Halloween II – Il signore della morte (1981)

Halloween 2A conti fatti rappresenta uno dei primissimi casi di sequel che riprende la propria narrazione da dove si era interrotta. Il signore della morte, titolo depistante per il mercato italiano, fu l’attesissimo seguito di quella perla meravigliosa di Carpenter del 1978, che con pochi soldi aveva presentato in modo così convincente una delle icone horror più famose al mondo. Carpenter, che non ha mai avuto una passione sfegatata per i seguiti delle sue opere, fu convinto dal produttore italiano Dino De Laurentiis a scrivere la continuazione di quella terribile notte (31 ottobre 1978). Il ritorno ad Haddonfield costò alla produzione 2,5 milioni di dollari garantendo un ritorno economico di circa 25 milioni di dollari. Il signore della morte è stato un buon successo, sicuramente e, con grande probabilità l’unico seguito di Halloween (assieme a H20 del 1998) ad avere un valore compiuto. Il film esordì alla vigilia di Ognissanti del 1981.

Notte di Halloween del 31 ottobre 1978. Il dottor Sam Loomis (Donald Pleasence) ha appena colpito a morte Michael Myers (interpretato, in questo sequel da Dick Warlock) e ha salvato la giovane Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) da morte certa. Subito dopo averlo ucciso, Loomis si è precipitato sul luogo dove Michael è caduto, e non l’ha trovato più. Al suo posto c’è una macchia di sangue ancora caldo e liquido: Myers è scappato di nuovo. Nel frattempo vengono ritrovati nel viale dove Myers ha compiuto gli omicidi i corpi di Lynda van der Klok e del suo ragazzo e di Annie Brackett, la figlia dello sceriffo, che viene prontamente avvisato. Laurie viene condotta in ospedale e qui riceve parecchie attenzioni da parte del giovane infermiere Jimmy Lloyd (Lance Guest) fratello di un compagno di scuola di Laurie. La ragazza viene operata per arginare la ferita provocatagli da Myers e viene anestetizzata. Durante il lungo sonno, inizia ad avere incubi riguardo alla sua infanzia e all’adozione a lei ignota da parte degli Strode. Intanto il maniaco Michael Myers continua a mietere vittime grazie ad un coltello che ha prelevato in casa di un’anziana signora. Il dottor Sam Loomis, insistendo sul fatto che Myers è ancora vivo ed è da qualche parte nella cittadina di Haddonfield, diviene quasi lo zimbello dei poliziotti, che credono Myers ormai morto e continuano a diffidare che possa essere una sorta di essere innaturale. Halloween 2_3Il dottor Loomis individua finalmente Myers mentre attraversa una strada, ma questi finisce schiacciato tra un’auto di polizia e un camion. La collisione provoca l’esplosione e la morte del “presunto” Myers. Andando all’obitorio, il medico controlla la dentatura della persona – secondo la sua opinione non più vecchia di diciassette anni. Dei ragazzi chiedono inoltre di un loro amico che aveva diciassette anni e indossava una maschera che è scomparso da ore: a questo punto non ci sono dubbi sul fatto che il morto nell’esplosione non era Myers. Così, mentre Laurie inizia a ricordare della sua infanzia e della sua stretta parentela con Michael, Loomis conduce la sua personale caccia all’uomo e Myers si dedica all’uccisione della sua “seconda sorella”, Laurie, protetta da infermieri e amici, che però non potranno arrestare la furia omicida di Myers. Loomis, seguendo le tracce di Michael, entra nell’ospedale e una volta recatosi nella stanza dove Laurie s’era nascosta, tenta di sparare a Michael, che è riuscito ad entrare. Però la pistola non funziona e…

Che Halloween 2 sia un seguito interessante non c’è ombra di dubbio, che si avverta la presenza di Carpenter Halloween 2_5sul set anche, seppur la regia sia stata affidata all’allora esordiente Rick Rosenthal, ma si avverte un cambiamento non ben identificabile. Le musiche, affidate ancora una volta a Carpenter in collaborazione con Alan Howarth, cambiano stile portando la mitica traccia principale a somigliare più ad un base per un concept sci-fi: scelta discutibile, ma certamente interessante. A far apparire ancor più questo film il seguito del film del ’78 è la presenza di Dean Cundey, storico fotografo collaboratore di Carpenter, il quale riprende in modo quasi capillare i filtri utilizzati nel capitolo precedente. La tensione inoltre sale vertiginosamente e non mancano scene gore di alta qualità. Si contano anche più vittime e il ritmo è quasi incessante. Perchè manca qualcosa allora? Probabilmente perchè la figura mitologica del male, rappresentato dal personaggio mascherato (quì non è più il giovane Nick Castle ma Dick Warlock), non rappresenta più il misterioso volto della strega, bensì un’entità che sembra solo indistruttibile, Halloween 2_4diventando quindi da quì in poi, un parente lontano di Jason Voorhes e che mieterà vittime per tutti gli anni ’80 e ’90 fino ad Halloween H20 (sottolineo che per me il film “La resurrezione” non esiste). Si perde quindi la purezza malvagia di Michael che sboccia e, senza freni, procede nella sua mistica missione omicida. Tuttavia, se Halloween 2 viene visionato subito dopo aver visto il primo film, come se fosse un secondo tempo di un film di tre ore, si resta più appagati. Sicuramente è un caso più che un film, piatto per certi versi, epico in altri. La serie prosegue con Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers (1988), dato che nel terzo capitolo si parla di tutt’altro (altro caso da studiare). Curiosità divertente: Jamie Lee Curtis, la quale ha da sempre amato il suo personaggio e quelli di questa storica saga, ha dovuto recitare letteralmente con una parrucca a causa dei capelli corti che portava in quel periodo a causa delle riprese di un altro film concluso in precedenza.

★★★☆☆

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