Le strade della paura (1989)

Le strade della paura_0Sapete chi è Eric Red? E’ il tale che ha scritto le sceneggiature originali di quei due gioiellini intitolati The hitcher – la lunga strada della paura (1986) e Il buio si avvicina (1987). Entrambi i film, oltre a incuterci timore con le atrocità del maniaco John Ryder nel primo e le notti insonni della crew di vampiri nel secondo, sono entrambi road movie e piuttosto notturni. Red, dopo il successo di critica per i due film sopra citati, a questo punto decide di prendersi tutti i meriti e si cimenta alla regia chiamando un veterano come Roy Scheider affiancato dal talentuoso Adam Baldwin (Full metal jacket) e dal giovane Harley Cross, che l’anno successivo reciterà al fianco di Jane Fonda e Robert De Niro in Lettere d’amore. Nonostante le premesse, Le strade della paura (titolo che ci rimanda chiaramente al film con Rutger Hauer e C. Thomas Howell) si rivelerà un flop. Ma questa è una peculiarità che serve solo a rendere i titoli nostalgici ancora più amati.

Cohen e Tate sono due killer pagati per portare a Houston Travis Knight, un bambino di otto anni che ha assistito ad un omicidio e che i responsabili vogliono interrogare. Dopo aver ucciso i genitori del ragazzo e gli agenti che dovevano proteggerlo, lo rapiscono e cominciano il viaggio, che risulta faticoso fin dall’inizio (Travis riesce pure a scappare e ad incontrare un poliziotto, ma viene ripreso e l’agente ucciso), Le strade della paura_2dal momento che i due killer hanno caratteri molto diversi, al limite della sopportazione reciproca. Cohen infatti è un uomo anziano (e minato da sordità: porta infatti un apparecchio acustico), molto professionale e non del tutto privo di umanità, mentre Tate è giovane, violento e psicotico. Quando Travis se ne accorge fa di tutto per far esasperare il più giovane dei due, che arriva a volerlo uccidere….

Cohen & Tate (questo il titolo orginale), è un thriller secco e diretto, decisamente violento e con forti dosi di drammaticità mista ad una continua tensione scaricata con scene d’azione ben strutturate. Il duo Scheider/Baldwin convince a 360 gradi, perchè le poche volte in cui il vecchio Cohen dimostra la sua umanità con il piccolo Travis si scontrano con la crudeltà folle del diabolico Tate, personaggio che in qualche modo ci ricorda il John Ryder di Hauer in The hitcher, sostanzialmente cattivo e determinato. Le strade della paura_3Eric Red ci dimostra, con questa sua personalissima prova, che sa sicuramente scrivere ma non eccelle alla regia, il montaggio è l’aspetto che sembra risentirne di più. La notte (e la strada), di nuovo protagonista, è inevitabilmente la marcia in più, il fattore che determina il fascino di questa pellicola cruda e sanguinaria. Come in The hitcher e Il buio si avvicina, Red consegna proprio alla strada la resa dei conti, proprio come in quei due film più volte citati, sarà tutto risolto alla luce del sole, quando la notte sarà alle spalle. La colonna sonora è affidata a Bill Conti, già conosciuto per aver lavorato nel primo (e nel quinto e sesto) Rocky, nome di peso nelle pellicole con forte dose drammatica. Se Scheider, vecchia volpe del cinema degli anni ’70, si dimostra ancora una volta un attore poliedrico, quasi sempre chiamato a recitare il ruolo del buono, qui si prende una “pausa” anche se la sua umanità verrà a galla nel momento cruciale del film. Baldwin, dopo la sua energica prova nel capolavoro di Kubrick, Le strade della paura_4si ritaglia un ruolo assolutamente favoloso e si diverte nel dare picchi di follia imprevedibile al suo personaggio vestito di pelle. Plauso anche al piccolo Harley Cross, splendido piccolo interprete di Travis.
Le strade della paura è uno di quei film che vanno sicuramente riscoperti, rimasto celato nell’oblio dell’homevideo, fra gli scaffali del genere thriller a prendere polvere e che a differenza di The hitcher non ha avuto la stessa fortuna.

★★★✬☆

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