Halloween III – Il signore della notte (1982)

Halloween III“Uh Halloween III! Noleggiamolo. In fin dei conti il secondo era venuto bene…” È così che ho fatto la conoscenza del terzo capitolo della saga iniziata da John Carpenter (e che a pochi giorni da questo articolo si appresta a rivivere nuove atmosfere con il sequel-reboot del primo indimenticabile film del 1978). Alla regia di questo terzo episodio lo storico collaboratore di Carpenter, Tommy Lee Wallace (It, Ammazzavampiri 2), mentre nel cast troviamo una vecchia conoscenza dei precedenti lavori del maestro, Tom Atkins, affiancato da Stacey Nelkin e da Dan O’Herlihy. Carpenter e la sua futura compagna Debra Hill alla produzione, non possono che alzare l’asticella delle aspettative, senza parlare della collaborazione dello stesso Carpenter alle musiche che di Dean Cundey alla fotografia. Costato 2,5 milioni il film ne incassò ben 14 e venne distribuito nelle sale a ridosso della settimana precedente Halloween del 1982.

Sabato 23 ottobre, il negoziante Harry Grimbridge è inseguito da due tizi dall’elegante aspetto di uomini d’affari e porta con sé una maschera di Jack-o’-lantern prodotta dalla Silver Shamrock. Arrivato ad una stazione di rifornimento, ha un collasso. In seguito allo svenimento, viene portato in ospedale dal gestore della pompa di benzina (Essex Smith) gridando per tutto il tragitto «Ci uccideranno tutti». Grimbridge viene posto sotto la cura del dottor Daniel “Dan” Challis. Mentre Grimbridge è in cura, un altro misterioso individuo vestito da manager entra nella sua stanza e lo uccide, estraendogli il cranio.Halloween III_2 Dopodiché l’uomo entra nella sua auto, si cosparge di benzina e si dà fuoco. Challis e la figlia di Grimbridge, Ellie, iniziano un’indagine che li porta nella piccola città di Santa Mira, in California, sede della fabbrica Silver Shamrock Novelties. I due apprendono dal concierge dell’albergo, il signor Rafferty, che la fonte della prosperità della città è l’irlandese Conal Cochran e la sua fabbrica e che la maggior parte della popolazione della città è composta da discendenti di immigrati irlandesi. Challis apprende che il padre di Ellie aveva soggiornato allo stesso hotel. Altri ospiti dell’albergo sono i negozianti Marge Guttman e la famiglia Kupfer: Bud, Betty e il loro figlio “piccolo” Buddy. Tutti hanno degli interessi economici nei confronti della fabbrica. Marge Guttman la sera stessa stacca il simbolo della Silver Shamrock da una maschera e incuriosita cerca di aprirlo, ma un raggio laser erompe da esso colpendola in piena faccia, sfigurandola e facendole uscire insetti dalla bocca. La famiglia Kupfer viene invece invitata alla fabbrica e al piccolo Buddy viene regalata una maschera e messo davanti ad un televisore insieme alla famiglia, in una stanza che simula il soggiorno di una casa qualunque. Quando una serie di spot televisivi inizia a passare in tv la maschera sulla testa di Buddy inizia a contrarsi come un cuore, Buddy stramazza a terra e dalla sua bocca e occhi iniziano a uscire insetti e serpenti velenosi che attaccano e uccidono il resto della famiglia. Halloween III_4Dall’altro lato di uno specchio nascosto, si vede Cochran soddisfatto della prova generale. Un giorno dopo essere giunti a Santa Mira, Challis ed Ellie visitano la Silver Shamrock con i Kupfer e sono allarmati nello scoprire l’auto di Grimbridge in un capannone, sorvegliata da altri eleganti uomini in nero. Ritornano al loro hotel ma scoprono che non possono contattare nessuno fuori Santa Mira. Ellie viene rapita dagli uomini in nero della fabbrica e, per cercarla, Challis entra alla Silver Shamrock. Qui scopre che gli uomini in nero sono in realtà androidi creati da Cochran…

Che cos’è Halloween III? Una presa in giro? Una geniale tangente? Un pessimo modo di tradire il fan? A dire la verità, Halloween III ha un unico vero problema: il titolo. Oggi, una favola nera come questa avrebbe avuto molto più successo, magari sarebbe stata rivenduta come efficacissimo spin-off, ma nel 1982 ha dovuto subire numerose critiche negative. È ovvio, ci sta. Questo film invece ha alcune note positive, a partire da una grandiosa fotografia (Cundey non sbaglia quasi mai), Halloween III_3degli ottimi “effettacci” e un finale inquietante, intenso. In più ci sono da aggiungere numerose sfaccettature di come la società sia vittima della pubblicità (gli spot commerciali aumentarono notevolmente in quel periodo) e la continua ripetizione del jingle infernale con la maschera illuminata e con il countdown ad Halloween sono solo la superficie. Poi il resto è ovviamente una horror-story. Bene Atkins e O’Herlihy da una parte, malino la Nelikin. Halloween III è un’opera (a si?) completamente distaccata da tutto il filone legato a Myers e a Strode e questa peculiarità non ne indebolisce ne rafforza il prodotto: tuttavia questo film non esalta nel complesso e anzi, lascia spesso i fianchi scoperti a falle narrative evidenti e a momenti alquanto discutibili. Da recuperare il DVD, presto sarà un pezzo difficile da reperire.

★★★☆☆

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