alan Silvestri riprendono una vaga sonorità di quelle di Ritorno al Futuro, ma tentano altre strade e rimanendo sicuramente piacevoli (Robot ROMP in primis). La trama, anche se a fatica, regge fino alla fine. Gli attori complementari sono tutti più che competenti, a partire dalla bravissima Veronica Cartwright (Alien, Ai confini della realtà) e il piacevole Howard Hesseman (Doctor Detroit, L’ultima follia di Mel Brooks). La prima parte, dotata di un ritmo serrato, potrebbe salvare il resto…ma basta? Non faccio considerazioni imbecilli su Sarah Jessica Parker: nel 1986 era una straordinaria rappresentante della moda di quell’anno. Comunque brutta.

★★★☆☆

2 thoughts on “Navigator (1986)

  1. Pingback: D.A.R.Y.L. (1985)

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