Un meraviglioso batticuore (1987)

Some kindSulla scia dello strepitoso successo del liceale/sociale Bella in rosa (1986), lo sceneggiatore e produttore John Hughes, oberato di lavoro nel periodo più prolifico della sua breve vita (1950-2009), consegnò al regista Howard Deutch la stesura finale della seconda versione del gemello di Bella in rosa. Si tratta di Un meraviglioso batticuore (o Meraviglioso batticuore, in originale Somekind of wonderful), dove c’è un sostanzioso ricambio di attori. Troviamo Eric Stoltz, scartato all’ultimo da Zemeckis per Ritorno al futuro (1985), Lea Thompson che è indissolubilmente legata al suddetto film e la bella Mary Stuart Masterson, che più tardi ritroveremo nello splendido Pomodori verdi fritti (1990). Il film di Deutch infatti rispolvera le tematiche del suo precedente lavoro e inverte i ruoli dei personaggi, sempre e comunque contrddistinti dalla differenza del ceto sociale nel contesto in cui vivono. Sullo sfondo c’è la periferia di Chicago, città natale di Hughes e teatro delle sue storie. Uscito nei cinema americani il 27 febbraio 1987, il film incassò decisamente di più delle spese di produzione anche se non ebbe il successo del suo gemello. Tuttavia fu per molti versi elogiato dalla critica, soprattutto grazie alla recitazione della Masterson.

Watts (Mary Stuart Masterson), ragazza di ceto medio-basso e appassionata di musica, vive in modo sereno la sua amicizia con Keith (Eric Stoltz) un bel ragazzo con l’hobby all’arte, meccanico nel tempo libero. Solo quando quest’ultimo le confessa di essersi innamorato della bella, ricca e irraggiungibile Amanda (Lea Thompson), Watts si accorge di provare più di amicizia per lui. Non osa confessargli i suoi veri sentimenti. Si vede brutta e poco attraente, visto che veste e si comporta da maschiaccio. La ragazza soffre in silenzio e si rifugia sempre più nella sua musica. Some kind_2Quando Watts però scopre che Keith rischia di diventare oggetto della vendetta dell’ex ragazzo di Amanda, decide di sostenere il suo amico. La solidarietà di Watts smuove qualcosa anche in Keith. Basterà per fargli dimenticare Amanda? (fonte, mammealcinema.it)…

Quando venne proiettata la versione definitiva di Bella in rosa, Hughes non fu molto soddisfatto del finale dove il simpaticissimo Duckie rimane amico per la vita di Annie senza conquistare il suo cuore, cosa che riesce invece al noioso Blane, il ragazzo benestante e con il viso pulito (roba che poi Andrew McCarthy fece anche una brutta fine tra droghe e altro…, ma vabbè). In questo caso Hughes reimposta una storia molto simile ma dà un senso molto più logico e reale al finale, andando in un certo senso a chiedere scusa al personaggio di Duckie (povero Jon Cryer). Un meraviglioso batticuore è una pellicola molto piacevole, seppur con i suoi limiti. Se da una parte c’è una regia molto “d’ufficio”, ci sono scenografie, costumi e un’ottima colonna sonora a controbilanciare. Le interpretazioni piuttosto sottotono di Stoltz e di Lea Thompson Some kind_3vengono messe in ombra dalla  buonissima prova di Mary Stuart Masterson, dal “villain” – un po’ esagerato – riccone Craig Sheffer e da un notevole Elias Koteas, un attore che a quasi 30 anni suonati si è ritrovato a interpretare un punk tra i banchi di scuola (sicuramente anacronistico, sicuramente divertente). La lezione moralista che vuole separare intelligenza dell’individuo e ceto sociale è una costante di Hughes, anche se in questo caso è meno accentuata rispetto Bella in rosa, probabilmente perchè è assente la famiglia disgregata intorno al/alla protagonista (Molly Ringwald aveva un padre senza lavoro ed abbandonato dalla moglie). Come nel suo gemello, i più sentimentali avranno tempo per ridere e per piangere, il finale è da “Cioè”…

★★★✬☆ (ma è un 7-)

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