Nel periodo in cui i titoli dei film erano composti da un solo termine al plurale come Gremlins, Goonies, Critters, Scanners, Ghoulies etc…ecco un’altra colonna portante di quel cinema che non ha tempo: Explorers, diretto dalla brillante mente di Joe Dante, allievo di Spielberg, regista che ha raccontato storie e che poi è svanito nel nulla prima del nuovo millennio. River Phoenix, Ethan Hawke e Bobby Fite sono i protagonisti di questa storia ormai conosciuta da tutti quelli che oggi hanno la mia età e che rappresenta un’epoca, con i suoi pro e i suoi contro. Il film prodotto interamente dalla Paramount Pictures uscì il 12 luglio 1985 nelle sale americane e non fu il successo sperato: fu di 18 milioni l’incasso contro un budget di 25, una somma titanica all’epoca, ma venne poi rivalutato sul mercato home-video divenendo un cult per molti ragazzi e un classico della TV del weekend.
Ben (Hawke) è un ragazzo che da sempre sogna di diventare un astronauta e poter viaggiare nel cosmo. Suo amico è Wolfgang (Phoenix), un giovane genio dell’informatica appassionato di scienza. Ben una notte sogna di volare sopra a quello che sembra essere un circuito. Al risveglio ne fa un disegno e Wolfgang prova a costruirlo. Collegandolo al computer scopre che questo origina una sorta di bolla di energia, caratterizzata dal fatto di essere indistruttibile e priva, se si sta al suo interno, di inerzia. Inoltre, tramite il computer, è possibile comandare i suoi spostamenti e la sua dimensione. Ben e Wolfgang a questo punto intuiscono che questa bolla, viste le sue caratteristiche, potrebbe essere usata per volare magari anche nello spazio. Aiutati da un altro ragazzo conosciuto nel frattempo da Ben, costruiscono, utilizzando vari rottami, una piccola navetta spaziale e formando la bolla intorno ad essa i tre riescono finalmente a decollare.
Raggiunta però una certa altezza, la bolla non risponde più ai comandi del computer e sembra essere entrata in una modalità automatica che porterà i ragazzi attraverso lo spazio profondo fino a giungere a una enorme astronave dove li aspettano due extraterrestri. Cosa succederà? (fonte mondoreview)
Explorers è un film capace, come pochissimi altri, di esaltare e deludere allo stesso tempo: se nella prima parte si racchiude il mistero della bolla, dell’acquisizione di alcuni fondamentali per poter permetter a questi giovani ragazzi di poter volare nello spazio, nella seconda parte ossia con l’incontro con gli alieni, crolla miseramente, in un certo senso la navicella perde improvvisamente energia e precipita.
Joe Dante, ha intenzione di omaggiare i film di fantascienza degli anni ’50, quelli con gli alieni buffi e la leggerezza di un linguaggio spiritoso, ma si spinge troppo in là visto che gli ET di turno (doppiati da Paolo Buglioni e Fabio Fazio) si rubano la scena per una quantità di tempo infinita. Sebbene Dante voglia far capire bene alla famiglia spettatrice il concetto di contatto con una razza differente dalla nostra, forse anche in chiave pacifista, l’applicazione del linguaggio televisivo come interazione non funziona e stona. Peccato, perchè tecnicamente il film regge benissimo: magnifico lo score di Goldsmith e bravo il cast di queste giovani promesse. Un pensiero va a River Phoenix e di cosa sarebbe potuto diventare oggi.
★★✬☆☆
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