Independence day (1996)

ID4Ci sono film che sono di diritto entrati nell’immaginario collettivo della gente comune e, per quanto possano essere patinati e pacchiani, rimangono pellicole storiche. Roland Emmerich, dopo il clamoroso successo del discreto Stargate (1994) scrive produce e dirige quello che probabilmente sarà il film che lo consacrerà definitivamente come Mr.Catastrophy di Hollywood e che potrà addirittura dirigere un sequel venti anni dopo. Nel cast troviamo Will Smith reduce dalla serie Il principe di Bel-Air, Jeff Goldblum, Bill Pullman, Randy Quaid e Mary McDonnell. Il film costato alla Centropolis Entertainment la bellezza di 75 milioni di dollari, ottenne un successo strepitoso che diede solo per poco tempo l’ambito traguardo di pellicola con il più grande incasso di tutti i tempi, 817 milioni dollari in tutto il mondo e riuscì anche a vincere un Oscar per i migliori effetti speciali.

La mattina del 2 luglio 1996, il SETI (il programma di Ricerca di Intelligenze Extraterrestri) avverte uno strano rumore, classificato come probabile segnale dal cosmo di una forma di vita. In breve tempo viene rilevato un gigantesco oggetto, grande 550 chilometri di diametro, quanto un quarto della Luna, in avvicinamento dallo spazio; viene scartata l’ipotesi del meteorite perché inizia a rallentare. Subito dopo vengono monitorati una quindicina di “frammenti” che sembrano staccarsi da esso, grandi ognuno 27 chilometri di diametro, e il mondo viene messo a soqquadro dall’arrivo di gigantesche astronavi aliene che iniziano a posizionarsi sopra i più grandi centri abitati del pianeta. ID4_4Per coordinare l’attacco sull’intero pianeta, gli alieni utilizzano la rete di satelliti terrestre per farvi rimbalzare un segnale di sincronizzazione (un conto alla rovescia), disturbando così le normali trasmissioni. David Levinson è uno specialista in telecomunicazioni e nel tentativo di rimediare ai disturbi sulle comunicazioni riesce ad interpretare il segnale anomalo, comprendendo il terribile pericolo che incombe sul mondo. Per far giungere la notizia al Presidente, ma soprattutto all’ex-moglie Constance, che lavora alla Casa Bianca, David decide di recarsi a casa del padre Julius, per portarlo con sé fino a Washington. Qui la sua ex-moglie Constance riesce a farlo entrare e a farlo parlare col Presidente. Il Presidente, messo al corrente della scoperta, ordina l’evacuazione delle città minacciate (con scarsi successi, mancando 27 minuti al termine del conto alla rovescia) e si prepara a lasciare Washington assieme al suo staff. Intanto, Russell Casse, un disinfestatore di campi alcolista reduce della guerra del Vietnam che crede di essere stato rapito dagli alieni, ha brutti rapporti con i propri 3 figli. In questa atmosfera di rabbia, appaiono gli alieni, senza però provocare vittime. ID4_3I quattro scappano poi, con il loro camper. Alla fine del conto alla rovescia le astronavi aliene aprono il fuoco sulle città sopra le quali erano piazzate. In particolare a New York la nave aliena si piazza sopra l’Empire State Building e distrugge il grattacielo con il suo raggio mortale. L’esplosione travolge il resto della città; in un oceano di fuoco e fiamme, cadono anche le Torri Gemelle e la Statua della Libertà. Stessa sorte tocca a Los Angeles, a Mosca e a tantissime città europee e del mondo. Anche la Casa Bianca viene rasa al suolo dalle forze aliene, ma prima che accada ciò, gli uomini della sicurezza fanno salire il Presidente Thomas J. Whitmore e sua figlia, insieme al Segretario della Difesa, Albert Nimzicky, al Generale Grey, al Maggiore Mitchell e a David, suo padre Julius e Constance, sull’Air Force One, che decolla appena in tempo per sfuggire all’esplosione. Per contrastare l’attacco alieno, vengono inviati i comandanti degli F-18 della aviazione militare statunitense. Tra questi, Steve Hiller e il suo amico Jimmy Wilder; nella battaglia, le forze terrestri si accorgono che le navi aliene sono dotate di scudo deflettore in grado di respingere i colpi delle armi da fuoco e dei missili. ID4_2Quando gli alieni si vedono attaccati dai terrestri, liberano un nugolo di navicelle da guerra che in breve distruggono come mosche i caccia terrestri soprattutto perché anche loro sono protette da scudo. Anche Jimmy Wilder e il suo amico Steve Hiller sono coinvolti nel combattimento: alla fine, del gruppo rimangono vivi solo Steve e Jimmy, quest’ultimo, perde però pressione, rallenta la corsa del caccia, e viene quindi ucciso. Steve, molto arrabbiato, si fa inseguire da un velivolo in un canyon. Qui inganna l’avversario lanciandogli contro il paracadute dell’aereo per facilitare gli atterraggi; mentre la visuale dell’alieno è coperta, Steve si eietta lasciando che il suo aereo si schianti contro la parete rocciosa. Quando l’alieno si libera del paracadute, si ritrova ormai fra le fiamme e i rottami dell’aereo di Steve, riesce a cabrare per non schiantarsi contro la parete, ma non ad evitare di colpirla di striscio e atterrare rovinosamente nel deserto. Steve stordisce l’alieno dentro la navicella e decide di portarlo in una vicina base militare (che si rivelerà essere l’Area 51) vista mentre era in volo, lungo la strada incontra la carovana di camper tra i quali quello di Casse, ai quali chiede un passaggio. Intanto, sull’Air Force One, David inizia a discutere con lo staff del Presidente e, in sua difesa, interviene Julius, suo padre, rinfacciando loro che senza l’intervento del figlio sarebbero morti tutti e accusa il governo di essere al corrente dell’esistenza degli alieni già dal 1947, dopo l’Incidente di Roswell, e di non aver agito come avrebbe potuto per salvare le vittime dell’attacco degli alieni. Il Presidente lascia intendere che sia tutto falso, ma il Segretario Nimzicky, ex capo della CIA, lo ammette: nei sotterranei dell’Area 51, dall’incidente, si analizzano gli alieni, all’insaputa del Presidente stesso. ID4_5Una volta raggiunto il bunker, fanno la conoscenza del dottor Brackish Okun, direttore dell’Area, che appare subito un po’ “stralunato”. Il Generale Grey è, inoltre, furibondo con Nimzicky per non aver parlato della navetta e dei corpi recuperati nel 1947 nel momento in cui sono arrivati gli alieni, poiché così avrebbero potuto capire subito le loro intenzioni e salvare la vita a centinaia di migliaia di innocenti e dei piloti morti nell’attacco successivo. Contemporaneamente Casse, raggiunge la zona con la sua famiglia insieme al resto dei camper. Proprio durante il viaggio, il figlio minore, Troy, si era sentito male: il padre però, ha chiesto subito assistenza minacciando un dottore. Anche Steve Hiller raggiunge il posto, portando con sé l’alieno stordito, e fa la conoscenza di David, dopo aver mostrato l’extra-terrestre, che viene subito sottoposto ad esame. Durante l’esame l’alieno si riprende, aggredisce e uccide il reparto intero, per ultimo manda in coma Okun: si impossessa infatti del suo corpo. Il presidente Whitmore, Nimzicky, Dave, il Generale Grey e il Maggiore Mitchell, raggiungono il posto: l’extra-terrestre, tramite il corpo del dottore, minaccia i quattro e tenta di uccidere il presidente Whitmore, ma alla fine l’alieno viene crivellato dal Maggiore. ID4_6Dall’alieno Whitmore apprende che la razza che li sta invadendo si impossessa di un nuovo pianeta dopo aver consumato tutte le risorse del precedente e la Terra è il prossimo obiettivo. Il presidente decide perciò, nonostante all’inizio si opponesse all’idea per timore di uccidere troppi innocenti, di autorizzare l’uso di armi nucleari contro le navi aliene, come aveva proposto Nimzicky dopo il fallito attacco degli F-18. Si alzano quindi in volo i bombardieri statunitensi B-2 Spirit armati di missili nucleari ma anche questo tentativo fallisce miseramente a causa dello scudo protettivo delle astronavi. Tutto sembra ormai perduto…

