Sixteen candles – Un compleanno da ricordare (1984)

16 candlesC’è una fotografia stampata nella mente di tanti nostalgici degli anni ’80, due ragazzi, una lei e un lui seduti l’uno di fronte l’altra separati da un metro di distanza con una torta di compleanno e con le candeline da spegnere. I giovani che si fissano sono Molly Ringwald, ragazza per la quale io mi sono invaghito da quando avevo 13/14 anni, e lui Michael Schoeffling, meteora cinematografica. Questa scena è praticamente un simbolo generazionale, un pò come il vecchio logo della Coca-Cola o il video cartoon di Take on me degli A-ha. È il finale di Sixteen candles – Un compleanno da ricordare, un film che non ha mai preteso di essere considerato un capolavoro, bensì una pagina ironica di un magico decennio che trae forza proprio dai ragazzi, proprio come accadde negli anni ’50. Ideato, scritto e diretto da John Hughes, qui al suo esordio cinematografico, si rivelò un ottimo successo al botteghino e, per il regista di Chicago, fu il primo passo di una curiosa carriera caratterizzata dall’iniziale sottovalutazione per poi essere riscoperto nel nuovo secolo e ancora di più dopo la sua prematura scomparsa (2009).

La vita di Samantha Baker, “Sam” per gli amici e parenti, è giunta al fatidico sedicesimo compleanno (un pò come i nostri 18 anni). Il guaio è che la sua famiglia si scorda dell’importante traguardo a causa dell’imminente matrimonio della primogenita Ginny, una sgraziata ventenne egocentrica e viziata. A casa Baker arrivano anche i nonni, materni e paterni, questi ultimi accompagnati da Long Duk Dong, un ragazzo cinese che sta passando da loro un pò di tempo per ambientarsi negli USA. Sam, ovviamente infastidita dai mancati auguri della sua famiglia, cerca rifugio nell’ambiente scolastico e nei suoi amici, ma anche lì c’è un problema:16 candles_2 Jake Ryan, il ragazzo di cui Sam è invaghita, sembra non calcolarla. Oltre a questo il finto loverboy Ted, detto Geek, la tampina poichè innamorato di Sam. Grazie ad una serie di circostanze assurde, però, sarà proprio Geek a far sì che Jake, fidanzato con la vanitosa e superficiale Caroline noti Sam. A mano a mano che le cose andranno avanti, le giornate a ridosso del matrimonio di Ginny rivoluzioneranno la sua vita apparentemente mediocre…

Come già precedentemente detto, Hughes non ha mai puntato ad impressionare la critica, ma a dipingere in modo originale, ironico e sincero una cartolina raffigurante una generazione in forte crescita. Gli anni ruggenti del nuovo sogno americano si prendono in giro, tra feste caotiche con birra e quant’altro e il romanticismo più puro e mai volgare. Hughes offre, quindi, una leggiadra commedia sulla spensieratezza adolescenziale allietando il pubblico con trovate curiose in un contesto generalmente colorito. Come in quasi tutti i suoi film c’è l’aiuto di splendide colonne sonore (Ira Newborn). Le scelte cartoonesche tendono comunque a trasformare il prodotto in un ibrido, sfacciato su certi aspetti e timido su altri, a volte anche non ben comprensibile: un linguaggio che è difficile da interpretare poiché16 candles_3 non vuole ostentare un ricercato simbolismo, ma solo esorcizzare qualsiasi situazione, comica o no che sia. La trama, che parte con il piede giusto, tende ad uscire troppo spesso fuori tema, creando sotto-trame talvolta inutili e approssimative che non servono a nulla: il risultato è impiastricciato. Rimangono tuttavia delle scene molto divertenti, che seppur isolate, hanno davvero fatto scuola. Bravi i giovani attori, specialmente Anthony Michael Hall, altro attore feticcio del regista. Nel cast anche i giovanissimi fratelli John e Joan Cusack. Onore a Hughes e al suo credo, ma non è certamente il suo film migliore.

★★★☆☆

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