Captain Fantastic (2016)

Captain FantasticSicuramente non potrà rientrare nel contesto di film nostalgici, ma posso di certo garantire che Captain Fantastic ne farà parte fra qualche anno, magari quando determinate cose saranno un’altra volta cambiate, intendo società e tecnologia. Questo splendido spaccato diretto da Matt Ross, presentato al Sundance Festival 2016 e al Festival di Cannes dello stesso anno, ha ottenuto un ottimo successo di critica ma non un clamoroso successo di pubblico. Nel cast troviamo un Viggo Mortensen assoluto mattatore, il veterano Frank Langella nel ruolo di antagonista e tanti volti giovani, i figli del protagonista. Uscito nei cinema degli USA nel gennaio 2016, è costato solo 5 milioni di dollari ed incassato 15 milioni. Viggo Mortensen ha ottenuto con questa parte la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista.

Nei boschi della costa nord occidentale degli Stati Uniti (nello Stato di Washington), Ben Cash vive con la propria famiglia, lontano da ogni forma di civiltà, cacciando, coltivando e vivendo di piccolo artigianato che scambia con un negoziante della cittadina più vicina. Ben cerca di crescere i suoi figli nel migliore dei modi, preparandoli fisicamente e intellettualmente alle difficoltà che potrebbero forse un giorno incontrare nella vita, infondendo in essi attraverso un rigoroso allenamento fisico e mentale una connessione primordiale con la natura. Visto che altre famiglie festeggiano di consueto ogni anno il Natale, la famiglia Cash festeggia la “Giornata di Noam Chomsky”, perché Ben non vuole che i suoi figli credano in un personaggio di fantasia amato dai cristiani, ma in un personaggio reale che ha fatto tanto per la cultura. Il risultato della loro educazione sarà quello che i bambini leggeranno Middlemarch, sapranno a memoria gli emendamenti della costituzione americana e discuteranno sul marxismo. La madre dei ragazzi, Leslie è lontana dalla famiglia da diversi mesi per curare un disturbo bipolare dell’umore di cui soffre a seguito della nascita del suo primo figlio. Captain Fantastic_2Quando giunge la notizia che la donna si è suicidata, questa tragedia colpisce l’intera famiglia e Ben è costretto, suo malgrado, a lasciare la vita che si era creato nei boschi per affrontare il mondo della realtà, fatto di pericoli ed emozioni che i suoi figli non conoscono. La famiglia Cash sale sul loro personale scuolabus di colore blu, chiamato Steve, e intraprende un lungo viaggio verso il Nuovo Messico per assistere al funerale della madre, nonostante l’opposizione del padre di Leslie. I Cash intendono rispettare le ultime volontà della madre, che in quanto di fede buddista voleva essere cremata, con le ceneri sparse nello scarico di un bagno pubblico. Ben e i figli si ritrovano a viaggiare nella società moderna e i ragazzi mostrano delle difficoltà a muoversi nel mondo reale costellato di materialismo e spreco tipico della cultura americana contemporanea. Durante il loro viaggio si fermano a casa della sorella di Ben, Harper e di suo marito Dave. Molto presto Ben e sua sorella si scontrano per i diversi metodi di educare i figli, cercando di dimostrare la superiorità del suo programma educativo, mentre i figli di Harper sono più concentrati sui loro telefoni smartphone e sui programmi di videogiochi e sparatutto. Arrivati nel Nuovo Messico, i Cash irrompono al funerale di Leslie per cercare di far rispettare le ultime volontà della donna, ma Ben si scontra con il suocero Jack. Alcuni dei figli iniziano a dubitare dei metodi educativi del padre e accusano l’uomo di aver contribuito all’esaurimento della madre. Il maggiore dei figli, Bo, grazie al supporto della madre, fa richiesta a prestigiose università, quali Harvard, Yale, Stanford, Princeton, Brown e MIT, per avere un’educazione tradizionale e scoprire il mondo al di fuori dei libri imposti dal padre. Ben si ritrova quindi a riesaminare la sua idea di libertà e il significato di essere un genitore, lasciando così i bambini ai suoi suoceri e ricominciando una nuova vita.

Il film di Matt Ross, potrebbe apparire come un subdolo modo per far tremolare i cuori più teneri, ma oltrepassa qualsiasi limite emotivo per decretare il suo vero nucleo, quello dell’inno alla vita e alla libertà. È in fin dei conti un manifesto emblematico di come si possa criticare la società contemporanea puntando il dito contro il capitalismo e i suoi taciti scagnozzi (Jack), ma rappresenta anche il modo in cui due mondi, uno libertino-hippie l’altro moderno e incastrato nei propri ingranaggi ha trovare un compromesso. Captain Fantastic_3Se il finale troppo fiabesco può far pensare ad una esagerata pacchianata hollywoodiana, al contrario sarebbe davvero complesso trovare il modo di far collidere i due mondi e, dove il ragazzo cresciuto in una naturale cattività con la conoscenza delle più alte scritture e la distinzione fra bene e male, il concetto di entrare a far parte di un mondo a lui sconosciuto come quello metropolitano o più sociale, lo terrorizza come un salto nel vuoto. Corretto o scorretto, è un meraviglioso viaggio, in cui alla fine si sorride e si ride più che piangere. Viggo Mortensen è assolutamente strepitoso e si cimenta in alcune scene davvero divertenti come il nudo integrale che sfoggia davanti ad una coppia anziana o i dialoghi che tiene con i figli più piccoli, che riguardano temi filosofici di un certo livello. Bravissimo anche il contrapposto Frank Langella, nemico per forza di cose, ma sincero e logico dal suo punto di vista. Captain Fantastic merita di essere visto e rivisto perchè splende dentro e fuori e con gli anni sarà certamente rivalutato più di quanto non sia stato fatto fino ad ora.

★★★★☆

 

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