Per quanto questo film possa essere stato preso in giro da critici e riviste specializzate (e ne hanno a ben donde), Independence Day è un film che piace per la sua sfacciataggine e i suoi espliciti luoghi comuni. Sul cast si può dire un pò di tutto: ad esempio che Will Smith è fastidioso all’ennesima potenza, Bill Pullman se è stato piatto in Strade Perdute (ma quello è un altro discorso) lo è anche come Presidente degli USA e ciò non fa che peggiorare la situazione, il militare Robert Loggia deve essere antipatico a tutti i costi perché rende più democratico il tutto. Gli unici personaggi piacevoli sono Jeff Goldblum e Judd Hirsch che oltre ad essere dei veterani del cinema, sono gli unici capaci di prendersi in giro anche in una situazione così complicata come la possibile fine del genere umano. Classica musica trionfale a stelle e a strisce dell’overture composta da David Arnold che simula quasi in modo ignobile il miglior Jerry Goldsmith e un buon montaggio di David Brenner, premio Oscar per Nato il quattro luglio (1989). Se si vuole fare un focus la trama sempliciona e anche sbruffona, si può di certo dire che lo sviluppo della stessa non soffre a venir fuori seppur ci si trovi davanti alla problematica di una gigantesca mole di personaggi da presentare e delle situazioni in cui essi sono inseriti. E questo non per la pochezza dei contenuti – si parla sempre di alieni che attaccano il nostro pianeta – ma perché la ricetta è sì grezza ma comunque valida, nel più conclamato perbenismo americano. Davvero troppo dolce per palati fini, ma Independence Day è davvero così stucchevole?

★★★☆☆

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