Una pallottola spuntata 33 e ⅓ – L’insulto finale (1994)

Naked gun 3_0Il 1994 segna ufficialmente la fine dell’idillio del ZAZ (Zucker-Abrahams-Zucker) e il canto del cigno non è all’altezza di una collaborazione di altissimo livello durata per quasi vent’anni. Il titolo che segna la fine di un’era, che aveva già dato i primi segnali di cedimento con Hot Shots! 2 (1993) e Palle in canna (1993), è Una pallottola spuntata 33 e ⅓, atto finale della fortunata trilogia comica con il tenente Frank Drebin (Leslie Nielsen) come protagonista. Tuttavia non è un’opera firmata ZAZ (soggetto, sceneggiatura e produzione esecutiva) ma dall’esordiente Peter Segal. Nel cast, oltre che al compianto NIelsen ritroviamo tutto il cast dei precedenti due film a partire da George Kennedy, Priscilla Presley, O.J. Simpson, Ed Williams e le new entry Fred Ward, Kathleen Freeman e Anne Nicole Smith. In aggiunta a questi nomi vanno considerati numerosi cameo – tipica formula dei film comico-demenziali – come James Earl Jones, Raquel Welch, Olympia Dukakis, Bill Erwin, Al Weird Yankovic, Shannen Doherty e Mary Lou Retton. Girato interamente l’anno precedente, ha esordito al cinema nel marzo del 1994 ed ha incassato ben 125 milioni di dollari contro un budget di 30, restando comunque il più basso incasso della trilogia. Va indicato che il film si è aggiudicato due Razzie Awards.

Il terrorista Rocco Dillon viene avvicinato in carcere dal signor Pahpshmir, che vuole coinvolgerlo in un attentato terroristico. Frank Drebin si era frattanto ritirato dalla Polizia di Los Angeles dopo avere sposato Jane; Naked gun 3_3tuttavia, quando il Dipartimento viene a conoscenza dei piani di Rocco, Drebin accetta di tornare in polizia al fine di prevenire l’attentato. Mentre Jane, delusa, parte per un viaggio insieme a un’amica, Frank viene infiltrato sotto copertura nella cella di Rocco Dillon, dove finge di essere “Nick lo sfregiatore magico”. Nel frattempo Jane trova l’indirizzo della ragazza di Rocco scritta a mano da Frank, e conclude che il marito si vedeva realmente con un’altra donna: a bordo di un autotreno si dirige verso il nascondiglio di Rocco. Intanto Frank e Rocco riescono ad evadere dal carcere attraverso un tunnel che li conduce nel cortile di un liceo pubblico di Los Angeles. Al di fuori della scuola trovano ad attenderli la madre di Rocco, che li conduce in una casa di campagna dove incontrano Tanya Peters, la sua bellissima e prorompente fidanzata. Più tardi Rocco racconta a Frank dei suoi piani per bombardare il teatro dove si terrà la cerimonia per i premi Oscar. Frank e Jane riescono con uno stratagemma ad infiltrarsi alla serata di gala dei premi, causando il caos più completo sul palco cercando la bomba, che sanno essere nascosta in una delle buste…Naked gun 3_2

Per attribuire in modo corretto un giudizio complessivo su questa terza e ultima pellicola di una delle più celebri del genere comico-demenziale, bisogna spacchettarla in tre tronconi elogiando il prologo e l’atto finale, perchè la parte centrale soffre irrimediabilmente una regia poco sicura e un tasso di comicità tendente a gag più volgarotte rispetto a quelle che abbiamo amato nei due film precedenti, specialmente nel secondo che resta il migliore della saga. Il terzetto di attori Nielsen-Kennedy-Presley funziona sempre benissimo, ma è il contorno che è in difficoltà, sia per la presenza forse troppo ingombrante di Fred Ward (troppo possente come caratterista) e dell’inopportuna figura materna interpretata da Katheleen Freeman (la quale sembra ricordarci in modo esagerato Mamma Fratelli dei Goonies), sia per mediocri parodie quasi forzate di film come Thelma e Louise, Fuga da Alcatraz e Le ali della libertà. Naked gun 3_4In soldoni, la debolezza di quest’ultima avventura sta tutta lì, nella seconda parte: non serve una laurea a capire come la sceneggiatura tenda a trascinarsi un pò troppo prima di arrivare alla parte finale, studiata sapientemente a tavolino e pronta ad esplodere i suoi fuochi d’artificio migliori, riuscendo in qualche modo ad onorare una divertentissima saga che entra di diritto nella storia del cinema. E diciamolo, per fortuna che sia stata chiusa qui.

Qualche mese dopo l’uscita del film, O.J.Simpson sarebbe stato protagonista di uno dei casi di omicidio più controversi della storia americana.

★★★☆☆

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