Beverly Hills Cop (1984)

BHC_0Se andiamo a spulciare la classifica degli incassi maggiori della stagione 1984-85 c’è da rimanere sbalorditi dalla mole di pellicole che ci sono rimaste nel cuore. Inutile elencarle tutte ma se al primo posto c’è un certo Ghostbusters, al secondo troviamo un film che se ha riscosso tutto questo clamore è perchè i produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer ebbero un’intuizione dell’ultimo minuto andando a provinare un certo Eddie Murphy che aveva positivamente sorpreso per la sua performance in 48 ore (1982) e poi in Una poltrona per due (1983). Dopo il diniego di Mickey Rourke e una lunga trattativa con Sylvester Stallone, il comico del SNL venne assoldato per il regista Martin Brest, anche’egli alla sua prima pellicola ad “alto” budget.
Già perchè i due produttori, all’epoca collaboratori con Paramount dopo il successo di Flashdance, finanziarono il film con ben 13 milioni di dollari (nel 1984 non erano pochi) con molti dubbi su una sceneggiatura che prevedeva relativamente poca azione e molte battute, con il rischio di produrre una pellicola alla “Pallottola spuntata” (a quel tempo una serie tv) ma in versione light.
Grazie alla presenza di Eddie Murphy il film incassò 315 milioni di dollari in tutto il mondo diventando il secondo maggior successo della stagione e trasformando l’attore di New York in una vera icona degli anni ottanta e novanta.
Apprezzato anche da buona parte della critica ottenne una candidatura agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale e due candidature ai Golden Globe (miglior commedia e miglior attore in una commedia).BHC_3
Il film di Brest sarà seguito da altre due pellicole e da una serie televisiva attualmente in produzione sempre con Eddie Murphy protagonista.

Axel Foley è un giovane agente della polizia di Detroit, fin troppo esuberante e insofferente alle regole. Un giorno egli ha la visita del suo più caro amico Michael Tandino, un ladruncolo con alcuni precedenti, a cui Axel è molto affezionato in quanto vecchi amici ma la sera stessa questi viene ucciso a sangue freddo da dei misteriosi killer. Indagando, Axel scopre che l’amico aveva lavorato in una galleria d’arte a Beverly Hills, dove aveva trovato lavoro grazie a Jenny, loro amica comune.
Todd, l’irascibile capo di Foley, affida il caso a un altro agente, così Axel si reca in ferie in California, indagando per proprio conto. Arrivato a Beverly Hills, va a trovare Jenny, la quale lo indirizza al suo superiore, Victor Maitland, il quale sembra non gradire le domande di Foley, e lo fa cacciare in malo modo per subire addirittura l’arresto con l’accusa di aggressione.
Al comando di polizia fa conoscenza con Billy Rosewood, un giovane e ingenuo poliziotto alle prime armi, John Taggart, burbero sergente vicino alla pensione, e con il tenente Bogomil, un capo all’apparenza severo ma in fondo comprensivo, che affida ai suoi agenti di sorvegliare Foley fino a quando non lascerà la città. BHC_2Le indagini porteranno il protagonista a scoprire il movente dell’omicidio di Tandino, eccessivo per un banale furto di alcuni titoli di stato…

Essendo un vero e proprio ibrido e non avendo tutte le carte in regola per una certificazione da “buddy cop movie”, Beverly Hills Cop è una commedia d’azione dai tempi ottimamente cadenzati con momenti di buona azione e gag molto divertenti in cui le prestazioni fisiche non sono inferiori a quelle comiche del suo protagonista. Molte delle battute di Murphy, già conosciuto per le sue apparizioni nel SNL, sono improvvisate sul set e la chimica che via via si crea con la coppia impreparata di colleghi Taggart e Rosewood (Ashton & Reinhold) è una delle cose più belle di tutta la pellicola.
Foley vuole essere anche un portavoce di un ceto sociale chiaramente inferiore rispetto alla borghesia del quartiere più in di tutta Los Angeles e la sua ironia graffia continuamente ogni sfaccettatura classista vista un pò come un ulteriore antagonista. Chiaramente il fatto che il nostro eroe parta da una città difficile come quella di Detroit rende la cosa ulteriormente comprensibile.
Oltre a menzionare anche le buone performance dei villains in cui non possiamo riconoscere un giovane Joonathan Banks (Better caul Saul, Breaking Bad) e di un veterano come Steven Berkoff BHC_5c’è spazio per una corposa colonna sonora dove a farla da padrone c’è la mitica “Axel F” di Harold Faltenmayer e una tracklist davvero notevole in cui vanno citati sicuramente i pezzi di Glenn Frye e Patti LaBelle.
Ovviamente per l’edizione italiana torna a prestare la voce al nostro simpatico protagonista il bravissimo e compianto Tonino Accolla, cosa che andrà avanti per altri venticinque anni. Con il passare del tempo questo classico non perde un colpo e il suo essere scanzonato può fare invidia alle tante emulazioni giunte a noi negli anni successivi. Avrà un buon sequel diretto da Tony Scott tre anni dopo e un pessimo terzo capitolo diretto da John Landis.
Non riesco quindi a comprendere l’idea di riesumare una saga così lontana dai nostri giorni per una serie che sostituisce di fatto un quarto capitolo.

★★★★☆

One thought on “Beverly Hills Cop (1984)

  1. Il 1984 è stato un bell’anno per il cinema. Pur preferendo Ghostbusters, questo rimane un ottimo film, soprattutto nel ritmo e nella caratterizzazione di Axel. Non era facile cadere in squallidi stereotipi riguardo alla provenienza da Detroit, ma sono riusciti a creare un personaggio che tutt’oggi funziona alla grande. I due sequel non mi sono piaciuti, il terzo è veramente ridicolo. C’è stato un remake non ufficiale in Italia con Piedipiatti. Vabbé dai, ci hanno provato.

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