Terminator (1984)

Terminator12 battute soltanto per quell’imbusto (non molto bello a mio parere) di Schwarzenegger e la leggenda del Terminator, anzi di Terminator, inizia e ad oggi ancora non termina. È già, perchè il 1984, oltre ad essere l’anno di straordinari pezzi di nostalgia come Gremlins, Ghostbusters, Indiana Jones e il tempio maledetto e Beverly Hills Cop è anche l’anno di Terminator, il film di fantascienza che ha incoronato James Cameron come nuovo regista talento di Hollywood. The Terminator è non solo una pietra miliare della fantascienza moderna, ma anche un sontuoso manifesto sul degrado urbano e sull’avanzamento delle tecnologie di fine secolo che iniziano a far presagire un futuro dominato dalle macchine intese come possibile minaccia per l’estinzione della razza umana. Il cast è composto dalla coppia Michael Biehn, Linda Hamilton e il buon Schwarzy; i ruoli secondari sono affidati a tutti caratteristi di genere tra cui Paul Winfield, Lance Henriksen (che lavorerà con Cameron anche in Aliens scontro finale – 1986), Earl Boen e un micro ruolo per il giovanissimo Bill Paxton. Con un budget di soli 6 milioni di dollari, Terminator ha incassato ben 78 milioni di dollari, vincendo inoltre ben 3 saturn Award e il Grand Prix di Avoriaz nel 1985. Grazie al suo successo, Terminator è diventato una saga fortunatissima e, di questi, il sequel del 1991, Terminator 2 – Il giorno del giudizio è persino migliore del capostipite. Il prossimo novembre sarà nelle sale il tanto atteso Terminator – Dark Fate, seguito della nuova linea temporale voluta da Cameron, dopo che questi ha rinunciato di partecipare volontariamente alla produzione degli altri tre sequel: Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003); Terminator Salvation (2009) e Terminator Genisys (2015). Terminator_4

A Los Angeles giungono due figure umane dal futuro, un Terminator, cyborg assassino dalle fattezze umane programmato per uccidere una ragazza di nome Sarah Connor, e Kyle Reese, un soldato inviato per proteggerla. La ragazza viene fortunatamente allertata dai notiziari televisivi, in quanto l’automa, ignaro delle sue fattezze, comincia ad uccidere tutte le omonime così come sono riportate sull’elenco telefonico di Los Angeles. Pedinata da Kyle, ella si salva fortunosamente dall’incursione del killer in un locale, respinto dai colpi d’arma da fuoco del soldato. Kyle e Sarah fuggono con un’auto rubata inseguiti dal Terminator, solo apparentemente ferito dai colpi di arma da fuoco. Kyle spiega a Sarah che in un futuro prossimo una rete di difesa di intelligenza artificiale nota come Skynet raggiungerà l’autocoscienza ribellandosi all’umanità e scatenando un olocausto nucleare, e che John Connor, il futuro figlio di Sarah, sarà il leader di un movimento di resistenza che manderà lo stesso Skynet sull’orlo della sconfitta. Il Terminator è stato mandato indietro nel tempo per uccidere Sarah prima della nascita di John. Il Terminator è una efficiente macchina assassina con un potente endoscheletro metallico e uno strato esterno di tessuto che lo fa sembrare un normale essere umano. Kyle e Sarah, rifugiatisi in un parcheggio sotterraneo, sono di nuovo attaccati dal Terminator, che inscena un nuovo inseguimento automobilistico, al termine del quale Kyle e Sarah vengono catturati dalla polizia. Kyle viene interrogato da uno psicologo criminale, il dottor Silberman, Terminator_2che conclude che egli è paranoico e delirante, mentre la donna viene interrogata dal tenente Traxler e dal sergente Vukovich. Nel frattempo, il Terminator si reca in una locanda fatiscente, dove esegue alcune riparazioni su sé stesso rivelando il suo funzionamento interno, poi assalta la stazione di polizia, uccidendo tutti i presenti (tra cui Taxler e Vukovic), ma lasciandosi sfuggire Sarah e Kyle. I due riescono a scappare e trascorrono la notte sotto un ponte prima di cercare rifugio in un motel, dove assemblano alcune bombe. Sarah si rende conto che il Terminator li troverà di nuovo, e che non saranno mai al sicuro, non importa dove andranno…

Terminator è un film che sicuramente oggi sente il peso degli anni, ma che è capace ancora di farci emozionare per il suo alto tasso di drammaticità e con delle grandi scene d’azione. Il primo T-800 della storia del cinema è presentato come un essere praticamente invincibile ed è il simbolo della crescita tecnologica, una proiezione spaventosa del progresso che arriva da un futuro sì lontano, ma nemmeno così lontano. Il film, un pò come avverrà per Titanic e Avatar, è pregno di coraggio, paura, amore e morte. L’interpretazione di Biehn e della Hamilton è di ottimo livello: il duo riesce in modo impeccabile a trasmettere il terrore che stanno vivendo, la paura di morire e di fallire la missione: salvare colui che sarà il leader della resistenza nella futura guerra contro Skynet. La scelta (quasi obbligata per problemi di tempo) Terminator_3di girare la notte ha dato al film ancora più lustro, visto che la città di Los Angeles è dispersiva e l’oscurità sembra alleata dello spietato killer e dà l’idea prima o poi prendere il sopravvento sulla preda umana che fugge. La colonna sonora di Brad Fiedel, che gode di una splendida overture creata con il synth, apre e chiude il film: nel 1991, anno del sequel, sarà riarrangiata in modo migliore e l’impatto sarà superiore. Cameron è stato capace anche di aggiungere alla continua suspence, momenti di humor e frammenti splatter, dettagli che vanno a riempire il calderone di emozioni differenti e stemperanti. Terminator resta quindi una reliquia della fantascienza, un pezzo di cinema commerciale che è rozzo ma allo stesso tempo elegante e composto, sfacciato e profondo. Nel 1984 era semplicemente diverso e questa è stata la sua fortuna. I’ll be back

★★★★☆

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